<Mordimi.>
Ah?
Il suo odore si fa più intenso e deciso dopo che si aggrappa alle mie spalle, continuando a tenere scoperta la pelle candida e morbida del collo; si è pure messo a rilasciare i suoi feromoni ora?
<Izu cosa...>
È completamente rosso in viso, sembra stia per morire d'imbarazzo, tuttavia non si sposta di un solo millimetro dal mio grembo.
Gli passo una mano tra i capelli, voltandogli il viso in modo da permettermi di guardarlo negli occhi.
<Piccolo no. Non in questo modo, perciò non volevo parlarti di questa soluzione.>
Scuote la testa con foga, mettendosi poi a giocherellare coi ciondoli delle mie molteplici collane.
<No, no! Non è per quello! Non solo.>
<Non solo? Deku.>
Lo prendo meglio, cominciando a pettinargli piano i capelli; cerco di raggiungergli il lembo della camicia, in modo da riabbottonarlo, ma lui mi afferra il polso, non permettendomi assolutamente di farlo.
<T-ti prego Kacchan... allora lascia che sia io a farlo!>
<Fare cosa->
<A morderti!>
Strabuzzo gli occhi, arricciando le labbra; passo i polpastrelli sul suo collo, scendendo piano fino alle spalle nude, deglutendo poi rumorosamente incontrando le sue iridi ardenti.
<Ti prego... lasciamelo fare. La prima volta che mi hai morso sul petto, non sarebbe importato se mi avessi marchiato. Voglio questa cosa; la voglio con te, adesso.>
Omega testardo.
Semplicemente guardandolo, posso ben capire che non cambierà idea facilmente.
<Non- non vuoi legarti a me?>
Gli afferro con forza le gote lentigginose, baciandolo con foga fin quando non lo sento uggiolare in protesta per la mancanza d'aria.
<Prova di nuovo a sparare ste cazzate e giuro che ti strangolo Omega.>
Strofina contento la punta del naso contro la mia gola, vibrando a causa delle dolci fusa che lo scuotono; mi stringe per le spalle, andando a posare le labbra man mano più vicino alla ghiandola del legame.
Grugnisco in apprezzamento, stringendolo maggiormente a me.
<Kacchan...> sussurra piano vicino al mio orecchio.
<Tch. Ma che ti prende sta sera, prima mi urli contro e poi cerchi di farmi tuo?> parlo con un ghigno in volto, scuotendo leggermente il capo.
<Sei tu che hai detto di amarmi.>
Ringhio appena, sbuffando divertito davanti alla sua testardaggine.
<D'accordo allora. Vedi di non pentirtene più tardi.>
<Assolutamente no!> saltella contento, buttandomi all'indietro con irruenza, spingendomi tra gli alti steli d'erba rinfrescati dall'aria notturna.
Faccio scivolare le mani fin sotto i suoi glutei, incespicando tra i vari tessuti che si mettono di mezzo, passando la lingua sulle zanne nel momento che quella del verdino viene a contatto con la pelle accaldata del mio collo.
<Deku.> ringhio il suo nome, nel percepire le nostre intimità scontrarsi.
Quando finalmente i suoi denti mi penetrano la carne, esattamente sulla ghiandola del legame, inarco leggermente la schiena, ringhiando e spingendo meglio la sua testa contro di me con una mano, infilandogli l'altra nella patta dei pantaloni.
Inizio a massaggiarlo sotto i suoi uggiolii acuti, accarezzandolo per tutta la lunghezza, stuzzicando maggiormente la punta con il polpastrello del pollice.
<Kacchan a-aspetta, ngh-> piagnucola, inarcando la schiena e accasciandosi con il volto nascosto nel mio petto.
<Mmh? Aspettare cosa, eri talmente impaziente fino a un attimo fa.>
<E-e tu eri rilu- riluttante.>
<Non riluttante, solo prudente, stupido!>
Con le nocche dell'indice e del medio gli accarezzo il pomo d'Adamo ancora vibrante, non tenendo conto del leggero bruciore alla zona appena marchiata.
Smetto di massaggiarlo, stringendogli le dita attorno alla base del membro, tirando appena le sue ciocche scompigliate in modo di fargli alzare la testa dal mio torace.
<Piano...> sussurra nel momento stesso che un paio di lucciole gli passano accanto, illuminandogli il volto.
<Piccolo sei già bagnato là sotto. Ti ho appena sfiorato.> ghigno, prendendolo per i fianchi e adoperandomi per togliergli quei pochi indumenti che gli sono rimasti.
<Mngh-> mugugna mentre lo svesto, mettendosi a pettinarmi i capelli dolcemente.
<Che hai da guardare così?> chiedo con un sorriso, accarezzandolo ovunque una volta tolti tutti gli impicci sul suo corpo.
<Sei mio a tutti gli effetti ora.> lo dice con l'innocenza di un bambino, baciandomi e sfiorando le mie labbra con le dita.
<Ah si? Rimediamo allora, non posso essere mica l'unico con un marchio.> dico, iniziando a succhiare e mordicchiare la sua pelle in più punti, partendo dal collo e arrivando fin sotto la clavicola.
Mi godo le sue fusa eccitate, accarezzando la sua apertura con un dito, mentre bramo le sue labbra spaccate dai precedenti morsi.
Le sue mani vanno in esplorazione del mio corpo, facendomi ridere della goffaggine con cui tenta di sfilarmi i pantaloni.
<Ti serve una mano nerd?>
<Oh, smettila! Tanto ho fatto...> sbuffa con le guance in fiamme, macchiando la sua pelle di quella sfumatura rossastra che mette tanto in risalto le sue particolarità.
Solo ora, che posso osservarlo nella sua interezza, noto una miriade si vecchie cicatrici che lo adornano.
Ma che combini, eh?
<Kacchan.> prende il mio viso tra le sue mani, costringendomi a guardarlo; gli tolgo il respiro, intrecciando le gambe alle sue, sentendo le nostre ormai erezioni strusciare l'una sull'altra.
<Vieni qua piccolo.> dico rimettendomi seduto con lui in grembo, facendogli alzare il sedere per agevolarmi.
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Non senza di te - Bakudeku Omegaverse
FanfictionIN ELABORAZIONE IL CONTINUO : "Non senza di me", potete trovarlo sul mio profilo :) Questa storia è una Fantasy AU. Midoriya, un ragazzino di 17 anni, vive in un istituto per bambini rimasti orfani al confine del bosco. Bakugo, un testardo e irasci...