Sentii bussare qualcuno alla porta "Arrivo!" urlai, mentre mi alzai dal divano inciampai e caddi "Merda" imprecai. Saltellai con un piede fino alla porta, era Harry "Oh Harry, vieni entra" lo invitai dentro e chiusi la porta e zoppicando andai verso il divano dov'era seduto Harry
"Tutto bene?" indico il mio piede "Oh sisi, tranquillo, ho inciampato, niente di grave" lo rassicurai facendo gesto con la mano
"Giulia?" si morse il labbro
"E' in bagno si sta facendo la doccia"
"Ok aspetterò" mi sorrise mostrando le fossette, quant'erano carine quelle fossette.
C'era un silenzio imbarazzante, guardavo il pavimento che magicamente in quelle situazioni diventava interessante
"Allora... com'è Milano?" ruppe il silenzio, alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi verde smeraldo "Per quel poco che abbiamo visto, bella, io non c'ero mai stata"
"Oh wow" guardò per un momento la televisione e poi di nuovo me "Carina la gonna" le mie guancie pian piano si scaldarono "Grazie" dissi timidamente. Dal bagno spuntò Giulia avvolta in un asciugamano che le arrivava un po' più su del ginocchio.
Harry tossì per attirare la sua attenzione, era paralizzato alla sua vista. Giulia si girò verso di noi e sbarrò gli occhi.
Harry era fisso sul corpo di Giulia, tra un momento all'altro gli spuntava pure la bavetta "Vado a vestirmi" disse di fretta correndo nuovamente verso il bagno.
Harry annuì con la bocca spalancata, gli diedi dei piccoli schiaffetti sulla guancia "Terra chiama Harry" fece una piccola scossa e si voltò verso di me "Si scusa e solo che..." farfugliò "Tranquillo ho capito" feci una piccola risata sotto i baffi.
Giulia ritornò e indossava un top fucxia con degli shorts e vans azzurre "Che si fa?" si sedette sopra le gambe di Harry dandogli un bacio. Si sussurrarono cose che non riuscii a comprendere.
Mi sentivo una di troppo "Ok io vado da Niall, ci vediamo dopo" non mi ascoltarono nemmeno, come non detto.
Nel corridoio guardavo ogni porta "860" ripetevo nella mia mente, finchè la scritta d'orata con su scritto 860 non saltò ai miei occhi.
"Chi è?" sentii urlare dall'altra parte della porta "Chi è?" imitai la sua voce con il suo accento
La porta si aprì e mi fece entrare dentro, su per giù era come la mia, ci sedemmo sul divano e mi fece mettere sopra le sue gambe, poggiai la testa nel suo petto "Sei stupenda, questa gonna poi..." la sua mano calda salì lungo la mia gamba lasciando dei brividi, finchè non arrivò al mio interno coscia.
Volevo protestare e levargli la mano, ma testa e bocca erano scollegati "Niall" ansimai, muoveva la sua mano avanti e indietro fin quando non arrivò sopra le mie mutande, feci un sussulto "Shh" mi sussurrò all'orecchio per poi sfiorare le mie labbra.
Il telefono di Niall squillò interrompendo quel 'momento' di...intimità...
Scesi dalle gambe di Niall e mi avvicinai alla finestra, c'erano migliaia di ragazze fuori "Posso?" mimai a Niall mentre era intento a parlare a telefono e mi annuì.
Aprii la finestra e mi sporsi leggermente. Le Directioners incominciarono a urlare, salutai agitando la mano.
Niall finì di parlare e si affacciò anche lui, le urla crebbero a dismisura e se la rideva. Mise una mano nella mia schiena, mi fece allontanare gentilmente e chiuse la finestra.
"Le directioner italiane sono le migliori" dissi modestamente "Lo so, lo so" disse a bassa voce cingendomi i fianchi.
I nostri petti si unirono e poggiai le sue labbra nelle mie, schiusi leggermente le labbra e infilò la sua lingua nella mia bocca.
STAI LEGGENDO
Two girls in London
Fiksi PenggemarCarla e Giulia, due migliori amiche trasferitesi a Londra in cerca di un futuro. La vita le riserva molte sorprese. Alle volte i sogni possono diventare realtà [Fan Fiction scritta e ideata da me ]