Capitolo 41

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-Racconta Carla

Quando stavo per entrare salutai di nuovo Niall con la mano e ricambiò con un sorriso. Entrai nel locale e Denise corse ad abbracciarmi, che più che abbracci erano strangolamenti, da dietro il bancone c'era Sally intenta a limarsi le unghie e a masticare la chewin-gum. Le andai vicino per prendere il libretto delle ordinazioni e si girò verso di me "Oh chi si rivede Carla" disse con tono di presa in giro.

"Oh chi si rivede, la troia Sally, sai mi mancavi"sorrisi comprensiva portandomi il libretto al petto, Sally spalancò la bocca e allargò le gambe mettendosi le mani sui fianchi "Oh e chiudi quella bocca e quelle gambe" le dissi guardandola male, Denise ascoltò e vide tutta la scena e incominciò a ridere come una disperata, presi il libretto e mi girai dando il cinque a Denise.

La porta si aprì e rivelò un ragazzo, capelli biondo platino, occhi azzurri, fisico ben scolpito, come a... no aspettate un momento quel ragazzo...quel ragazzo è Stefano!

Sbarrai gli occhi e rimasi immobile, il libretto mi cadde dalle mani mi sentivo svenire, Denise con una mossa abile mi prese il polso "Carla che hai?Ti senti Bene?" disse preoccupata "Sisi, benissimo" ingoiai un nodo alla gola "Quel ragazzo è Stefano" puntai con uno sguardo perso nel vuoto

"Coosa?Santo Cielo, non vorrei essere al posto tuo in questo momento" grazie Denise, bell'incoraggiamento. Mi presi di coraggio e andai da lui, deglutii

"S-Stefano c-che ci fai qui?" balbettai "Carla?! Bhe... ci lavoro... da oggi... tu piuttosto che ci fai qui?" rimase sorpreso

"Ci lavoro" dissi acida " Tra tanti Nando's di Londra, dovevi venire a lavorare proprio qui?" dissi irritata "Potrei farti la stessa domanda anchio!" rimase calmo "Io sono qui da quasi un anno-." Non finii di completare la frase che il capo venne ad interrompere la discussione "Oh che piacere, benvenuto, io Sono il capo Simon, vedo che già ha fatto conoscenza con la nostra amata Carla" mi sorrise, alzai le mani al cielo e me ne andai da quella situazione imbarazzante, perché! Perché capitano tutte a me

Denise mi mostrò un'espressione interrogativa "Udite udite, verrà a lavorare qui, Niall non lo deve sapere assolutamente!" ero nervosissima e Denise mi abbracciò sfregando la mano su e giù nella mia schiena per tranquillizzarmi.

Sally si avvicinò a noi, si poteva sentire il suo profumo da troia da kilometri "Scusate stronzette, ma quelle clienti vogliono essere servite solo da Carla" disse masticando la chewing-gum come un ruminante. Mi diressi verso il tavolo e vidi Stefano che osservava ogni mio movimento, stronzo, puttano, rompiti una gamba, diventa cieco. Mandai maledizioni.

Doveva venire anche a Londra a rovinarmi la vita?!

Quando al locale si calmarono le acque e c'era tranquillità stesi a parlare con Denise che raccontava le sue solite barzellette che ti facevano scompisciare dalle risate, aveva un futuro come comica "Sai quali sono i nemici degli americani?" diventò seria, ovviamente serietà finta "No..." scossi la testa quasi ridendo con la lattina di cocacola in mano "Gli amerigatti!" urlò. Per un pelo non sputai la cocacola.

Qualcuno mi toccò la spalla, mi girai lentamente, quel toccò mi mise i brividi, era per caso Niall?

Mi girai, ah no, era Stefano. Roteai gli occhi "Ti devo parlare" wow doveva parlarmi pensai sarcasticamente "Sentiamo" sospirai "Non qui" mi prese per la mano e gliela levai subito "Non toccarmi" dissi a denti stretti.

Poggia la lattina nel bancone e mi fece entrare nell'ufficio del capo "Ma sei impazzito?!" gli urlai "Tranquilla non c'è" mi rassicurò "Ok senti scusa , non avrei dovuto baciarti, ma ti amo, Carla ti amo con tutto il mio cuore" a quelle parole una lancia fu come se mi trafisse il cuore, quelle parole che aspettavo quando ero alle superiori me le stavo sentendo dire, le lacrime incominciarono a pungere, no non dovevo mostrarmi debole. Avrei voluto credergli, ma non potevo, non potevo nemmeno fidarmi, non più, ha avuto 5 anni a disposizione.

Non ero in grado di trovare le parole per formare una frase di senso compiuto, quel ti amo detto da Stefano rimbombava nella mia mente, Io amo Niall, ripetevo nella mia mente

"Ti amo certo, e allora perché non me lo hai detto alle superiori" scossi la testa sospirando

"Perché ero troppo orgoglioso" ammise "Orgoglioso? Ma va? Mi dispiace è troppo tardi ci-." Non finii di dire la frase che mi ritrovai le sue labbra sulle mie, mi tenne ferma per la testa in modo tale che non potessi scappare, ma riuscii lo stesso a dargli uno schiaffo e a farlo allontanare, non riuscii più a trattenere le lacrime che incominciarono a scendere

"No- non mi toccare mai più" avevo la voce rotta. Uscii dall'ufficio e andai in bagno coprendomi la faccia per non farmi vedere.

Mi appoggiai con le mani al lavandino, abbassai lo sguardo e le lacrime scendevano, gli occhi mi incominciarono a bruciare a causa del mascara. Mi sciacquai la bocca e levai le tracce della matita sbavata, quando avevo un aspetto decente uscii dal bagno e tra 5 min finivo il mio turno, ringraziai per avere il mezzo turno

"Allora? Che è successo?" mi domandò Denise cercando di creare un contatto visivo con me . Mi accertai che nessuno ci stesse ascoltando e le raccontai dell'accaduto senza tralasciare dettagli, mi abbracciò forte.

"Ricordati che Stefano ti ha fatta soffrire e ti ha portata a dubitare di te stessa a farti sentire non abbastanza e a portarti quasi a tagliarti" mi sussurrò ancora abbracciata a me, lei sapeva tutto del mio passato non molto allegro.

Denise mi fece vedere meglio la realtà, lo faceva sempre, mi aiutava a superare ogni cosa "Grazie Denise, di tutto" strinsi di più l'abbraccio

Sentii il telefono vibrare, era un messaggio di Niall "Ehy sono qui fuori", mi tornò subito il sorriso "Vai da Niall su! Quel ragazzo ti ama" mi disse Denise dandomi una pacca sulla spalla. Presi la borsa e salutai tutti.

Feci un paio di passi e riconobbi l'auto di Niall ed entrai "Hola siñorita!" mi urlò Louis con la sua voce da pazzo sclerato, non feci a meno di non ridere "Ciao Louis!" lo salutai con la guancia e diedi un bacio sulla guancia a Niall "Ciao Irish Boss" "Ciao piccola, stiamo andando a vedere le riprese del film di Taylor, ti ho preso dei vestiti" mi sorrise, da una parte mi veniva di sclerare e saltare dalla gioia, ma dall'altra dovevo cambiarmi in auto...

"Scherzi vero? Mi devo cambiare con voi 2 che guarderete?" alzai un sopraciglio "No no, stai tranquilla" mi rassicurò "Ben detto Nialler!" affermò Louis, certo come se fossi così stupida da credergli "Ok, ma vi avverto se vi vedo guardarmi vi castro, è chiaro?" dissi sicura di me stessa.

I due deglutirono all'unisono e annuirono. Niall aveva preso la mia felpa preferita della Hoolister. Mi cambiai e arrivammo a destinazione.

Hola peopleeee come ho promesso se il capitolo precedente arrivava a a 20 mi piace aggioranvo <3. Comunque Buon San Valentino ahahahah che per me è una festa inutile ma vabè. Stasera andrò a una festa di forever alone yheee, almeno ci consoliamo ahahah voi che fate?

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora