Capitolo 78

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Sentii caldo, troppo caldo, sembrava che avessero acceso i termosifoni. Cercai di divincolarmi ma qualcosa mi teneva ferma. Aprii gli occhi e vidi le braccia di Niall tenermi ferma per la vita, era ancora lì con me come aveva promesso. Mi girai verso di lui e gli accarezzai i morbidi capelli tutti in disordine, sembrava un angelo quando dormiva.

Non mi interessava se c'era troppo caldo e mi stavo facendo una sauna, poggiai la testa nel suo petto e incominciai a fare dei finti cerchi con le dita sul suo avambraccio leggermente abbronzato.

Mosse leggermente la testa come per sgranchirsela e aprì piano gli occhi ancora pesanti dal sonno

"Buongiorno IrishBoss" sorrisi

"Giorno principessa" disse con voce rauca dandomi un bacio sulla punta del naso

"Sei tutta sudata" rise passandomi una mano sui capelli

"Non mi interessa, voglio stare vicino a te" dissi

"Si principessa, sto sentendo caldo anche io ora" sentii vibrare una risata nel suo petto "Vado a fare una doccia" mi sorrise lasciandomi nel letto con il broncio fin quando non mi venne in mente un'idea

"Se aspetti che vado a prendere dei vestiti puliti nella mia stanza potremmo fare la doccia insieme" feci spallucce intimorita delle mie stesse parole

Sgranò gli occhi "Ma pensavo che dopo quello che è accaduto non volessi correre"

"Al diavolo!" dissi stizzita lanciando le mani all'aria e sentii la risata di Niall "Ok ti aspetto" annuì divertito.

Uscii dalla stanza come un razzo e per fortuna nel corridoio non incontrai nessuno. Entrai nella mia stanza e come previsto non c'era nessuno. Mi abbassai sulla valigia e non riuscii a trovare dell'intimo decente, si decente. L'unico che avevo trovato era un completo di reggiseno e mutanda che lasciava molto a desiderare rispetto ai miei standard.

Erano blu con pizzi e merletti di tutti i generi. Non sapevo cosa ci facesse quel completo dentro la mia valigia, non oserei mai comperare roba del genere. Giulia. Ci doveva essere per forza il suo zampino e poi le era un'amante di tutti quei pizzi e merletti.

Non avevo altra scelta visto che era tutto in lavanderia. Presi una maglietta pulita e degli shorts. Stavo per uscire dalla stanza quando vidi sul letto un biglietto. Lo presi tra le mani e lassi la calligrafia

'Chiamami quando puoi

- Stefano'

Dovevo scusarmi con lui, l'avevo lasciato in tredici dicendogli soltanto un 'scusa'.

Ritornai in camera di Niall e tirai un sospiro di sollievo "Eccoti finalmente" sorrise malizioso.

Poggiai i vestiti puliti sopra il lavandino e incominciai a spogliarmi insieme a Niall e non mancò la timidezza che cercava di bloccarmi ma riuscii a sconfiggerla e tirai via anche le mutande entrando dentro la doccia.

Aprii l'acqua e la misi ad una temperatura non troppo calda. Arrossii non sapendone il perchè, non era la prima volta e lo stesso mi faceva quell'effetto. Presi il flacone di shampoo, ne versai un po' sulla mano e incominciai a districarlo sul cuoio capelluto. Niall si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulla guancia ritornando ad insaponarsi il corpo

"Ti amo" sentii dirgli sopra il suono dell'acqua "Anche io" sorrisi. Si avvicinò a me e mi fece poggiare al muro di mattonelle. Poggiò le sue labbra sulle mie e con la lingua incominciò a leccarle le mie labbra, le aprii leggermente e infilò la sua lingua dentro la mia bocca.

Le nostre lingue si toccarono e si mossero in sintonia. Mi prese per i fianchi e li strinse forti. Sentii il dolore proveniente dal succhiotto di Stefano della sera prima. Feci un sussulto e Niall fece un passo indietro "Va tutto bene?" chiese premuroso "Si scusa" abbassai lo sguardo "D'accordo" mi accarezzò la guancia con la mano.

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora