Capitolo 67: Cambiamenti

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~Shinsou POV~

Tutto rimane immutato sotto al mio sguardo.

La stessa collina, gli stessi alberi e, ovviamente, gli stessi solidi monti.

Faccio ricadere il capo, portandomi entrambe le mani ricolme d'acqua fredda al viso; si sentirebbero persino le foglie cadere in quel silenzio, se non fosse per una voce energica che piomba improvvisamente al alcuni metri di distanza da me.

<Shin!> urla Kaminari correndomi incontro.

<Shin! Shin, Shin, Shin!> continua a sgolarsi anche quando mi rialzo, con il viso e le mani ancora gocciolanti.

Lo guardo di traverso per cercare di riprenderlo riguardo a tutto quel trambusto, ma la mia espressione viene bellamente ignorata, se non sotterrata, dalla contentezza del biondo.

Mi osserva con quelle iridi dorate che sembrano quasi scintillare in questo momento, allungando i palmi davanti a se.

<Ci sono riuscito Shin!>

Mitigo i tratti del volto, decidendomi ad abbassare lo sguardo sulle mani frementi dell'Omega.

È sovraesaltato ma nonostante questo sembra essere perfettamente stabile.

Congiunge le mani nella posizione che gli avevo  insegnato pochi giorni prima, una sotto l'altra, alzando gli occhi sul sottoscritto prima di continuare; dopo un mio cenno prende un ultimo sospiro prima di iniziare a concentrarsi.

Le piccole scariche elettriche che nell'ultimo periodo ha imparato ad evocare a suo piacimento zampillano sulla sua liscia pelle, contorcendosi e scaturendo un discreto calore; rimango ad osservarlo in silenzio fin quando l'elettricità non comincia a turbinare su se stessa, concentrandosi da dapprima su tutta la mano sin alla punta delle dita ora soltanto al centro del palmo, assumendo via via sempre più una forma definita, fino ad assumere le sembianze di una quasi-sfera, roteante e carica di pura energia.

L'effetto dura pochi istanti, prima che la quasi-sfera si riapra e cambi forma fino a sparire, riportando le mani del biondo alla loro normalità.

<Certo, dura solamente qualche secondo... ma, si, ecco...> inizia a borbottare, alzando timidamente lo sguardo.

<Kami ti rendi conto? Sei stato eccezionale.> lo fermo subito, portando una mano sul suo avambraccio.

Tralasciando il fatto che sia già a questo livello di controllo a sole poche settimane di pratica, la sua determinazione é ammirabile.

Devo ammettere di aver pensato molto presto alla sua resa, ed invece... eccoci qua.

Ignoro il leggero colorito che va formandosi per incorniciare l'espressione soddisfatta dell'Omega, riportando l'attenzione sui suoi palmi ancora aperti.

<Davvero?> chiede speranzoso di una conferma.

Non mi attardo ad annuire, afferrandolo gentilmente per i polsi e spostandomi alle sue spalle; ignoro un sussulto, indirizzando l'intero suo corpo verso la sponda del torrente.

<Riusciresti a rifarlo?> quello sembra contento più che mai per questa possibilità di mostrare le sue nuove abilità, dondolandosi probabilmente inconsciamente sulle punte dei piedi.

Si rimette nella posizione oramai memorizzata dai suoi muscoli, con l'unica differenza che adesso le sue mani so appoggiate sopra le mie.

<Ti farò male.> sussurra incerto, muovendo il capo per tentare di incontrare il mio sguardo.

<Guarda avanti.> lo riprendo, aumentando la stretta sul suo corpo.

Kaminari ascolta, intimandosi di ritornare alla concentrazione; come prima la sua pelle comincia ad emanare calore, seguito dai piccoli e numerosi fulmini.

In quello stesso momento una luce pervinca si sprigiona dai miei palmi, permettendomi di non provare dolare.

La quasi-sfera di prima tarda qualche istante in più ad arrivare, probabilmente per il nuovo sforzo, tuttavia non mi permetto di aiutare il biondo; se ci vuole riuscire lo farà con le sue forze.

<Bene. Ora...> sussurro, cambiando la posizione in cui è ora; gli faccio stendere le braccia, mantenendo le mani giunte e puntandole contro un informe ciottolo abbandonato sulla sponda.

<Shin.> comincia a tremare per lo sforzo, tenendo però salda la sua postura.

<Concentra l'energia sulla punta delle dita, lasciala fluire, immaginala straripare e scagliarsi dove più desideri.>

Non mi aspetto che ciò funzioni.

Kami è ancora troppo inesperto per lasciar scorrere a suo piacimento l'energia di cui ora è conscio; è sicuramente portato per le arti magiche, non avrei mai acconsentito a fargli da insegnante se non avessi percepito qualche traccia dentro di lui.

Tuttavia sono curioso di sapere fin dove riesce a spingersi.

Il suo odore diventa più intenso, così come i suoi tremori, che gli strappano un uggiolio frustrato; non mi aspetto nulla di particolare, ed è proprio per questo che rimango talmente basito quando, proprio nel momento in cui tento di aprir bocca per dirgli di fermarsi, un fulmine abbandona le dita affusolate dell'Omega, scagliandosi con una violenza non indifferente contro il povero sassolino.

Il biondo mi crolla addosso, non notando il mio essere allibito.

Dal punto a terra colpito si erige un sottile fascio di fumo; se non avessi interrotto il contatto con la sua pelle un istante prima del colpo probabilmente ora i miei palmi sarebbero ustionati, nonostante l'incantesimo di protezione.

È una cosa che non voglio scoprire.

La precisione del colpo, la forza, l'energia spesa... il ragazzo che tengo fra le braccia non è normale.

<Ci- ci sono riuscito?> uggiola con un sorriso, voltandosi verso il sottoscritto.

Lo stringo maggiormente al petto, alzandomi tenendolo in braccio, deciso a non volerlo sottoporre ad altro, visto anche il suo respiro affannato.

<Sei stato bravissimo.> dico soltanto, permettendogli di allacciarsi al mio collo.

La stanchezza non lo ferma dall'arrossire, premendo il volto tra le mie vesti per cercare di nascondersi.

Con la mano che gli cinge le spalle prendo a dargli delle piccole carezze con il pollice, gesto che viene accolto dalle fusa dell'Omega.

Trattengo un flebile sorriso, tenendo gli occhi fissi sul sentiero che porta al villaggio.

Sto per rivolgermi al biondo, quando un grido agghiacciante ci graffia le orecchie, facendoci congelare sul posto.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora