Quegli occhi, mi faranno impazzire.
È evidente che abbia fatto cadere il piatto per attirare la mia attenzione, ma perché?Ripercorro la mattinata fino al momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati... Devo ammettere che ho sentito un brivido quando i miei occhi si sono posati sui suoi, azzurro ghiaccio.
Comunque stavo dicendo... Ah sì della mattina.
Io e Tom stavamo giocando con la panna e... Lui ha fatto cadere il piatto.
È, è geloso? Impossibile.
Perché si dovrebbe fare tutti questi problemi quando è stato lui a lasciarmi.
-Giulia andiamo?- mi chiede Tom bussando alla porta.
-Si! Arrivo.- mi infilo il giubbotto e metto la sciarpa serpeverde, poi esco da camera mia.-Ci vediamo là.- dice Tom raggiungendo i suoi amici.
Arrivo al lago nero e vedo una canoa libera.
Sto salendo ma una scarpa nera lucidata alla perfezione si appoggia sul bordo della barca.
-Stavo salendo io Malfoy.- gli dico cercando di fingere che il mio cuore non abbia perso un battito.
-C'è posto per entrambi Weasley, non ti agitare.-mi dice facendo il suo solito sorrisetto.
-Scordatelo.- sbotto. - e poi dov'è la tua adorata Pansy?- chiedo con un sorriso più finto del culo di quel carlino.
-Gelosa?- chiede dandosi delle arie che non può permettersi.
-Io? No.- rispondo secca.
-Sai la Groenlandia è meno fredda di te.- mi dice con le mani nelle tasche.
Che stronzo.
-Sta zitto.- cerco do farlo tacere.
-Fammici stare.- risponde sorridendo.
-Come ti permetti?!- gli grido.
Se mi deve parlare non in questo modo, non sono il suo giocattolo.
-E dai... Non fare così.-
-Malfoy non farmi tirare fuori la bacchetta.- lo minaccio.
-Okok.- dice alzando le mani.
-Sali. Vorrei arrivare prima del crepuscolo sai.-
-Quindi andiamo insieme?-
Annuisco. - Ma solo per stavolta. Non ci sarà più un "insieme" - in verità ci spero... Ma faccio tacere immediatamente i miei pensieri.Siamo uno davanti all'altro guardandoci.
Abbasso lo sguardo e noto che sulle sue scarpe c'è una sigla D.M.
-Siamo poco lusinghieri?- gli chiedo facendo un sorriso che doveva sembrare falso, ma penso abbia dato completamente altra impressione.
Lui fa una smorfia divertita.
Vorrei chiedergli perché, perché tutto questo, ma non ne ho il coraggio.
So che appena scesi da questa barca tornerà ad ignorarmi e a fare il suo solito.È taciturna così le chiedo la prima cosa che mi viene in mente.
-Hai ricominciato a mangiare?- mi rendo conto dopo della domanda e me ne pento.
-Da quando ti interessa?-chiede.
-Mi è sempre importato lo sai.- le dico.
-Non ne voglio parlare.-
-C'è qualcosa di cui vorresti parlare? Perché prevedo che manchino ancora 5 minuti all'arrivo.- le dico sperando che voglia parlare.
-No.-
Ovviamente.Vorrei dirgli di tutti i giorni vuoti, avrei tante cose da raccontargli. Ma non posso, ho paura di illudermi, mi sono goduta questi ultimi pochi minuti.
-Fai ancora pozioni?- mi chiede.
-Sì.- rispondo.
-Non sei venuta a lezione nelle ultime settimane.- mi fa notare.
-Lo so.-
-Verrai nei prossimi giorni?-
-Sì.- gli dico sempre senza guardarlo.
-Rispondiamo a monosillabi ora?- dice ironico.
-Rispondo come voglio.-
-Beh è già qualcosa. Questo è un trisilla-
-Che vuoi Malfoy?- lo interrompo.
-Scusa.- ho sentito bene? Ha detto SCUSA?
-Per cosa?- in verità ci sono molte cose per cui dobrebbe scusarsi.
-Per averti fatto star male. Non era mia intenzione. -
-Ma non cambierà nulla, vero?- penso ad alta voce.
-No...- sospira.
Non sto nemmeno a dire quanto quel "no" abbia favorito la voragine che mi si era scavata nel petto.Sì. Vorrei dire. Ma dico no. Perché l'ho vista felice, e non voglio rovinare tutto.
E poi mio padre mi ha ordinato di starle lontano... Questo è il più lontano possibile papà.Siamo arrivati, Draco scende e mi porge la mano.
Faccio per rifiutarla ma lui me la allunga ancora di più verso di me.
Il contatto con la sua pelle fredda è un fremito lungo la schiena, che mi fa venire la pelle d'oca.
-Grazie.- gli dico.Ci dirigiamo verso le palafitte.
Vedo Herm e Tom in alto e li saluto.
Sono entrambi sorpresi di vedermi accanto a Draco...
-Allora ciao.- dico.
-Ciao picc.. Emh... Ciao Giulia.- dice andandosene, in imbarazzo per quello che stava per dire.
"Piccola", stava per chiamarmi così...
Il pensiero mi strappa un sorriso che non riesco a nascondere.
-Spiegazioni?- dice Hermione.
-Sì ne avrei bisogno.- aggiunge Tom turbato.
-Non ci sono spiegazioni. C'era solo una barca libera.- dico facendo spallucce.
-E quel sorriso?- chiede lei.
-Abbiamo parlato.- le dico.
-Parlato?! Oh sì un'altra piacevole chiacchierata come quella della sera del ballo. E dopo ti ha tradita.- ringhia Tom.
-Tom... Non abbiamo mica fatto sesso. Abbiamo parlato.-
-Ma che cazzo dici?! Eh?! Fino a ieri sera mi piangevi sulle spalle, perché LUI ti aveva lasciata, perché LUI ti aveva tradita. Non starò ad ascoltare le tue scuse. Cosa to fa pensare che sia cambiato? In una notte poi.-
-Ti consiglio di farti due passi e poi ne riparliamo.- gli dico.Non mi va di litigare con lui, soprattutto se non ci sta con la testa.
Non mi farò rovinare questi minuti di felicità.
-Ha ragione lui Giulia.- mi dice la mia migliore amica.
-Probabilmente si...- rispondo.Tiro fuori dalla borsa il mio diario, che ho sempre con me e scrivo.
"Forse dopotutto c'è speranza per noi..."
Spazio autrice.
Ciao ragazzi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕.
L'ultima frase l'ho presa da uno dei libri di AFTER.

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JUST A BOY...
RomanceUn ragazzo oppresso dai genitori e obbligato a intraprendere una vita che non vorrebbe seguire, incontra (forse) finalmente l'amore... Riuscirà ad essere finalmente felice con qualcuno che lo ama? "è per questo che mi hai allontanata?" "io... Io m...