Capitolo 82

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Ritornammo in hotel per il pranzo e l'addetto alla reception ci salutò, ormai eravamo come se fossimo di casa in quell'hotel, sarà brutto quando dovremmo lasciarlo per ritornare a Londra, a casa nostra.

Chissà cosa diceva la nostra casa e se era ancora intatta e in ordine dopo che avevamo ripetuto centinaia di volte a Denise di non organizzarci qualche festa.

Finalmente presi l'ascensore dopo tanto tempo e tirai un sospiro di sollievo. Entrammo dentro la nostra stanza, poggiai la busta di Victoria's Secret accanto al letto, levai le scarpe e incominciai a saltellare sul letto.

Presi il telefono, andai su Itunes e misi a tutto volume God Bless The Internet delle No Frills Twins. Giulia mi guardò sconcertata ma poi cominciò anche lei a muovere la testa a ritmo con la canzone, non so perché ma mi sentivo euforica, carica di energia, pronta a scalare anche una montagna.

Arrivò il ritornello e misi a cantare a squarcia gola muovendo braccia e fianchi

'God bless the internet

two a.m, feeling restless

God Bless the Internet

Worth more than Mercedes-Benz

God bless the Internet

Nobody know I'm a mess

God bless the internet

stuck on our cyber thrones'

Schioccai le dita e dimenai i fianchi scuotendo la testa. Sentii qualcuno tossire e vidi Giulia fare cenno verso la porta.

Mi girai perplessa e vidi Niall poggiato allo stipite divertito 'Oh merda' sempre io le facevo le figure di merda, era inutile, mi volevano talmente bene che mi perseguitavano ovunque.

Feci cenno con la mano imbarazzata e scesi dal letto staccando la musica. Avanzò verso di me ridendo "La canzone era bella" ammise prendendomi le mani "Tu vuoi farmi morire d'infarto" mi guardò negli occhi

"Ancora non hai visto niente" ammiccai.

Trasalì sgranando gli occhi e gli diedi un bacio a stampo per farlo rinvenire un po' "Come sono stata a cantare?" gli sorrisi

"Cara la mia principessa, con molta sincerità e onestà, potrai essere brava in parecchie cose ma a cantare proprio no" scosse la testa.

Non ero mai stata brava a cantare, sembravo una cornacchia, anche le mie amiche alle superiori quando cercavo di cantare qualcosa mi guardavano disgustate, quindi ormai sapevo che non avrei potuto mai cantare qualcosa decentemente, il canto non faceva per me

"Bhe menomale che ho te" sorrisi

"Oh bhe certo, canterei per te giorno e notte".

Amavo la voce di Niall, era così limpida, soave, dolce, Starei ad ascoltarlo per ore senza mai stancarmi. Dovevo dirgli del suo regalo di compleanno ma aspettai il momento adatto.

Una domanda mi sorse spontanea "Come hai fatto ad entrare?" domandai

"La porta era aperta" disse ovvio.

L'ultima che era entrata in stanza era stata Giulia, doveva essere stata per forza lei

"Giulia!" dissi dura guardandola e la vidi agitarsi.

Avanzai verso di lei guardandola trucida

"Carla calmati, scusa non l'ho fatto apposta" si fece piccola piccola.

La guardai fissa negli occhi e poi sospirai "Va bene, ok" sorrisi accarezzandole la spalla "Davvero?" mi guardò perplessa "Si" annuii

"Niall?Io ti adoro!" urlò andandolo ad abbracciare

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora