Capitolo 20

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Vane: Sono felice per voi, adesso ti racconto cos'ho fatto io ieri. Forse la cavolata del secolo! -

Io: Cosa hai fatto? -

Vane: Ho lasciato Gabriele. -

Io: Perchè? -

Vane: Sinceramente non lo so. Non ci vediamo mai e quelle poche volte che ci vediamo è sempre con la testa altrove, specialmente nell'ultimo mese. E' una di quelle cose che senti di fare d'istinto e le fai -

Io: Ma ti piace ancora? -

Vane: Non lo so, forse.. Sono confusa -

Io: Mando Ste in missione? -

Vane: No lascia stare, mi ha mandato un messaggio con scritto che è disperato, peggiorerei solo le cose! Credo di dovergli lasciare del tempo -

Io: Come vuoi, se hai bisogno io ci sono. Anche la Domenica mattina alle 7, anche nel cuore della notte -

Vane: Grazie, non so cosa farei se non ci fossi tu -

Mi abbraccia e poi suona la campanella. Ci dirigiamo ognuna nella sua classe e la giornata passa molto lentamente. Oggi materie noiose a non finire. Finalmente arrivano le 14:05 e usciamo, non vedo l'ora di rivedere Stephan. Ovviamente, l'xbox è accesa quando arrivo in camera e diversamente dal solito riesce a mettere insieme delle frasi sensate mentre è nel bel mezzo di una partita di Coppa Italia, credo.

Ste: E' passata una ragazza che ti cercava prima -

Io: Chi? -

Ste: Mi pare si chiamasse.. Ma che pirla, passala! Si chiama Marta -

Io: Non conosco nessuna Marta! -

Ste: Allora non si chiamava così.. Vai vai crossa! Traversa, cazzo! -

Io: Ste? Mi dici qualcosa in più o te lo devo tirar fuori con le pinze? -

Ste: Ti aspetta stasera a cena al tavolo dei piccoletti -

Io: Chi sono i piccoletti? Viviamo all'asilo ora? -

Ste: Al tavolo della Primavera. Ho già controllato, non c'è Alessandro -

Io: Okkey, grazie per esserti preoccupato -

Ste: Di niente, altrimenti dici che sono cattivo! -

Mi chino su di lui per dargli un bacio sulla guancia, so quanto lo irrita essere disturbato mentre gioca perchè perde la concentrazione.

Ste: Mi stai distraendo, tanto -

Io: Oh, davvero? -

Ste: Sembra quasi che tu voglia farmi perdere la finale per poter giocare e dire a tutti che mi hai battuto -

Io: Può darsi.. O magari voglio solo un po' d'attenzione -

Ste: Non mi provocare per favore, manca poco -

Il suo Iphone squilla, è la sveglia.

Sì, ha una sveglia impostata alle 15 per quando gioca all'xbox altrimenti non si accorge del tempo che passa ed è capace di arrivare in ritardo all'allenamento.

E sì, è già successo.

Ste: Non adesso, mancano 5 minuti! -

Io: Ste -

Dico con tono di rimprovero. E' uno dei calciatori italiani con più prospettiva e pur di giocare 5 minuti in più arriverebbe in ritardo all'allenamento.

Io: Ste, spegnila o lo faccio io -

Ste: Finita! Me la salvi tu senza imbrogliare? Scappo all'allenamento, ci vediamo a cena -

Io: Ciao bellissimo -

Ste: Aspetta, tu volevi delle attenzioni -

Mi guarda con uno sguardo furbo e mi bacia. Alzo leggermente la testa per permettergli un migliore accesso alla mia bocca e dopo aver approfondito il bacio per qualche secondo, prende la felpa e apre la porta.

Ste: Comunque Marta o chi sia vuole vederti con Vanessa. -

Io: Pretende troppo questa, ma che vuole da me? -

Esce e chiude la porta per poi correre giù dalle scale. Non lo vedo, ma lo sento. Ma chi è Marta? E anche se si fosse sbagliato riguardo il nome, chi è che mi cerca così urgentemente?

Passo il pomeriggio a pensare chi mi voglia incontrare insieme a Vanessa. Mamma? No, Stephan l'avrebbe riconosciuta. Qualche amica che non vedo da un po'? No, non sarebbe riuscita ad arrivare fin qui. Avverto Vanessa e la sera incontriamo la ragazza misteriosa insieme.

Marta: Piacere, io sono Marta. -

Io: Io sono Sofia! -

Vane: Io mi chiamo Vanessa.. Ci conosciamo? -

Marta: Mi è stato parlato tantissimo di te.. -

Vane: Ma da chi? -

Marta: Mio cugino, si chiama.. -

Vane: Gabriele! Ecco chi sei! Vi assomigliate un po'! -

Marta: Senti, io non l'ho mai visto così giù.. E non sarei qui se non fosse davvero in una brutta situazione -

Vane: Capisco le tue preoccupazioni, ma era sempre assente, non ci vedevamo mai! -

Marta: Intendo che è giù da quando l'hai lasciato.. Non mi chiama, non esce, non si vuole neanche più allenare! -

Vane: Scusa i modi, ma non è un problema mio. Non stavamo più bene insieme e ho deciso così. Per me è giusto finirla, non posso portare avanti questa storia solo perchè altrimenti lui ci rimane male -

Marta: Non ci puoi parlare? -

Vane: E cosa dovrei dirgli? -

Marta: Non lo so, ma ne ha bisogno. Davvero. A quanto mi ha detto non gli hai fornito molte spiegazioni quella sera e ne vorrebbe qualcuna in più, sai, per archiviare la questione -

Vane: Non gli ho dato molte spiegazioni perchè neanche io le avevo per me stessa. Vedrò cosa posso fare a riguardo, una cosa rapida però.. -

Marta: Grazie! -

Vanessa e Marta salgono in camera di Gabriele che ormai non scende neanche a mangiare, deve essere proprio messo male! Sinceramente Vanessa non ha spiegato neanche a me il vero motivo per cui ha deciso di lasciarlo e la vedo ancora piuttosto confusa a riguardo e quindi ho evitato di farle domande.

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Un bambino cresciuto che gioca con l'xbox! Mi sono divertita un sacco a scrivere questo capitolo e ad immaginarmi Stephan in questo modo!

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora