Capitolo 27: Casa

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~Midoriya POV~

Continuo a stringere le mie mani tra loro, all'altezza dell'ombelico dell'Alpha, strusciando la guancia  sulla sua spalla massiccia.

<Kacchan?> lo chiamo, serrando le palpebre ad un'improvvisa folata di vento.

<Dimmi.> parla tranquillamente, afferrandomi per il polso e cominciando a massaggiarlo con dei movimenti circolari del pollice.

<Hai idea di quanto ancora dobbiamo viaggiare?> chiedo, cercando di ignorare i fastidi alle gambe, rimanendo il più fermo possibile.

<Sei già stanco nerd?>

<No!> scuoto la testa contro la schiena del biondo.

Io non viaggio spesso, anzi adesso che ci penso non credo di averlo mai fatto e per questo vorrei davvero fare una pausa, ma non voglio costringerli a fare qualcosa solo per me, essere un peso non è quello che voglio.

<Mmm.> posso sentire quelle magnetiche iridi cremisi scrutarmi attentamente, non appena si volta leggermente verso di me.

Abbasso lo sguardo, pentendomi quasi immediatamente di questa scelta, sentendo una stretta all'imboccatura dello stomaco data dalle improvvise vertigini.

<Scemo dove cavolo guardi?! Vieni qua.>

Il suo braccio raggiunge la mia testa, spingendomi con forza verso di lui e facendomi accucciare davanti a sé, avvolgendomi saldamente per le spalle.

Alzo gli occhi verso il suo volto, con un ghigno beffardo sulle labbra che mi osserva divertito.

<Kacchan potevi avvertirmi se volevi soltanto farmi spostare davanti.>

<Non sarebbe stato divertente allo stesso modo. E comunque Deku...>

<Si?> sorrido, appoggiandomi contro il suo petto e giocherellando con la morbida pelliccia del suo mantello.

<Non provare mai più a rifilarmi le tue cazzate. Se hai bisogno di qualcosa, dimmelo.>

<Senti chi parla di mentire...> borbotto, arricciando le labbra.

<Ah?!>

<Bravo Izu! Fagliela pagare!> grida Denki sul drago del viola, ridendo e dondolandosi all'indietro, sotto lo sguardo attento dell'Alpha.

Il biondo inizia a ringhiare, liberando il suo odore bruciacchiato e scoprendo le zanne, aumentando la stretta sul mio corpo.

<Amico, Kami non ha tutti i torti. Midoriya ti ha perdonato immediatamente, ma nessuno si è dimenticato delle cavolate che hai combinato!>

<Avete rotto il cazzo.> dice a denti stretti, facendo uno strano segnale al suo drago; quest'ultimo scatta in avanti ad una velocità spaventosa, distanziando i suoi compagni in pochi istanti.

Mi aggrappo al collo dell'Alpha, non vedendo più nessuno alle sue spalle, sentendo il mio battito accelerare violentemente.

<Oi Deku.>

Sposto lo sguardo nel suo, corrucciato e col labbro stretto tra i denti.

<Ehy piccolo, abbiamo rallentato ora. Tranquillo.> sussurra, passando il palmo sulla mia guancia, andando a sistemarmi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora