Capitolo 47

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Stephan mi precede nell'aprire la porta di casa. Appena entra vengo accolta dallo stesso profumo di Stephan, solamente amplificato. La casa è la tipica abitazione di una famigliola felice, con foto dei figli da piccoli appese in ogni spazio libero e un grande camino scoppiettante in fondo alla stanza. Una signora molto elegante sui 55 anni è intenta a preparare il tavolo con dei tovaglioli rossi, ma appena sente aprire la porta si volta e quasi correndo raggiunge il figlio abbracciandolo e dicendogli quanto gli è mancato.

Ste: Mamma anche tu mi sei mancata. Ma adesso ho qualcuno che bada a me proprio come faresti tu, non ti devi più preoccupare -

La signora che non mi aveva considerato fino a quel momento mi sorride radiosa, sembra che tutto stia andando per il meglio.

Ste: Ti presento mia mamma, si chiama Lucia -

Io: Piacere signora Lucia, io sono Sofia! -

Ste: Mamma, lei è.. La mia fidanzata! -

Lucia: Lo so amore, sei famoso ora, le cose che ti succedono le so prima io di te! -

Imbarazzata dal fatto che lei sapesse già di me, inizio a giocare con il mio anello e non so se casualmente o perchè Stephan ci faccia caso, cambia argomento e recupera mesi di parole perse con la madre, che mi dà il permesso di curiosare tra tutti i ricordi dei suoi figli sparsi per la stanza.

Su ogni mobile (e intendo veramente su ogni centimetro disponibile), ci sono foto sia di Stephan che di Manuel; non dev'essere facile vivere con entrambi i figli distanti centinaia di chilometri da casa, quando per anni li hai avuti intorno. Sulla TV c'è un bigliettino di quelli che si fanno alle elementari per la festa della mamma, pieni di brillantini incollati malamente e un disegno rappresentante la signora Lucia, credo. Mi accerto che i due stiano ancora parlando e presa dalla curiosità lo apro.

"Sei la mamma migliore del mondo, ti vogliamo bene"

Sull'altra metà del foglio un enorme cuore rosso racchiude i nomi dei due mittenti, Manuel e Stephan. Mi immagino uno Stephan alto la metà, con i capelli a caschetto e lo stesso sorriso furbetto e non posso far altro che sorridere. Mentre riappoggio il bigliettino al suo posto, sento la porta aprirsi di nuovo.

Sabri: Sono a casa! -

Lucia: E' arrivato Stephan! -

Ste: Papà, finalmente! Ti presento Sofia, è la mia fidanzata! Sofi, lui è Sabri, mio papà! -

Gli stringo cordialmente la mano regalandogli uno dei miei migliori sorrisi, se anche il padre approva posso stare tranquilla.

Sabri: Sofia.. Che bel nome! -

Io: Grazie -

Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio in cui la tentazione di ricominciare a giocare con l'anello è forte, Manuel salva la situazione comparendo con la macchina davanti alla finestra. Stephan corre letteralmente fuori. Questo è quello che intendo con "famiglia", non la mia dove se qualcuno ti degnava di un ciao era un mezzo miracolo.

Manuel: Fratellino! Come mai già qui? -

Ste: Sorpreso che sia in anticipo, eh? -

Manuel: Se devo dire la verità sì! Ma raccontami del campionato! Un uccellino mi ha detto che sei capocannoniere.. -

Ste: Eh già! Ma è solo Dicembre! -

Le voci si fanno sempre più confuse, segno che si stanno allontanando per scaricare, credo. Intanto che loro sono fuori, rimango sola con i genitori di Stephan e mi sento un po' osservata.

Lucia: Stephan ci ha raccontato quello che ti è successo, spero non ti dispiaccia -

Io: Nessun problema, davvero -

Lucia: Io so quello che sta passando tua madre, mi è capitato e non è bello! -

Io: Non è la stessa cosa, lei a Manuel vuole bene -

Lucia: Tutti i genitori vogliono bene ai proprio figli! -

Io: Purtroppo non i miei -

Lucia: Non li conosco, ma so per certo che non è così! Forse non te lo dimostrano, ma ti vogliono bene! Solo il fatto che sei una ragazza a modo significa che a te tenevano al punto tale da educarti in questa maniera -

Io: Non lo so, per ora va bene così. A proposito, grazie per l'ospitalità! -

Lucia: Ci mancherebbe! Questo ed altro! Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, fai come se fossi a casa! -

Io: Va bene, lo farò -

Quando i fratelli rientrano arriva anche Giulia, la fidanzata di Manuel. Ha qualche anno in più di me e frequenta la stessa università di Manuel, è lì che si sono conosciuti. Ha dei lunghissimi capelli biondi e gli occhi azzurri, mi sta già simpatica e adesso mi sento un po' più a mio agio sapendo che posso parlare con qualcuno anche quando Stephan viene chiamato al telefono per parlare con zii, cugini e ogni sorta di parente presente su questa terra.

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Il capitolo precedente ha ricevuto tante recensioni e mi fa piacere perchè inizio a capire i vostri gusti in fatto di fanfiction.

La domanda di oggi è: da quanto tempo seguite il Milan/il calcio?

Io sin da quando abbia memoria, il mio primo incontro è stato grazie a mio zio che nel 2003 (avevo 6 anni) mi portò con lui all'aeroporto per vedere l'arrivo di un nuovo giocatore (Kakà) e da lì ho iniziato a chiedere di farmelo vedere giocare e ho iniziato ad amare il Milan e il calcio.

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora