JUST A BOY...

La Mia Persona

-Io non rincorro nessuno, sono loro a farlo.- le dico, facendo un sorriso.
-Quindi ammetti che volevi che ti seguissi, per non venire tu da me.- mi dice, provocando in me la voglia di sbatterla al muro e farle capire che è lei ad avere un disperato bisogno di me.

'guarda forse sei tu ad averne più bisogno' mi rammenta il mio subconscio.
-Mi aspettavo di più da te Draco Malfoy.- dice avvicinandosi al mio viso.
-Sei furba, ma non abbastanza.- le dico.
Mi piace quando fa così.
'ti piace in tutti i casi' mi ricorda sempre il mio subconscio.
Hai intenzione di tacere o no? Gli chiedo.
-Tu dici?- mi chiede lei.
La faccio indietreggiare verso il muro e la chiudo con le braccia.
-Non sfidarmi.-l'avverto.

Lei si avvicina sempre di più alla mia faccia.
Autocontrollo aiutami.
Però si ferma.
-Fai in modo che il tuo orgoglio non ti distrugga, Draco Malfoy.- dice. Poi torna dentro.

Entro di nuovo nel locale e raggiungo Tom al tavolo.
Mi siedo e sento la porta aprirsi.
Ti prego fa che non lo noti, fa che non lo noti, fa che.
Troppo tardi lo sguardo di Tom si sposta da me a Draco.
-Eri con lui vero?- mi chiede.
-No. Non ero-
-Non mentirmi. Non sono stupido. La porta del bagno è dall'altra parte.- mi dice cercando di mantenere la calma.
-Tom...- dico a bassavoce.

-Tu provi ancora dei sentimenti per lui?-sento Tom chiederglielo.
C'è silenzio, lei lo guarda.
-Mi dispiace tanto...- sussurra.
Questo vuol dire che...

Tom si alza ed esce.
-Tom aspetta!- gli dico prendendo il cappotto e seguendolo.
Non posso perderlo. È una delle persone più importanti per me.

-Aspetta!- gli grido.
-Perché?! Perché! Giulia io non posso più far parte dei vostri giochetti. Mi dispiace.- mi dice.
-Tra me e lui non c'è più niente!-
-Oh lo vedo...- dice.
-Lui mi ha lasciata. Non può più esserci nulla. Sennò non l'avrebbe fatto.-

-Voi continuerete a cercarvi, lo farete finché non riuscirete a smettere di perdervi. Continuerete a vedervi e a cercarvi senza saperlo.
Non so perché lo continuate a fare. Non so perché non smettete di scappare l'uno dall'altra quando volete stare insieme.
Sono stato stupido io a non capirlo prima.- mi dice con le lacrime agli occhi.
-Noi non vogliamo stare insieme.- gli dico sperando di riuscire a farlo restare.
Lui guarda dietro di me e scuote la testa.

Mi giro e vedo Draco, fermo sulla soglia del locale, nel suo completo nero.
-Ora hai l'opportunità di scegliere. O lui o me.-
-Tom non... Non farmi scegliere tra te e lui.- lo supplico.
-Perché? Perché sceglieresti lui?- mi chiede.

Io resto in silenzio. Ho paura di perdere Tom, ma ho paura di perdere anche Draco.

-Sì... Sceglierei lui. Sceglierei sempre lui.- gli dico piangendo.
Lui mi guarda, quasi disgustato e se ne va.

Cado in ginocchio sul terreno freddo di fine novembre.
Draco si china verso di me.
È un deja vou, solo che stavolta a salvarmi c'è Draco.
-Ho rovinato tutto...- dico piangendo.
-No, non l'hai fatto.-
-Lui mi voleva bene. E io l'ho ferito.-
Draco mi guarda e mi bacia.
Le sue labbra, il suo sapore, mi mancavano.
Il suo odore di menta, lui, mi mancava lui.

Avevo bisogno di sentire le sue labbra sulle mie di nuovo.
Al diavolo mio padre. Voglio lei.

-Mi sei mancato tantissimo.-mi dice.
-Anche tu. Alla fine ho abbattuto l'orgoglio.- le dico.
Lei ride.
La prima risata dopo mesi che non me ne regalava una.

Ed è lì che ho capito.
Lei è qualcuno che ti sconvolge. Non mi ha scelto e io non l'ho scelta. È arrivata.
È entrata nella mia vita, e non avrei mai pensato di non poter fare a meno di una persona.
È un sentimento che cresce senza che io me ne accorga. Che quasi combatto.
E gli metto i bastoni tra le ruote.
Lo allontano, lo tratto male ed è ancora lì.
Davanti a me, intatto, senza un graffio.
Lì che mi guarda e aspetta che io capisca.
Con lei il tempo non esiste. Mi lascia quasi senza respiro quando è lontana.
È un'esigenza fisica. Una dipendenza.
Una malattia, veleno e antidoto allo stesso tempo.
Lei mi fa venire voglia di essere migliore di come sono.
Lei è la mia persona e se salvo lei, salvo me stesso.