Capitolo 33

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(quella nella foto è Valentina e scrive anche lei una storia, si chiama "Ops!Hi!")

Giulia mi saltò sul letto gridandomi "Sveglia! Abbiamo l'aereo tra 2 ore e mezza". Spalancai gli occhi e alzai la testa dal cuscino con tutti i capelli scompigliati che sembravo uno zombie. Presi la valigia e ci infilai le cose che mi servivano.

Andai in bagno e mi lavai la faccia, mi pettinai i capelli e misi un po' di matita nera nella riga inferiore dell'occhio, chiusi la matita e la riposi di nuovo del beauty case che presi mettendolo dentro la valigia.

Mi vestii con i primi vestiti che mi capitarono sulla sedia, non avevo molto tempo.

" Hai messo in valigia il vestito?" mi disse Giulia entrando dentro la mia stanza mentre si stava facendo una coda "Si" risposi "Le scarpe che ti hanno regalato i ragazzi?" domandò "Si" sbuffai "E quel completo che ti ha regalato Niall?" agitò le mani, roteai gli occhi "Si Giulia, ho messo tutto, tu sei pronta?" la guardai "Prontissima" battè le mani.

Prendemmo le valigie e chiudemmo la porta a chiave, mentre stavamo camminando per andare alla fermata dell'autobus mi fermai di colpo, mi vennero in mente i biglietti aerei che doveva prendere Giulia "Gli avrà presi" mi rassicurai "Giulia li hai presi i biglietti vero?" domandai per precauzione sorridendo "Ops..." disse con un vocina quasi inudibile toccandosi la nuca.

Mi diedi una manata sulla fronte, me lo dovevo immaginare, è Giulia, con lei nessuna cosa è ovvia.

Incominciammo a correre come 2 matte verso casa con i trolley che si inceppavano. Arrivammo davanti casa, avevamo il fiatone entrambi "Entro io, tu aspetta qua" dissi a Giulia. Presi i biglietti sul tavolo, e chiusi di nuovo a chiave la porta e proprio davanti casa passò un taxi, forse la fortuna ci ha mandato un segno.

"Taxi!" Urlai. L'auto nera si fermò a qualche passo più avanti. Demmo le valigie al taxista che le sistemò dentro il cofano. "Destinazione?" "Aereoporto di Heatrow" sorrisi. Avevo lo sguardo fisso fuori dal finestrino, gli edifici, gli alberi passavano veloci dalla mia vista. La vibrazione del telefono mi fece ritornare alla realtà, era Niall

"Ehi buon giorno! Siete già all'aereoporto?"

"Io e Giulia ci siamo svegliate 30 min fa, abbiamo fatto le valigie, ci siamo vestite di corsa, e mentre stavamo andando alla stazione Giulia si ricorda di non aver preso i biglietti quindi siamo ritornate a casa correndo e ora siamo su un taxi che stiamo andando all'aereoporto"

Un bel risveglio pensai tra me e me ridendo sola.

"Wow ahahaha fammi sapere quando arrivate a Catania"

Non risposi, sorrisi solamente e spensi il telefono dal pulsante di sopra.

Arrivati all'aereoporto scendemmo dal taxi e il taxista ci porse le valigie "Sono 80 sterline". Io e Giulia ci guardammo in faccia per pochi secondi, Coosa?

"Non abbiamo 80 sterline! Solo 50, fai piccolo sconto" si fece avanti Giulia, facendo la sua più dolce faccia. "Nono! Niente sconto!80 sterline" il taxista non mollava la sua offerta, "Lei" mi indicò Giulia "E' la ragazza di Niall Horan, quello degli One Direction" sorrise.

Mi voltai verso di lei è spalancai gli occhi. "Oh One Direction! Sisi mia figlia Directioner, parla sempre di loro, quindi lei è Carla" disse il taxista esaltandosi e mi guardò sorridendomi, non sapevo che fare. "Sisi è lei" urlò Giu

" Oh per favore foto per mia figlia." Si mise quasi inginocchio pregandomi, come potevo non rifiutare, ero sempre felice quando qualcuno chiedeva una foto come me, ma allo stesso tempo faceva uno strano effetto.

Mi avvicinai al taxista e Giulia ci scattò una foto "Grazie, grazie, viaggio gratis, arrivederci" il taxista ci prese le mani e ci sorrise, e quando se ne andò io e Giulia ci demmo il cinque.

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora