Capitolo 62: Stranieri

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~Midoriya POV~

Continuo a tenere gli occhi chiusi, steso su un fianco e completamente circondato dall'odore dell'Alpha, sentendo una fredda mancanza quando cercando la sua pelle tocco solo il vuoto.

Schiudo le palpebre, ancora velate di sonno con il corpo spossato per le movimentate ore precedenti.

<Kacchan?> non ricevendo alcuna risposta, mi decido a sollevare il busto, tenendo i gomiti saldi sul nostro giaciglio; eccolo, rigido e teso e come la corda di un arco, intento a sbirciare accigliato lo spazio esterno alla capanna.

Mi metto in ginocchio, non capendo il perché di quell'aria così preoccupata, accorgendomi solamente adesso del vociare proveniente da fuori.

<Mio Alpha?> tento di alzarmi in un colpo, percependo le gambe deboli e l'addome stringersi in una morsa fugace e dolorosa.

Quelle iridi sanguinolente si posano sul mio capo, osservandomi e avvicinandosi per tornare al mio fianco.

<Piccolo è meglio che stai giù... anzi, preferirei che non uscissi dalla capanna quest'oggi.> parla con tono serioso, tentando senza riuscirci troppo di addolcire almeno un po' il suo profumo.

<Cosa? Perché?> lo trattengo per gli avambracci quando mi circonda col caldo mantello.

<Stranieri.> dice solo, prima di lasciarmi un bacio tra i capelli e riposizionandosi sulla soglia.

<E... quindi? Dovrei starmene nascosto per tutto il giorno?> lascio trasparire un velo di irritazione, stranendomi quando il bionda non sembra nemmeno ascoltarmi.

Ne ho la conferma quando esce con passo affrettato, lasciandomi ad annegare nei miei dubbi; gli Alpha hanno un udito estremamente sensibile, che abbia udito qualcosa?

Mi getto quasi giù dal letto, ignorando il fastidio e rivestendomi in fretta e furia, raccogliendo gli indumenti e dando una veloce lavata al viso, uscendo soltanto dopo essermi avvolto nel mantello carminio, pregno dell'odore persistente del biondo.

Dannato Katsuki!

Prima mi chiede se voglio passare il resto della mia vita al suo fianco e poi sparisce senza neanche spiegarsi!

Giuro che lo farò penare prima o poi.

<Izu!> mentre mi incammino verso quella che sembra essere diventata una folla, vengo richiamato da una voce energica.

Denki corre nella mia direzione, seguito a breve distanza da Shinsou che, insolitamente nervoso, scruta con attenzione maniacale le persone nelle vicinanze.

Io e il biondo ci scambiamo un breve abbraccio, prima che decida di chiedere spiegazioni ai due.

<Mido... credo dovremmo allontanarci.> sospira l'Alpha, facendo guizzare un'occhiata da me a Denki.

Dovremmo? Vuole soltanto portare via i due Omega.

<No. Ora sono curioso.> replico accennando un sorriso, tentando di allontanarmi nuovamente.

<Izu!>

Ad un movimento del viola sento i due cominciare a battibeccare, non potendo ascoltarli visto il troppo vociare provenire dall'entrata villaggio.

Qualcuno ringhia, altri inveiscono su persone che non riesco a scorgere, mentre delle voci sottili discutono animatamente.

Ma, insomma!

Mi alzo sulle punte dei piedi, facendomi strada a fatica nel bel mezzo del tumulto; riconosco, sforzandomi, la voce di Kacchan, sorpassata a tratti da quella di Mitsuki, man mano che avanzo.

Ed eccoli infine.

Come avevo ben capito, il biondo e sua madre sono adirati all'inverosimile, discutendo con una persona che riconosco subito.

Todoroki Shoto. Così si era presentato.

Quelle iridi bruciano come fiamme vive, scattando e ricercandomi non appena notata la mia presenza; poi, contrariate, ritornano sul proprio obbiettivo.

<Izuku?>

<Oh, Mina!>

Sorrido alla ragazza, che mi affianca tesa, posandomi una mano sulla spalla.

<Li abbiamo avvistati all'alba sul sentiero, erano diretti al nostro villaggio e ne ignoriamo ancora il motivo. Come vedi, Bakugo vorrebbe azzannarli tutti al gola, e...> si china verso di me, parlandomi nell'orecchio per farsi sentire.

<Non mi vuole qui.> tiro un sospiro, incrociando le braccia al petto.

<Ve lo ripeto signori, non abbiamo cattive intenzioni... sono venuto per ringraziare.> il suo tono imperturbabile riecheggia nello spazio, rimane ritto a fianco del suo cavallo, accompagnato come sempre da alcuni servitori.

<Non c'era bisogno. Apprezziamo ma preferiremmo che tornaste a casa, potrebbe essere pericoloso tra queste montagne.> risponde con compostezza Mitsuki, chiedendo con un cenno alla folla di tacere.

Mi sento quasi un estraneo. Vorrei intervenire, vorrei riappacificare tutti, ma... ho davvero l'autorità per farlo? Io...

<Signor Midoriya!> la voce del nobile si riscuote alla mia visione, lasciando che un'infinità di sguardi mi si incollino addosso.

Quello che mi pesa davvero però é solo uno.

Un ringhio squarcia l'aria, il silenzio cala come una bastonata sul capo d'ognuno, svuotandomi i polmoni e lasciandomi a fremere.

I due ragazzi si guardano così intensamente da volersi incenerire, mentre nessuno si azzarda a smuovere le labbra.

Dopo altri attimi, il nobile sembra quasi ridestarsi, decidendo di ignorare l'Alpha.

<Signor Midoriya le devo la mia vita. Voglio pagare questo enorme debito, le sono grato e qualunque cosa lei desideri mi impegnerò per soddisfarla.> rimango completamente attonito da quella dichiarazione, desiderando soltanto di non avere tutte quelle persone attorno.

<Lui non ha bisogno di nulla da voi. Hai detto grazie, ora sparisci principino.> pronuncia il mio compagno con una durezza e un gelo nel tono che non gli avevo mai sentito.

I sussurri si fanno sempre più forti, crudeli, tanto che non riesco più a sopportarlo.

"Come ha potuto?"

"Un nobile?"

"Che idiozia è questa, non è uno di noi."

Uno di voi?

"Sapevo ci avrebbe traditi."

Cosa?

Un ultimo, straziante, ringhio si insinua nelle mie orecchie, non permettendomi più di pensare lucidamente.





~~~ANGOLO ME~~~

Eh già😃

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora