Capitolo 72

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Udii il rumore delle onde del mare affliggersi con furia contro gli scogli per poi scemare. I raggi del sole riscaldavano il mio volto e udii il parlottare della gente che passava sopra al marciapiede. Emisi un sospiro e aprii gli occhi lentamente e notai che le braccia di Stefano mi tenevano ferma tra il suo petto.

Cercai di muovermi ma era inutile, la sua presa era talmente salda e forte che non potevo fare niente

"Buongiorno" sentii la sua voce rauca

"Giorno" sorrisi.

Guardai il mio corpo coperto dal giubbotto di Stefano e mi vennero in mente mille pensieri e mille colpe. No, non poteva essere successo veramente anche se di quanto ero ubriaca avrei potuto fare du tutto

"Stefano" lo richiamai allarmata

"Si dimmi" mi accarezzò la testa

"Bhe ecco...mi domandavo se...l'avessimo fatto" dissi imbarazzata.

Sentii la sua risata vibrare nel suo petto "No tranquilla non sono così puttaniere da approfittare di te nelle condizioni in cui eri"

"Ma anche tu eri ubriaco" ribattei

"Sopporto meglio l'alcol baby" mi stampò un bacio sulle labbra.

Leccai le labbra per sentire l'odore, c'era ancora un leggero gusto di vodka e ne desideravo un altro. Mi avvicinai alle sue labbra e gliele baciai. Era strano baciare uno che non fosse Niall, anche perché in tutta la mia vita avevo baciato soltanto lui

"Ora avrei io una domanda per te" si allontanò dalle mie labbra

"Dimmi" sussurrai

"Stiamo assieme o no?" domandò speranzoso

Cavolo, il sogno della mia adolescenza stava diventando realtà, non c'avrei mai giurato, non pensavo che un giorno potesse accadere. Diciamocelo, non ero tutta sta gran bellezza, non è che ora sia meglio ma tanto meno valeva la pena provare e cambiare completamente pagina e finire di pensare a Niall visto che non mi aveva mai amata sul serio.

"Si" lo guardai negli occhi

"Fantastico!" esultò stringendomi a se cullandomi fra le su braccia "Ti amo piccola mia" sussurrò e mi avvinghiai ancora di più a lui.

Ci alzammo dalla sabbia e cercai di levare più sabbia possibile dai vestiti e scossi la testa infilando le dita trai i capelli per levare anche là i granelli di sabbia

"Andiamo, ti riaccompagno all'hotel" mi prese la mano

"Se vuoi posso andare anche da sola" proposi

"No! Assolutamente no!" vietò con tono duro

"Ok...calmati" affievolii la voce e intrecciai la mia mano nella sua.

Arrivammo davanti la struttura dell'hotel e mi voltai a guardare Stefano " Ok, allora ci sentiamo dopo" disse "OK" annuii.

Ci scambiammo un ultimo bacio prima che entrassi dentro l'hotel.

Andai verso la reception e aspettai che l'addetto finisse di parlare con dei nuovi arrivati in hotel.

"Avanti prego" mi richiamò l'addetto. Presi posto dietro il bancone "Vorrei la chiave della 287" dissi.

L'addetto si abbassò leggermente per prendere la chiave, mi girai intorno nell'attesa "Ehm mi dispiace" mi girai nuovamente verso l'addetto "La chiave della 287 non c'è, credo che l'abbia presa la sua amica" disse dispiaciuto sistemandosi l'occhiali "Ok non si preoccupi, grazie lo stesso" sorrisi comprensiva e diedi un piccolo colpo al legno del bancone con le nocche.

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora