Capitolo 15

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Una breve rincorsa, il tiro preciso nell'area di rigore e una testa nella mischia mette in rete.

2-1 rimonta fantastica!

Io: Chi ha fatto goal? -

Mattia: Stephan! La sua cresta ha deviato in rete! -

In effetti è proprio così! La formazione italiana ormai vittoriosa esulta per il goal all'ultimo secondo, Stephan corre davanti alla curva italiana, indica i tifosi e poi il suo cuore.

Mattia: Ma che gli fai a questo ragazzo Sofi? Sta diventando uno zuccherino -

Io: E' tanto tenero, non come te -

Vane: Non ha finito! -

Io: In che senso? -

Vane: Viene di qui, e sorride -

Guardo il campo e vedo che in effetti si sta avvicinando. Cosa vuole fare? Mi spaventa quando fa queste cose!

Quando è più o meno sulla linea che delimita il campo, mi indica e mi manda un bacio. Perdo un battito, o forse di più.

Vane: Ooooh, questa volta era per te, non negare! -

Io: Okkey, questa volta sì -

Arrossisco immediatamente, io sono abbastanza timida con i sentimenti e lui mi manda un bacio così, davanti ad 80mila persone. Credo dovrò abituarmi. Ovviamente siamo accecati dai fotografi che vogliono sapere chi sia il destinatario del bacio.

Mattia: Devo sapere qualcosa? -

Io: Nooo.. -

Mattia: Sarà, ma io ci vedo qualcosa.. -

Io: Mettiti gli occhiali allora, perchè non c'è niente! Ma perchè stai sempre a pensare male? -

E se avesse ragione? Se anche Stephan provasse i miei stessi sentimenti e non sapesse come dirmelo?

Ma che dico, non è possibile! Mi sto solo dando false speranze.

Andiamo negli spogliatoi "usando" Mattia come pass e lo aspettiamo fuori dalla porta. Il primo ad uscire è Claudio Marchisio, che vedendoci torna dentro ad avvertire Stephan che lo stiamo aspettando.

Claudio: Steeee, c'è la tua miss! Muoviti a vestirti! -

Ste: Chi? -

Claudio: Hai capito di chi parlo! E anche Mattia con un'altra ragazza, non farli aspettare -

Ma che dice?! Mi stanno venendo diecimila dubbi. E se Mattia avesse ragione?

Il diavoletto immaginario sulla mia spalla inizia a parlare: "E se ti illudessi invece? Starai malissimo poi". In effetti ha ragione. Stephan e il suo meraviglioso sorriso mi riportano alla realtà. Indossa una maglietta da ritiro pulita e i pantaloni verdi da Champions. Aspetta, ma quelli sono i miei pantaloni verdi da Champions e soprattutto da divano. Ma non ho tempo di pensarci che mi stringe in un abbraccio.

Ste: Ehi! -

Io: Il campione di S.Siro! -

Ste: Grazie grazie -

Mattia: Doppietta alla prima partita in nazionale! Quanto è forte il mio migliore amico? -

Si battono il cinque in un modo tutto loro che li fa scoppiare a ridere.

Ste: Basta complimenti, sapete che non mi piacciono! Piuttosto usciamo da qui senza farci vedere dai tifosi e torniamo a casa che sono stanchissimo! -

Io: E io domani devo andare a scuola! -

Mattia: Vane ti porto a casa io, Ste vai con Sofi così ti evitiamo un pezzo di strada -

Vane: Okkey, allora andiamo! Sofi ci vediamo domani a scuola! -

Io: Va bene, a domani! -

Le lascio un sorriso e poi insieme a Stephan raggiungiamo la sua auto.

Ste: Secondo te Mattia ci nasconde qualcosa? -

Sinceramente, non lo so. Vanessa per ora è felice con Gabriele e credo che anche lui lo abbia capito e semmai dovesse provare qualcosa se lo tiene per lui. Decido di investigare su di noi.

Oddio, ci ho già chiamati "Noi".

Io: Non saprei.. Lui pensa la stessa cosa di te -

Ste: Per il goal? Oh può stare ben tranquillo -

Poche parole che mi fanno crollare il mondo addosso. Soprattutto dette con una naturalezza che non lascia il minimo dubbio. Cara Sofia, farai meglio a dimenticarlo se non vuoi un'enorme delusione.

Ma come faccio? Ce l'ho sempre intorno e mi tratta in questo modo così carino e che lascia molto spazio all'immaginazione.

Torniamo a Milanello dove Stephan viene accolto come un campione, e se lo merita. Dopo sole 6 ore di sonno, la sveglia suona per andare a scuola. Lì vengo presa d'assalto anche da persone che non conosco affatto perchè la sera prima hanno visto la partita in TV e mi hanno riconosciuta quando Stephan mi ha diciamo "salutato". Ci mancava solo che tutti mi parlassero di lui quando io devo pensarci il meno possibile! All'uscita sono accerchiata e solo dopo un'ora e mezza dal suono della campanella riesco a mettere piede in camera.

Io: Sono ancora viva, non ci credo -

Mi accorgo che Stephan sta dormendo sul mio letto. Mi avvicino, sorrido e gli faccio una carezza sulla guancia, è troppo dolce mentre dorme. Increspa un poco le labbra sotto il mio tocco, ma non si muove.

Io: Quanto sei bello, Stephan -

All'improvviso apre gli occhi, sorride, mi prende per i fianchi e mi trascina sul letto di fianco a lui. Non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

Io: Che spavento, tu sei pazzo! -

Ste: E tu sei bellissima -

Io: Gra-grazie, non me l'avevi mai detto in questo.. Modo -

Ste: Non ne ho mai avuto l'occasione -

Io: Non provare mai più a fare queste dimostrazioni d'affetto in diretta nazionale, ci ho messo un'ora per uscire da scuola -

Ste: ... -

Abbassa lievemente lo sguardo, come se fosse.. Ferito?

Io: Non intendevo che non mi è piaciuto, scherzavo. La prossima volta mi verrai a prendere tu suppongo -

Ste: Oh certo. Non vedo l'ora di rifarlo! Dovevi vederti, eri così stupita, come se le migliaia di persone intorno non ci fossero. Guardavi solo me -

E come potrei guardare qualcun altro quando il ragazzo che amo mi manda un bacio, perdipiù davanti alla nazione?

Ci guardiamo negli occhi.

I suoi sono bellissimi: verdi con le sfumature nocciola. E brillano, tanto.

I secondi sembrano non passare mai e so già che se non succede qualcosa tra un po' diventerò rossa...

Però non posso muovermi dato che sono bloccata dal suo braccio intorno a me. Non che voglia andare via, potrei stare qui anche tutta la vita. Cosa vuole fare?

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Buon anno a tutti! Come avete passato il primo giorno dell'anno?

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora