L'idea del video per chiedermi di sposarlo è stata totalmente inaspettata, ma molto emozionante. Sembrava così restio quando entravo nell'argomento, ma forse solo perchè non voleva esporsi troppo.
Io: Ora mi spieghi dove hai trovato quest'idea.. Google? -
Ste: E' nata da un sogno strano che ho fatto e modificandolo è venuta fuori l'idea. Poi l'aggiunta è stata fatta 5 minuti fa, non potevo sapere che avresti preso i fiori -
Io: Tu fai così tanto per me, e io? -
Ste: Mi sopporti e direi che è abbastanza, non ora che sono carino e cuccioloso, ma quando sono arrabbiato sono intrattabile e ne sono consapevole, quindi basta il fatto che non mi mandi a quel paese ogni volta, ma che rimani al mio fianco sempre -
Io: Carino e cuccioloso? Le ragazzine che ti fanno il filo su Instagram ti hanno contagiato a quanto vedo -
Ste: Possono fare il filo quanto vogliono, ancora non hanno capito che non hanno neanche mezza speranza -
Mi lascia un bacio a fior di labbra e torniamo al ristorante con un sorriso che va da un orecchio all'altro, per quanto mi riguarda. La torta vera degli sposi viene tagliata e dopo l'ennesimo giro di auguri e abbracci, la giornata finisce.
Non vedo l'ora di andare a letto e dormire fino a mezzogiorno.
A quanto pare non è il mio giorno, anzi, la mia notte. Sono stanchissima, ma i gemelli evidentemente non lo sono quanto me. Ad un certo punto, verso le 4.35 di mattina, sono costretta a svegliare Stephan.
Ste: Che c'è? -
Io: Non credo di sentirmi molto bene -
Accende la luce e si strofina gli occhi, prima di guardarmi.
Ste: In effetti sei un po' pallida, vuoi che chiami qualcuno? -
Io: Credo dovresti portarmi in ospedale, il tempo è quasi finito. Potrebbe essere giunto il momento... -
Ste: E me lo dici con questa calma? -
Io: Bhè, non ho le contrazioni se è quello che vuoi sapere, ma non vorrei rischiare -
Ste: Come preferisci, andiamo -
Indosso la prima tuta che trovo e lui fa lo stesso, non curandosi di passare dal bagno prima di uscire. Per la prima volta da quando lo conosco, non si interessa del suo aspetto o di come apparirà alle persone. E' una cosa da nulla e probabilmente se glielo ricordassi tornerebbe indietro, ma mi fa capire quanto ci tenga a me e ai bambini, ha messo noi davanti alla cosa a cui tiene di più: la sua immagine.
Mi aiuta a raggiungere la macchina e dopo 20 minuti siamo al Pronto Soccorso.
Attendiamo qualche minuto il medico e dopo una prima occhiata al monitor pieno di numeri, capisco subito dalla sua faccia che c'è qualcosa che non va.
Io: Problemi? -
X: Dobbiamo ricoverarti, subito. Potrebbe esserci un problema con l'ossigenazione -
Dopo 8 minuti e 5 piani in ascensore, sono su un letto d'ospedale con un ago infilato nell'avambraccio. Camera 192, neanche a farlo apposta.
Lui è seduto ai piedi del letto, più preoccupato di me.
Ste: Andrà tutto bene, vedrai -
Io: Convinci me o te stesso? -
Ste: Un po' entrambi.. Credi nasceranno oggi? -
Io: Come faccio a saperlo? Non credo, a parte il problema dell'ossigeno a me sembra tutto a posto -
Il medico entra in camera senza bussare, qualcuno ha fretta?
X: Buongiorno, dobbiamo portarla in sala operatoria. Dalla visita è emerso che essendo doppio il bisogno d'ossigeno, il cordone ombelicale non è in grado di garantirlo. Quindi, per non rischiare, procederemo con un cesareo. I bimbi rimarranno nell'incubatrice per qualche giorno, mancando ancora due settimane al termine. Pronta? -
Io: Posso scegliere? -
X: Lo prendo come un sì.. Essendo a tutti gli effetti un'operazione, non sono ammessi familiari. Le faremo sapere appena possibile -
Ste: Certo, mi trovate qui. Buona fortuna tesoro, ti amo. Vi amo -
Io: Anche noi ti amiamo. Torno con gli angioletti -
Ste: Non vedo l'ora! -
Mi tiene la mano fino a quando il letto non viene trasportato oltre la porta. Ora sono sola e devo affrontare la cosa che più mi fa paura: il dolore.
Già la flebo la sopporto a malavoglia, figuriamoci il fatto che mi taglino la pancia.
Il breve tragitto verso la sala operatoria sembra infinito. Quando mi sveglierò sarà finito.. O meglio, inizierà tutto.
X: Prenda dei grandi respiri dentro la mascherina e conti fino a 10 -
Io: 1, 2, 3, 4... -
STEPHAN'S POV
E' dentro da un'ora e mezza, dovrebbe uscire tra poco. Saranno già nati? Sono già papà? Nel frattempo sono arrivati Vanessa e mio fratello, anche se sono solo le 7 del mattino. E io dovrei andare all'allenamento, ma come faccio?
Vane: Ste, non ti preoccupare. Ti hanno concesso 2 giorni liberi! -
Io: Un pensiero in meno, ringrazia Mattia da parte mia -
Vane: Lo farò, tranquillo -
Medico: Il papà? -
Papà. Sono io.
Io: Sono nati? -
Medico: Sì, ma c'è un problema. Se vuole entrare le spieghiamo meglio. Dovrebbe anche firmare delle carte per la somministrazione di farmaci. -
Io: E' una cosa grave -
Medico: Se vuole seguirmi.. -
Perchè non mi ha risposto? Cosa è successo alla mia Sofia? Come stanno i miei piccoli Faraoni?
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Buon pomeriggio a tutte! Finalmente i 18 sono arrivati! E no, non è cambiato nulla rispetto a prima ahahah mancano 5 capitoli alla fine!
xx -G.
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Predestined || Stephan El Shaarawy
FanfictionRosso come l'amore, la passione, il sangue, l'energia. Nero come la paura, l'odio, l'aggressività, il pessimismo. Ma rosso e nero possono convivere fino a diventare un unico nuovo colore, che racchiuda le caratteristiche di entrambi? Possono due per...