La Prima Prova

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Vedo un'altra persona entrare dalla porta, è Harry con Hermione.
-Giulia respira... Un respiro profondo- provo, provo a respirare ma non ce la faccio.
Mi guardano tutti e i loro volti girano, sono sfuocati, le loro voci si confondono.
-Dai forza. - mi dice Tom.
Riesco finalmente a respirare, se si può dire così.
-Che è successo? - chiede Tom rivolgendosi ai miei amici.

-Stavamo tornando, quando li ha visti... Lui e Pansy. Solo che lui le aveva parlato al ballo, e lei aveva creduto che lui... Volesse chiarire.
Sperava che fosse un ritorno alla normalità. Dovevi vedere il suo sorriso...- dice Harry sporgendo la testa dalla spalla di Tom, per guardarmi.
-Vorrei tanto strangolare Malfoy. Deve smetterla di fare quello che ci tiene solo quando gli va a lui. Ora gliene dico quattro.- sibila Tom arrabbiato.
-No... Ti prego. Non dire nulla.- dico provando a tirarmi su dal divano.
-Resta sdraiata.- mi consiglia sedendosi di fianco a me.

-Ok... Noi andiamo. Ci vediamo domani mattina.- dice Herm uscendo con Harry.
Tom mi sposta una ciocca dietro all'orecchio.
-Andrà tutto bene... Sta tranquilla. Riposa un po'- mi tranquillizza alzandosi.
-Tom...-
-Si? -
-Non andartene.- sussurro quasi pregandolo.
Mi guarda in modo compassionevole e si addolcisce.
-Non me ne vado, non ti preoccupare. Vado solo a prenderti una coperta.-
-Anzi...mi porteresti a letto? Non voglio vederlo.- gli chiedo mandando giù a fatica la saliva.
Lui annuisce, e mi porta in camera.
Si siede sulla poltrona affianco al mio letto e io chiudo gli occhi.

...
Mi sveglio la mattina seguente, con la mia mano in quella di Tom, devo avergliela presa durante la notte.
Lui apre lentamente gli occhi.
-Ciao...- dice tenendo un tono basso, per non darmi fastidio.
In effetti ho male alla testa, ma ato meglio di ieri.
-Ciao.-

-Vado a prepararmi ci vediamo in sala grande?- mi chiede evitando gentilmente la domanda "come stai".
-Si ok.- in verità non ho alcuna intenzione di mangiare. Non ho fame.
Così mi siedo sul letto e sto lì. A non fare niente, a non pensare a niente.
C'era talmente silenzio, che mi sentivo tranquilla nella mia stessa testa.
Presente quando non riesci a provare nulla? Io mi sento così.
Sento come se una lama mi avesse colpita dritta al petto...

Alla fine mi costringo ad andare in sala grande. Ho due occhi enormi, nessuno sembra accorgersi di come sto. Sono tutti troppo sordi per sentire che sto gridando in silenzio.

Mi siedo al tavolo serpeverde e vedo Draco, Pansy, Blaise e Crabbe tutti insieme in un angolo.
Prendo un budino nel mio piatto e ci gioco con la forchetta, non ho fame o forse ce l'ho... Che importa.

Vedo Giulia arrivare e sedersi il più lontano possibile da me.
So che lei pensa che non l'abbia notata, ma l'ho vista.
Non capisco perché si comporti così... Ieri era sorridente e parlava. Oggi no.
-Giulia perché stai giocando con il budino? - arriva Tom in suo soccorso... Per fortuna che c'è lui!
-Non lo so. Non ho fame.- dice appoggiando la forchetta.
-So che non vorresti sentirti porre questa domanda... Ma, come stai? Speravo che stanotte la mia presenza ti potesse aiutare.- le dice sempre cauto, per evitare di tastare un nervo scoperto. Non capisco... Hanno dormito insieme?
-Mi ha aiutato averti lì accanto, ma non so dirti come sto.- risponde e sembra sincera...
-Ho sentito che Harry ti voleva vedere... Ci vediamo dopo.- dice lasciandole un bacio sulla fronte.
Ma che cazzo!

Vado da Harry che mi guarda e capisce che è meglio non fare troppe domande.
-Pronto? - gli chiedo con tutta l'euforia che ho messo da parte.
-Sono nato pronto.- Risponde e provo a sorridere come posso.
-Ciao ragazzi- dice Herm avvicinandosi a noi con passo felpato.
Sembrava che avesse paura di interrompere qualcosa di importante.
-Ciao..- la saluto con un cenno.
-Studenti sta per inizare la prima prova! Tutti i campioni sono pregati di recarsi all'arena.- ci interrompe la voce di Silente.
-Ciao Harry sii prudente.- dice Hermione abbracciandolo.
-Ciao...- lo saluto. Lui mi butta le braccia dietro al collo.
Mi sembra che l'unica parola che mi è rimasta sia "ciao".
-Sei forte Giulia. Supererai anche questa.- sussurra al mio orecchio.
-Anche tu. Supererai la prova, perché sei la persona più coraggiosa che io conosca. Ti voglio bene.- gli dico a bassa voce.
-Anche io te ne voglio.- mi stringe un'ultima volta e poi va alla tenda.
...
Io e Herm ci sediamo sugli spalti.
Riesco a vedere Draco seduto dall'altra parte.
-Fa un po' freddo no? - osserva lei, strofinando le mani una contro l'altra.
-Emh... Si.- dico, pur non sentendo nulla.
Lei mi guarda triste e poi si gira in avanti.

È il turno di Harry. A lui è capitato lo spinato.
Corre verso l'uovo e per poco il drago non lo prende con la coda.
Io ed Herm sussultiamo.
Lui si nasconde dietro a una roccia, il drago fa uscire fuoco dalla sua bocca ed Harry per poco non cade.
-La bacchetta Harry! La bacchetta! - gli urlo battendo le mani sulla ringhiera di legno.
-Accio Firebolt! - pronuncia.

Sale sulla scopa e si allontana un po', il drago prova a volare e riesce a spezzare la catena..

È passato qualche minuto, lui non torna. Ne passano altri due e lui non torna...
Inizio a pensare al peggio, quando in lontanza compare sulla sua scopa.
-Siiiii Siiiii! - urliamo io ed Herm.
Tutto il pubblico appalude.

Appena è possibile entriamo nella tenda per vederlo.
-Harry! Pensavamo che...- urlo correndogli addosso.
-Grazie al cielo sei vivo! - dice lei.

Quando però Harry ed Hermione tornano in sala comune e rimango sola, è come se tutto si spegnesse.
Esco in salotto e mi siedo sul divano, decido di leggere Cime Tempestose me l'ha consigliato Hermione. Ha detto che non era molto nel suo stile, ma molti babbani lo leggono, così proverò anche io.

"io non gli espressi mai i miei sentimenti a parole, ma se gli sguardi hanno un linguaggio, il più grande idiota avrebbe capito che ci avevo perso la testa."
In questa frase di Emily Bronte mi ci sono rivista molto. È un po' la nostra storia.

JUST A BOY...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora