Pozioni

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Siamo qui seduti sul divano. Nessuno dei due parla...
-come stai?- azzarda ad aprire un argomento, giusto per spezzare il silenzio imbarazzante.
-Draco come vuoi che stia...- rispondo senza guardarlo negli occhi.
-Non lo so te lo chiedo. Ti ho vista felice... In questi giorni.- felice?! Siamo sicuri che mi abbia vista?
Ho le occhiaie da una settimana, non parlo quasi per niente con le mie amiche e con Harry. L'unico momento in cui riesco a non pensare a lui è con Tom... Una persona così sarebbe felice? A parer mio ha una strana visione della felicità.
-Draco non sono felice. Sto bene. Che non vuol dire essere felici- gli spiego tranquillamente.
In verità sto bene ora che ha deciso di parlarmi, ma non glielo dirò.
- ah... Stai bene... Che bello- dice con un tono che non sono riuscita a cogliere del tutto.
-Non nel senso che pensi tu. Sono felice che hai deciso di parlarmi.- mi mordo il labbro per quello che ho detto. Non voglio esternare i miei sentimenti, almeno prima che mi abbia chiesto scusa.
- Dovevo parlarti no? Siamo nella stessa sala comune non possiamo non parlarci.- dice. Ah. Ci ho creduto anche stavolta. Ho creduto che lui potesse... No fa niente.  Il punto è che "non fa niente"! Ho un gran casino nella testa lui sembra peggiorare la situazione ogni volta che apre bocca.
Avevo le mie ragioni per non dire che volevo che mi parlasse da due settimane.

Non ho avuto nemmeno sta volta il coraggio di dirle che volevo parlare con lei perché ci tenevo... Ora lei è qui davanti a me. Ma è come se non lo fosse. Mi guarda con sguardo assente.
Arriva Pansy che spalanca la porta in maniera teatrale.
- ehi Dracooo! Andiamo!- gracchia fastidiosamente.
-si arrivo.- rispondo alzandomi. Andrei con chiunque pur di non stare lì davanti a lei, anche con Pansy.

Se n'è andato. È arrivata lei e se n'è andato. Senza salutare ne niente.
Mi fa andare fuori di senno, è bipolare e cambia idea ogni mezzo secondo.
...
Sono sdraiata sul mio letto da stamattina. La verità è che non so nemeno come ci sono arrivata. Ho fame ma non ho voglia di alzarmi, se qualcuno sa dove sono finite la mia forza e determinazione mi chiami che le vengo a prendere.
...

È ora di cena. Non la vedo arrivare. Ma dov'è?. Passano minuti e non la vedo ancora.
I suoi amici sono al tavolo e lei non c'è perché diavolo non c'è.
- ehi amico perché sei in piedi? Siediti.- mi fa Crabbe tirandomi per un braccio.
Mi risiedo, e sto lì, ma non tocco cibo.

 È mattina

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...
È mattina... Aspetta cosa?! È già mattina?!
Sento un vuoto nello stomaco, sicuramente dato dal fatto che non ho mangiato nulla.

Mi alzo mi cambio ed esco.

-Giulia! Ma dove diamine ti eri cacciata?! Eravamo preoccupatissimi! Stai bene?- mi urla Herm correndomi in contro.
Scuoto la testa.
-No Herm non sto bene... Ma va bene. Che lezione abbiamo stamattina?-chiedo.
- non provare a cambiare argomento. Che è successo?- mi rimprovera chiedendo una seconda volta.
- Sinceramente Hermione non ho voglia di parlarne rovinandomi la giornata.- le rispondo bloccandola con una mano.

Arriva anche Harry.

- Ciao! Giulia ma allora sei viva! Visto Hermione ti avevo detto che sarebbe risorta un giorno dal mondo dei morti!- esclama Harry facendo finta di essere uno zombie.
Scoppiamo a ridere.

Esco in giardino dopo averla cercata in camera sua. È là che parla con i suoi amici e ride.
Questo sorriso svanisce però non appena mi vede.
Il vento le scompiglia i capelli e dopo averli sistemati, si gira e se ne va con loro.
...
Siamo a lezione di pozioni.

- oggi studieremo l'Amortentia. È un potentissimo filtro d'amore, ognuno sentirà un odore diverso, sentirà l'odore di ciò che più lo attrae. Ma non crea effettivamente l'amore. Weasley vuoi provare tu?- faccio un passo avanti titubante.
- ehm io sento... Menta peperita.. Suola di sandalo e... Mela verde.- sospiro quasi sotto effetto di droghe.

Draco di colpo alza la testa e mi accorgo di quello che ho appena detto

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Draco di colpo alza la testa e mi accorgo di quello che ho appena detto.

Deve annusare l'Amortencia.
- emh... Io sento... Menta peperita... Suola di sandalo e... Mela verde.- alzo di colpo la testa. È il mio profumo. Com'è possibile?
La vedo uscire dall'aula. Hermione la segue.

-ehi Giulia! Perché corri? Che hai detto?- chiede spiegazioni con il suo solito modo svelto di parlare.
-Hermione. Ho detto il suo profumo. Il suo.- rispondo con una mano tra i capelli.
- Giuly non succede nulla. Vedr-
- No Herm. Abbiamo già provato di chiarire, ma poi lui ha detto che dovevamo fare pace perché eravamo nella stessa casa e io... Io gli voglio bene.- ammetto più a me stessa che a lei.

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