Litigio

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Siamo sdraiati sul letto a guardare il soffitto, senza dire una parola. Solo il rumore dei nostri respiri affannosi.

-Giulia..- dice rompendo il silenzio.
-Si?- gli chiedo incuriosita dal suo tono di voce.
-Buon natale.- mi dice prendendo da sotto il letto un pacco.
-Draco... Ti av-
-Avevo detto di non farlo.- finisce per me. -Lo so. Ma quando mai faccio come dici tu?- dice facendo un sorrisetto.

-Io... mi sento maledettamente in colpa. Mi inventerò qualcosa nei prossimi giorni.- dico piuttosto in imbarazzo.

Inizio a scartare la carta dell'involucro e rimango estasiata alla vista di un vestito a dir poco bellissimo.

La osservo guardare con occhi brillanti il vestito che le ho regalato.
Quando l'ho visto ho pensato subito a lei e ho provato a immaginare come le potesse stare.
Ma ho bisogno di vederglielo addosso per porre fine alla mia immaginazione.

-Provalo.- le dico sorridendo.
-Ok.- va un po' più il là e quandi vede che la sto guardando, le sue guancie arrossiscono leggermente.
-Girati.- mi ordina.
-Okok.- alzo le mani in segno di resa.

-Hai fatto?- sbuffo dopo un paio di minuti.
-Un attimo solo.... Ecco. Ho fatto.-

Mi giro e rimango ammaliato dalla sua bellezza.
Il vestito verde si adatta perfettamente alle sue morbide curve, risaltando la sua carnagione.
È veramente bellissima.

-Allora? Come mi sta?- chiede facendo un giro su sé stessa.
-Ti... Ti sta benissimo.- provo a dire senza staccare lo sguardo da lei.

Ed eccola di nuovo, la sensazione nel petto, che brucia come una lama ardente.
La sensazione di felicità, non è mia, ma è come se lo fosse.
-Che succede?- mi chiede preoccupata.
-Nulla... Te lo racconterò più avanti.- le dico sorridendo.
Lei fa una piroetta prima che le mie braccia la cingano in vita.
...

Il mattino seguente mi sveglio e tasto la parte vuota del letto dove doveva esserci Draco.

Mi siedo velocemente, forse troppo per i miei muscoli.
Esco in corridoio e quando sento delle voci provenire dal salotto, inizio a scendere le scale.

-Oh della buon'ora!- esclamano Fred e George vendendomi incontro.
Mi stropiccio gli occhi, mettendo a fuoco la stanza e riesco a vedere la mamma che cucina qualcosa dall'odore invitante, e papà seduto sul divano con Draco.
Aspetta cosa?
Li guardo attentamente, cercando di capire se la mia mente mi avesse giocato un brutto scherzo, ma no. Sono lì insieme che parlano tranquillamente.

-Buongiorno.- dice il mio ragazzo abbracciandomi.
-Giorno... Ma che ore sono?- chiedo sbadigliando.
-Quasi mezzogiorno.- mi risponde mia mamma sorridendo. -Ah tesoro, c'è una lettera per te, è arrivata stamattina presto.- continua lei, per poi proseguire a cucinare.

Mi sciolgo dalla presa di Draco e mi avvicino al tavolo.
Una lettera con nessun nome o luogo di provenienza in copertina.
La apro e mi salta subito all'occhio una sigla, H.J.G.

La guardo mentre legge la lettera e vedo il suo sorriso scomparire man mano che avanzava con la lettura.
Quando finisce, la ripone in tasca e sembra riflettere un attimo. Si morde distrattamente il labbro, cosa che fa solo quando è agitata o pensierosa.

-Mamma domani parto, tornerò prima di cena. Devo sbrigare alcune cose.- dice spostandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
C'è qualcosa che non va.

-Che cosa succede?- chiede preoccupata sua mamma.
-Vieni un attimo di là.- le fa un cenno con la testa e spariscono nella stanza a fianco.

JUST A BOY...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora