Capitolo 48: Soluzione

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~Kaminari POV~

Finisco il giro d'ispezione tutto attorno al bestione squamato, mogio mogio e col muso che non si è azzardato ad alzarsi dal terreno nemmeno per sbaglio nell'ultimo quarto d'ora.

Ogni tanto rilascia dei respiri bollenti, più profondi dei precedenti, come se gli mancasse abbastanza ossigeno; in effetti, ci troviamo comunque in un antro scavato naturalmente nella roccia, non è che l'aria circoli proprio liberamente ma anche solo pensare di spostare un drago di queste dimensioni e che per di più non collabora, è una cosa impensabile.

Volgo lo sguardo oltre la mia spalla, osservando quel gruppetto immischiato in un'accesa discussione da quando abbiamo messo piede in questo posto.

Ovviamente la voce di un certo biondino risuona altezzosa tra le altre, ma Sero e Shinsou sembrano non voler mollare l'osso su qualunque sia l'argomento che li interessa così tanto; sicuramente so chi è il soggetto della discussione, ma continuo a non coglierne l'argomento.

Mi premuro di carezzare delicatamente il possente muso dell'animale, ovviamente non prima di averlo fatto abituare abbastanza alla mia presenza e di aver ricevuto il suo consenso per sfiorarlo; i suoi enormi occhi ambrati, tagliati da quella sottile scheggia color pece che ora rimane della pupilla, sono visibilmente stanchi è vero, tuttavia non spenti.

Si riprenderà, lo so.

Me lo sento, è il suo odore a dirmelo.

<Non stai al massimo, vero bella? Migliorerai in un battibaleno se ti fiderai di noi.> sussurro pianissimo, poggiando la fronte coperta da alcune ciocche sfuggite dal retro delle mie orecchie proprio in mezzo alle meravigliose iridi del rettile.

<Ti dico di no! Ascoltami per una volta!> giro la testa con uno scatto fulmineo, sentendo l'Alpha dai capelli color lavanda tuonare in preda al nervosismo.

Non avevo mai udito Shinsou alzare la voce.

Quello ringhia a un palmo di naso dal viso corrucciato dell'Alpha biondo, intento in una delle peggiori occhiatacce che io abbia mai visto; e quel tipo sarebbe il compagno a cui Izu si è legato per la vita?

Certo che le cose cambiano.

Il viola si avvicina a me con passo affrettato per venire a controllare il grosso animale che non ho smesso di scrutare per un solo istante, lasciandosi alle spalle il gruppetto che ricomincia con quella parlantina nervosa.

Lancio un veloce sguardo di sottecchi all'Alpha ora al mio fianco, la sua espressione sembra piuttosto distesa, ma una nota più amara nel suo odore lo contraddice.

<Hai notato qualcosa?> chiede con voce atona dopo aver tastato le scaglie dell'animale, che di rimando sbuffa accondiscendente.

<Come?> alzo in fretta lo sguardo, vedendo come i suoi occhi vagano attenti sul corpo del rettile davanti a se.

<Oh... non me ne intendo di medicina, ma non mi sembra sul punto di morte.> abbozzo un fugace sorriso, facendo dondolare il peso da una gamba all'altra.

<Questo è poco ma sicuro.> sbuffa l'altro ragazzo, chinandosi per dare una minuziosa controllata pure alle possenti zampe del drago.

<Di che parlano?> chiedo nell'avvicinarmi a lui di qualche passo.

<Non sanno quello che dicono. Alcuni hanno paura che si tratti di un'epidemia e che quindi la soluzione sia soltanto una... ma non ha alcun senso, basta capire di che si tratta.> ringhia con evidente irritazione, rimettendosi in piedi.

<Cosa? E sono tutti d'accordo?>

<La decisione spetta a Bakugo, ma se non riesce prima a convincere quei-> si blocca a metà sentenza, scoprendo le zanne e non riuscendo a trattenere un ringhio che gli vibra in gola.

Prende un profondo respiro, andando ad accarezzare il drago che accetta di buon grado quelle attenzioni, smuovendo appena le ali.

<Se quelli non saranno convinti, potrebbero muoversi alle nostre spalle. Ora, aspettiamo Midoriya, proviamo a fare qualcosa e vediamo come si evolverà la situazione.>

<Così potremmo curarla!> esclamo sorridente, tentando comunque di mantenere un tono di voce controllato.

Non possono prendere azioni talmente avventate a priori.

Quello assottiglia lo sguardo, alzando appena il mento.

<Curarla?> chiede con un pizzico di ironia.

<Il suo profumo. È molto diverso da quello degli umani e si percepisce meno, ma c'è.>

<Hai capito il suo sesso solo da quello? Io non lo sento nemmeno.>

<Olfatto sviluppato! Tu non lo sapevi?> sogghigno, rivolgendogli una linguaccia.

Il ragazzo sbuffa, rilassando appena le spalle.

<Certo che si, ma non mi sono mai basato sul loro odore.> alza ancora il mento, risultando quasi offeso dalla mia sentenza.

Un passo molto pesante si avvicina in fretta alle mie spalle, fendendo l'aria con un poderoso battere ben scandito e regolare, accompagnato nel mentre da un profumo irritante e che lascia trasparire tutto fuorché serenità.

<Oi, morto di sonno.> ringhia a pochi centimetri dalla mia spalla, portandomi ad allontanare la mia persona di qualche passo.

L'Alpha, sentendosi chiamare, alza le iridi inespressive ancora velate da qualche minimo rimasuglio di irritazione sul biondo; si lanciano entrambi una lunga occhiata, come se stessero avendo una tacita conversazione, prima che uno dei due riprendi col parlare.

<Come procediamo.>

Il viola si riaccende immediatamente, prendendo un postura composta per fronteggiare meglio l'altro.

<Innanzitutto, voglio quei vermi lontano da qui. Anche se un drago, si tratta comunque di un paziente e come tale esigo assoluta tranquillità.> parla risoluto, incrociando le toniche braccia al petto.

Bakugo sembra mostrare la stessa serietà dell'amico nello sguardo, per una volta non pare voler ribattere.

<Hanno rotto il cazzo anche a me. Che altro.>

<Dato che prima non ho potuto, mi prenderò del tempo per esaminare con cura la situazione. In particolare, ancora non mi serve nulla, devo solo aspettare Midoriya ora.>

<Izuku? È da solo nel bosco?> drizzo le orecchie, scrutando quelle scure iridi color sangue.

Quello scuote il capo, mettendo in mostra i canini affilati.

<Mi credi un idiota?> ringhia ancora, chinandosi in avanti.

<Di sicuro non mi vai a genio!> gli rispondo prontamente, mettendomi diritto per sembrare anche solo un minimo più alto; non che ci sia una grande differenza d'altezza certo, ma comunque...

Il suo mantello emana il profumo di Izuku da ogni singola fibra, non riesco ad avercela con questo scontroso quando si porta dietro un odore talmente dolce.

<Ah?!>

<Vai anche tu Kat. Non abbiamo bisogno delle tue urla.> si lamenta Shinsou, massaggiandoci la tempia con dei movimenti concentrici.

Il biondo sbatte la lingua sul palato stizzito, avviandosi poi così come è arrivato verso le altre persone all'entrata della caverna, non prima però di aver dato un'ultimo saluto al grosso drago, mettendosi poi a urlare e sbraitare per cacciare via gli intrusi prima possibile.

Mi meraviglio della facilità con cui si sia convinto ad andarsene, a quanto pare stare qua con noi non era già nei suoi piani originali.

Appena si tranquillizza l'aria attorno a noi, Shinsou si avvicina in silenzio a una pila di sacchi impilati a un angolo della parete.

<Ti do una mano!> mi affretto a seguirlo, ricevendo una rapida occhiata.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora