Non ho nemmeno le forze di piangere. E in questo momento ne avrei proprio bisogno.
Perché quando non hai più nemmeno lacrime, ti rimane tutto dentro.
È un dolore che ti soffoca, sento un nodo stretto alla gola.-Noi... Noi volevamo dirtelo...- si giustifica Hermione.
Alzo una mano e scuoto la testa.
-Domani verrò in sala grande per l'annuncio della seconda prova e poi me ne torno in camera. Ci vediamo domani.- dico facendogli segno di uscire.Non è giusto, non è colpa loro. Ma cosa lo è in questo mondo?
Harry mi aveva promesso di non farmi sentire sola... Ma con il torneo lo vedo pochissimo, e con il fatto che non vado ai pasti ancora meno.
Non è solo perché non ho fame, forse Hermione non l'ha capito, lo faccio perché voglio vederlo il meno possibile.Non ce la faccio a stare sola, così vado di là a cercare Tom.
Busso al dormitorio maschile e apre Blaise.
-Ciao Giulia.- dice sorpreso.
-C'è Tom?- chiedo cercando di vedere oltre di lui.
-Emh.. No.- risponde fingendo in malo modo.
-Posso entrare? - chiedo di nuovo.
-In verità non potresti. È il dormitorio maschile.- dice e sinceramente non capisco perché non mi faccia entrare.
-Scusami tanto.- gli dico passandogli sotto al braccio.
-Tom! Ci sei?- chiedo guardandomi attorno.
Il dormitorio maschile è molto più disordinato e per poco inciampo in un paio di pantaloni abbandonati sul pavimento.
-Giulia?- mi chiama alzandosi dal suo letto.
-Che hai fatto? È successo qualcosa?- chiede osservandomi.
-Verresti di là con me?- gli chiedo guardando il pavimento. Mi vergogno un po' a chiederglielo, perché lui è così gentile e io spesso lo tratto male...
-Certo.- viene da me e usciamo dalla camerata.Ci sediamo sul mio letto.
-Vuoi fare qualcosa? Oppure hai sonno. - penso voglia solo mettermi a mio agio, ma così è peggio.
-Non ne ho idea.- dico portando le ginocchia al petto.
Prende fuori carta e penna e inizia a disegnare.Lo guardo attentamente, le sue espressioni concentrate e quelle divertite quando non gli viene una linea.
-Tadaaaa- dice alzando il disegno.
-Quella sarei io?- chiedo conferma delle mie idee.
-Si- dice scoppiando a ridere.
Non posso fare a meno di ridere. È evidente che l'abbia fatto apposta per farmi sorridere, ma è una cosa carina.
Gli rubo la penna e disegno io qualcosa.
Sento i suoi occhi su di me.
Finisco e gli mostro il disegno.
-Ecco.- dico con aria soddisfatta.
-Io?! C'è allora dovevi farmi i pettorali e un bel ciuffo non vedi? - indica i suoi capelli sorridendo e facendo il figo.
-Oh sisi. Volevi dire la pancia con tutta la roba che ti sei mangiato l'altro giorno! Manco il pranzo di Natale!- lo canzono divertita.
-Avevo fame!- dice lui facendo l'offeso.
Gli tiro una cuscinata.
-Questa me la paghi!- esclama rincorrendomi.
Provo a tirargli un calcio ma lui mi prende la gamba.
-Nononono!- dico scivolando all'indietro.
Lui però mi prende prima che io possa cadere.
-Visto è questo che ottieni a metterti contro di me.- dice all'inizio serio, poi gli scappa un sorrisetto.Prima che riusciamo a rendercene conto sono già quasi le 23. Le ragazze iniziano a tornare in dormitorio.
Lui fa per andarsene ma lo fermo - se vuoi dormire qui c'è il letto di Pansy.- osservo indicando il letto a fianco il mio.
-Lei non viene più a dormire da qualche giorno...- dico triste.
-Ok...- risponde mettendosi sdraiato a pancia in su.
-Buonanotte- sospiro mettendomi sotto alle coperte.
-Notte- mi dice.-No! Ti prego!- grido nel sonno.
Poi un urlo, soffocato in colpi di tosse.
Mi sono resa conto dopo che l'urlo era proprio il mio...-Ehi! Ehi! Va tutto bene... Va tutto bene.- dice Tom precipitandosi da me. - Era solo un sogno...-
-Scusa, io non volevo svegliarti.-
-Non ti preoccupare...- mi rassicura accarezzandomi.Ed è così che iniziarono i miei incubi... Se solo sapessi il dolore che mi provochi...
Sento un urlo e mi sveglio di colpo.
Blaise è anche lui sveglio.
-Blaise?- chiedo risposte.
Lui sospira.
-È lei...- mi dice con sguardo cupo.
Giulia? Che le è successo?
Mi alzo di scatto.
-Che le è successo?- chiedo a bassa voce.
-Non lo so. Una ragazza del dormitorio ha detto che è già qualche notte che non dorme...- mi dice restando fermo dove l'ho trovato.
-Vado da lei.- sbotto. So che infrangerei di nuovo la promessa che ho fatto a mio padre e a me stesso, ma sta male, non posso lasciarla sola.
-Non serve.- mi ferma lui. -C'è Riddle di là. - toglie il braccio che mezzo secondo fa mi ha bloccato l'uscita.
-Oh... Bene.- dico e poi me ne torno a letto.Mi sveglio, mi cambio, vado in sala grande, a lezione e poi torno in camera.
È così la mia vita da un po' di giorni e sembra infinita.
Mi dispiace di aver svegliato Tom stanotte, mi sento in colpa.
Al mio risveglio non c'era, ma mi aveva lasciato un bigliettino con su scritto "vado a cambiarmi, ci vediamo in sala grande".Quasi tutti sono già seduti ai propri tavoli.
Mi siedo come al solito vicino a Tom.
-Studenti! Il momento che tutti aspettavate è giunto! La seconda prova del torneo si svolgerà nel lago nero!- ci comunica Silente già raggiante alle prime ore del mattino.
Lago nero?! Ma ci sono le sirene.
Guardo Harry che ha una faccia preoccupata tanto quanto la mia e quella di Hermione.-Mangi qualcosa?- mi chiede Tom vedendo che fissavo il piatto.
Scuoto la testa.
-Giulia...- mi riprende come un fratello maggiore.
Herm si avvicina, -Non vuoi mangiare vero?- chiede appoggiando le mani sulle ginocchia.
-No..- rispondo senza guardarla.
-Guardami. Vuoi ucciderti? Dimmelo, perché sembra proprio così. Giulia non mangiare porterà conseguenze non solo sul peso.- mi dice. Sta perdendo le speranze.. Come tutti d'altronde.
-Non voglio uccidermi.- le rispondo, ed è la verità.
Amo vivere e voglio restare qui finché Dio me lo permetterà.Sento la Granger incitare Giulia a mangiare in tutti i modi. Non sa più come fare.
Ora basta le chiedo cosa sta succedendo. Tra il non toccare cibo e gli urli notturni...
Quando vedo che si alza, le vado incontro.
-Giulia- la chiamo.Cerco di capire se è davvero lui ad avermi chiamata.
Mi giro lentamente e lo guardo con sguardo interrogatorio.
-Come stai?- lo guardo negli occhi per dargli una possibilità di rimediare alla domanda, ma rimane fermo senza dire nulla, aspettandosi una risposta.Faccio la prima cosa che mi viene in mente, gli tiro uno schiaffo.
-Sei uno stronzo Draco Malfoy.- sibilo e poi esco dalla sala grande sotto gli occhi di tutti.Rimango lì fermo in piedi cercando di realizzare quello che è appena successo.
-Ahaha Malfoy! Brucia? Sentirsi dire di no?- dice un ragazzo.
-Zitto un po'- sbotto uscendo.

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JUST A BOY...
Storie d'amoreUn ragazzo oppresso dai genitori e obbligato a intraprendere una vita che non vorrebbe seguire, incontra (forse) finalmente l'amore... Riuscirà ad essere finalmente felice con qualcuno che lo ama? "è per questo che mi hai allontanata?" "io... Io m...