"La violenza e il tradimento sono armi a doppio taglio: feriscono più gravemente chi le usa, di chi le soffre"
-Giulia! Forza! Faremo tardi a lezione!- mi chiama Blaise risvegliandomi dalla lettura.
-Si dammi solo un attimo!- esclamo mentre getto il libro sul letto e mi infilo velocemente le scarpe.-Eccomi.- gli dico chiudendo la porta molto più forte di quanto volessi.
-Oh ma buongiorno eh.- sbuffa mentre si sistema la cravatta verde. È sempre stranamente impeccabile, in ogni ambito sembra sempre sentirsi a suo agio.
-Scusa ma stavo leggendo.- mi giustifico, avviandomi fuori.
-Un altro libro babbano vero?- chiede retoricamente, alzando gli occhi al cielo.
Ho passato mesi a obbligare Blaise a leggere libri Babbani l'anno scorso, non lo biasimo se è stanco di sentirmi parlare di un altro libro.
-Sì, ma questo è davvero bello.- gli dico sorridendo.-Draco?- alza un sopracciglio in modo interrogativo.
-Non lo so, aveva da fare immagino. Oppure ci aspetta a lezione.- rispondo sinceramente. Non so dove sia, stamattina non c'era.
-Mh.. Non credo.- dice Bla, e sembra quasi che fosse un pensiero suo, che voleva far rimanere tale, ma gli è uscito distrattamente.-Ciao...- saluto Harry quando lo vedo entrare in aula.
Lui mi abbraccia e si siede accanto a me.
I suoi capelli sono leggermente scompigliati ma tutto sommato è in ordine.
-Buongiorno ragazzi. Bene iniziamo la lezione...- dice il professore prendendo posto alla cattedra.Cammino velocemente nei corridoi, sperando di passare inosservato a occhi indiscreti.
Sto andando a fare quello che faccio da mesi ormai, e sembra che nessuno se ne sia accorto, o che gli abbia dato importanza, ma quando mi capita di incrociare degli sguardi, mi sento piccolo e indifeso.
Sento come se sapessero cosa sto facendo.Mi sveglio durante la notte per gli incubi.
Lì tutta la gente mi punta il dito addosso dicendo che è colpa mia, e che sono un mostro.
Ma dopotutto forse hanno ragione...Molti si chiedono come si faccia a vivere con la propria coscienza...
Beh ci si abitua. Al dolore, all'esclusione, alla sofferenza...
Mentre tutti i miei coetanei si divertono, si fidanzano, escono, si lasciano, io... Sto progettando di distruggere i loro sogni o qualsiasi speranza di avere un futuro con quelle persone.
E per quanto impossibili possano sembrare... Sono sempre sogni, e io sono il responsabile della loro distruzione.Avrei potuto dire "no". Ma cosa ne sarebbe stato di me? Dei miei genitori? Anche se fossimo sopravvissuti, mi avrebbero ripudiato in tutti i modi possibili, o almeno mio padre, lui lo avrebbe fatto di sicuro.
Li avrei delusi... E la cosa che ho sempre cercato di fare è stata sentirmi dire da lui che è orgoglioso di me, o che mi vuole bene.
Ma l'unica cosa che ho ottenuto è stata una pacca sulla spalla e un Marchio che mi definirà a vita.Non si è mai chiesto se io volessi tutto questo.
Non si è mai preoccupato di sapere come stessi.
Mi ha distrutto rifiutando la persona più importante della mia vita...
Ma non sono tanto diverso. Distruggerò lei quando lo scoprirà.
Perché lo so. È sempre più vicina alla risposta che cerca da mesi.-Questa lezione è stata una noia mortale.- commenta Theo stiracchiandosi.
È già tanto se è riuscito a rimanere sveglio, ma non glielo faccio sapere perché accolgo il suo pensiero.
-Concordo.- dico uscendo dall'aula stringendo i libri al petto.-Draco non si è fatto vivo?- chiede Blaise avvicinandosi a me.
Scuoto la testa "no".
-Sarà a farsi di erba sulla Torre d'Astronomia.- fa spallucce Theo ridacchiando.
-Sempre la delicatezza di un Troll di montagna.- penso ad alta voce dandogli una pacca sulla spalla.

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JUST A BOY...
RomansaUn ragazzo oppresso dai genitori e obbligato a intraprendere una vita che non vorrebbe seguire, incontra (forse) finalmente l'amore... Riuscirà ad essere finalmente felice con qualcuno che lo ama? "è per questo che mi hai allontanata?" "io... Io m...