Capitolo 83

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Riportammo le mazze al deposito e le sistemammo al loro posto, non credevo che il golf potesse essere un passa tempo così piacevole.

"Vuoi mangiare qua o andiamo da qualche altra parte?" mi chiese Niall

"Per me va bene anche qua, poi dicidi tu, è tua la festa" lo lasciai libero di decidere

Ci pensò per un attimo "Va bene, rimaniamo a mangiare qui e poi ritorniamo in hotel" decise ed annuii.

Entrammo dentro il ristorante che era accanto all'edificio dovevo avevo pagato. L'interno era accogliente ed arredato con stile.

Il cameriere ci fece accomodare in un tavolo per due e di fronte avevamo un tavolo per sei con dei uomini di mezza età che fumavano la pipa, sembravano a propio agio in quel posto

"Chi sono quelli?" bisbigliai a Niall puntandoli con lo sguardo

Fissò anche lui quei uomini "Penso che siano membri onorari del club" disse e feci una faccia meravigliata.

"Grazie per lo splendido regalo, è stato magnifico" mi sorrise accarezzando la mia mano

"La serata non è ancora finita" sorrisi maliziosamente fissando il menù e lo sentii trasalire.

Il cameriere venne a prendere le ordinazioni e si portò con se anche i menù.

Era così bello passare del tempo insieme a Niall, solo noi due.

"Con Stefano ti divertivi così?" rise

"No!" dissi stizzita.

Per carità anche con Stefano mi divertivo, ridevamo e scherzavamo però con Niall c'era un legame particolare che ci legava che rendeva speciale ogni momento, ogni gesto. Con Niall sentivo di poter dire tutto quello che volevo senza aver paura di essere giudicata. Ho provato a sentirmi con Stefano come con Niall ma non era la stessa cosa. Grazie a questa esperienza ho capito che Stefano per me non poteva essere più di un amico

"Sai, quando te ne sei andata incazzata lasciandoci da soli abbiamo 'parlato'" giocherellò con il suo Iphone

"Davvero?" dissi stupita

"Si, tutto sommato potrebbe essere simpatico ma non gli perdonerò mai come ti aveva trattata in passato" disse guardandomi negli occhi.

Certe volte mi ritornavano in mente quei tempi terribili dove la mia autostima era sotto il -1000, che mi sentivo sempre fuori posto, che ogni persona che si girava a guardarmi pensava male di me anche se poi i suoi pensieri non erano su di me perchè manco mi aveva notata, era soltanto una questione di mia ossessione.

"Grazie Niall" dissi con occhi lucidi e cercai di trattenere le lacrime ma una lacrima scese dal mio occhio destro

"Ehi non piangere" me l'asciugò subito. Non capivo perché con Niall fossi sempre così emotiva.

Il cameriere tornò con i nostri due piatti di arrosto di carne e Niall non perse tempo di prendere coltello e forchetta e incominciare a tagliare il primo pezzo.

La carne non era per niente male ed era perfettamente cotta a puntino, tant'è che Niall chiese di avere un'altra costoletta di maiale. Ovunque andava si faceva riconoscere sempre.

Uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso il parcheggio dove avevamo lasciato l'auto. Salimmo in macchina e si avventò improvvisamente su di me "Niall" dissi confusa dal suo gesto "Sh" mi zittì continuando l'assalto alle mie labbra.

Succhiò leggermente il mio labbro inferiore tenendomi ferma per la nuca "Niall" lo richiamai cercando di farlo allontanare "Non possiamo qui e poi avrei un'altra idea" gli sorrisi maliziosamente mordendomi il labbro

Two girls in LondonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora