Capitolo 58

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Aprii lentamente gli occhi e sospirai. Mi alzai sui gomiti e strofinai gli occhi con i pugni. Mi ero svegliata prima che la sveglia suonasse. Wow, mi sorpresi di me stessa.

Spostai le coperte di lato e andai in bagno. Ci voleva un bel bagno caldo.

Mi spogliai ed entrai nella doccia. Appena arrivò il primo getto d'acqua sussultai. Aumentai pian piano la temperatura dell'acqua che gradualmente si incominciava a riscaldare

Incominciai a insaponare il mio corpo con il nuovo bagnoschiuma alla lavanda e sniffai il gradevole profumo che sprigionava mentre lo spalmavo. Avevo un ossessione per i bagnoschiuma. Passai allo shampoo, ci facevo molto affidamento. Era pieno di erbe purificanti, ottimo per i miei capelli grassi.

Incominciai a districarlo su tutto il cuoio capelluto. Risciacquai tutto e chiusi l'acqua. Avvolsi il grande asciugamano attorno al mio corpo e andai davanti lo specchio. Accesi il phon e incominciai ad asciugare i capelli e a togliere gli insopportabili nodi con la spazzola.

Gli lasciai leggermente bagnati e li attaccai ad una crocchia. Ritornai in camera e indossai l'intimo. Mi avvicinai all'armadio canticchiando. Mi alzai in punta di piedi e presi la divisa da lavoro, la indossai e la stirai con le mani per levare alcune pieghe che aveva fatto. Mi avvicinai al comodino vicino al letto e presi il telefono. C'era una chiamata di Niall di 15 min fa.

Mi incominciò a battere forte il cuore per l'entusiasmo.

"Buon giorno principessa" rispose dopo 3 squilli

"Buon giorno IrishBoss, scusa se non ti ho risposto, stavo facendo la doccia" mi mordicchiai un'unghia

"Tranquilla l'avevo immaginato". Parlare con Niall era liberatorio, non avevo timore di cosa dover dire.

Passavamo a parlare di un argomento all'altro con molta naturalezza.

Mentre eravamo ancora al telefono, guardai l'orologio a muro ed erano le 8, merda "Niall devo andare a lavorare, ci sentiamo dopo ok?" mi alzai dal divano

"Ah vero, scordavo che ancora non ti sei licenziata dopo che ti continuo a ripetere che posso mantenerti io" sbuffò

"Niall ne abbiamo parlato un sacco di volte" dissi irritata mentre mettevo la borsa in spalla e mi dirigevo verso la porta

"Si scusa" disse.

Chiusi la porta dietro di me e camminai lungo il marciapiede

"Ti ricordi che tra poche settimane tu e Giulia verrete a Los Angeles per la prima del film di Taylor Lautner?" domandò.

Arrivai alla fine del marciapiede della prima casa "Si certo che me lo ricordo" presi a destra, come potevo dimenticarlo. Passai davanti l'hotel della zona e ad un pub.

"Ok Harry ed io vi invieremo i biglietti aerei per posta"

"Aw grazie, ma potevamo pagarceli"

"Sei irritante quando fai così" nella sua voce c'era divertimento

"Lo so, mi ami" ammiccai

"E' vero" ammise divertito.

Attraversai il semaforo ed entrai dentro la stazione metropolitana. "Devo fare il biglietto della metro, ci sentiamo dopo"

"Ok a dopo principessa".

Chiusi l'infinita telefonata e misi i soldi nella macchinetta che rilasciò il biglietto rosa pallido. Passai i piccoli cancelletti e scesi gli scalini. Il tabellone segnava che il prossimo treno arrivava tra meno di 3 min.

Entrai dentro il vagone e aspettai che l'altoparlante nominasse la mia fermata. Controllai l'ora nel telefono, 8:40, nel bene o nel male, sempre tardi arrivo.

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora