Capitolo 22: Non è come pensi

4.1K 269 141
                                    

~Bakugo POV~

Siamo in volo oramai da ore; calcolando a occhio, mancherà poco al crepuscolo.

Abbasso lo sguardo sul viso dormiente dell'Omega posato addosso al mio petto, ha ancora gli occhi gonfi dal pianto e le lacrime si sono cristallizzate sopra le sue lentiggini, facendole risplendere più del dovuto.

Si è sfinito.

<Ma come fai a piangere talmente tanto da stancarti in questo modo?> gli sussurro piano all'orecchio.

Mi fa incazzare quando si comporta così; era davvero tanto contento di rivedermi? Nonostante tutte quelle offese che gli ho rivolto?

Perché?

Anche quanto ti ho ferito, l'unica cosa che tu volessi era parlarmi e seguirmi; cos'è che mi dicesti?

"Ti supplico, non sarò un peso."

No che non lo saresti. Erano parole vuote le mie.

Non ho smesso di stringerlo a me per tutta la durata del viaggio, con la nauseante paura che potesse cadere.

<Sei stanco?> dico al mio bestione.

Questo sbuffa, se glielo chiedessi sarebbe capace di volare ininterrottamente per giorni; gli lascio qualche leggera pacca sul possente collo squamoso.

<Bakugo.> si avvicina uno dei miei compagni.

<Che vuoi morto di sonno.>

<Non credo proprio che tu ti sia talmente tanto rincretinito da volerti spostare di notte.> parla irritato, facendo sollevare una risatina stanca dal biondino saldamente attaccato alla sua schiena.

<In più, trasportiamo due persone che non sono abituate. Midoriya è crollato da un pezzo e non credo che Kami possa resistere ancora a lungo.> si intromette capelli di merda.

Ringhio, scuotendo la testa.

<Sicuro che tu non sia soltanto pigro?> gli chiedo sarcastico.

Il rosso mi rivolge una smorfia, seguita subito dopo dal basso ringhio di Shinsou.

<Ragazzi sto bene.> parla il fulminato con un sorriso sghembo a curvargli le labbra.

Si vede lontano un miglio che ha bisogno di riposo.

<Non è vero. Ora ci accampiamo. Vero Bakugo?> chiede il viola con un tono che non accetta alcun no in risposta.

Annuisco, passando le dita sporche di polvere tra i capelli del verdino con un lungo sospiro.

Il drago di Shinsou è il primo a perdere quota, dirigendosi in uno spiazzo proprio sotto di noi; io e capelli di merda lo seguiamo, facendo atterrare gli animali con un tonfo sordo.

<Kiri dammi una mano.> lo chiamo, prendendo Deku per le spalle.

<Si, signore!> si avvicina a passo rapido, stanziandosi sul fianco del mio drago.

Facendo il più piano possibile, faccio scivolare l'Omega sulle squame della bestia, in modo da farlo prendere da Kirishima per portarlo giù.

<Preso.> dice con il verdino tra le braccia, mentre si incammina verso il centro della radura.

Con un balzo scendo pure io, notando che anche il viola sia a terra, intento ad aiutare il biondo.

Affianco capelli di merda, che dopo aver posato Deku su un mucchietto morbido di erba si allontana, probabilmente per raccogliere della legna.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora