Capitolo 38: Tranquillo

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~Midoriya POV~

<Quindi hai finito per ubriacarti?> chiedo ridendo al mio migliore amico, che nel frattempo mi ha lasciato entrare nella tenda in cui alloggia.

<Beh... credo di si.>

<E stavi per rifarlo una seconda volta.>

<No, me l'ha impedito Shinsou.> esclama tutto fiero; è come vedere un cucciolo che dopo averti riportato il legnetto si aspetta una ricompensa.

<Oh, grazie agli dei. Come fai a combinare sempre casini?>

<Ehy, non è vero!>

<Tu dici?> chiedo, alzando un sopracciglio.

<Ok, forse hai un tantino ragione, ma era buono!>

Sospiro, tenendomi la fronte con una mano, guardandolo ridacchiare sotto i baffi.

<Non sono mica incinta, posso permettermi di alzare un po' il gomito!>

<Denki! Questo non significa che devi bere fino allo sfinimento.>

<Si, si... mi piace prenderti in giro. Pensi sempre troppo agli altri piuttosto che a te stesso.>

<Solo perché ti voglio bene.> dico, cominciando a prendere qualche sorso d'acqua dal boccale che mi lascia tra le mani.

<Anche io te ne voglio! Quindi... mi spieghi che hai ora?> chiede, sedendosi davanti a me con le gambe incrociate.

<Eh?>

<Izu, ho vissuto accanto a te per anni, credo di aver capito come funzionano i tuoi cambi d'umore. Per esempio, hai indosso qualcosa che porta l'odore del tuo Alpha e la cosa dovrebbe renderti contentissimo, ma così non mi sembra.>

<Non ti si può nascondere nulla, eh?>

<Quando riguarda i miei amici assolutamente no! Sicuramente non sarò un genio, ma a volte credo di poter aiutare.>

Sorrido pochi istanti, incollando lo sguardo al boccale che ho in grembo; con una mano, quasi senza accorgermene, vado a stringere il tessuto color cremisi che mi avvolge interamente, beandomi del profumo di cui è pregno.

Certo che sono felice di portarlo con me, però non lo capisco.

Prima mi costringe a interrompere ciò che stavo facendo, poi non risponde alle mie domande si allontana, e dopo ancora ritorna da me, come se nulla fosse e dandomi qualcosa di talmente importante.

Sfrego i polpastrelli sulla stoffa, avvicinandomela poi alle narici.

Me ne sto forse preoccupando troppo? Non starò esagerando?

<Izuku!> la voce del mio amico mi fa sobbalzare sul la posto, destandomi da tutti quei pensieri.

<Ah?>

<Avevi incominciato a borbottare. Di cosa ti stai preoccupando?>

Si siede al mio fianco, spalla contro spalla, disegnando dei piccoli cerchi immaginari con l'indice sulla stoffa della mia camicia.

<Kacchan è da questa mattina che si comporta in modo un po' strano.>

Quello smette di accarezzarmi, incollando le iridi dorate alle mie.

<Si... Kiri deve avermi accennato qualcosa.>

<Davvero? Anche lui lo ha notato?>

<Beh, è il suo migliore amico.> dice, spostandomi una ciocca fuori posto dietro l'orecchio.

<Già...>

<Se può farti stare meglio, Kirishima ha detto che tutto ciò che Bakugo fa per te è solo per il tuo bene. E lo penso pure io.> parla lentamente ed incespicando un po', stringendomi le mani tra le sue.

<Questo lo so! Che credi! Però non ce la faccio più ad essere tenuto all'oscuro delle cose, mi reputano debole, non si fidano di me! Non lo sopporto. Voglio essere io a decidere cosa va o non va bene per me.> il mio tono risulta lievemente più aggressivo di ciò che avrei realmente voluto, sentendo gli occhi pizzicare in un misto di delusione e nervosismo.

Le iridi dorate si sono ora abbassate al suolo, accarezzandomi lentamente coi polpastrelli.

<Fai bene a tirare fuori tutte le cose che provi Izuku, però non è solo con me che ne devi parlare.>

Annuisco lentamente, poggiando la testa contro il suo petto e nascondendomi usando i suoi vestiti.

Passa gentilmente il palmo sulla mia schiena, avanti e indietro, stranamente in silenzio; non sono abituato a non sentirlo parlare.

Dei passi tranquilli accompagnati da un forte profumo si avvicinano alla tenda.

<Kami sei dentro? Posso entrare?>

Oh, è Shinsou. Il mio amico mi lancia un'occhiata interrogativa, probabilmente per chiedermi se l'altro ragazzo può entrare o no. Ovviamente annuisco, questa è pur sempre la sua dimore, mica posso proibirglielo.

<Certo.>

<Non vieni a mangia-? Che succede? Midoriya si sente poco bene?> chiede l'Alpha, accovacciandosi di fronte a noi.

<No, no...>

<D'accordo. Allora vi porto un paio di porzioni.>

<Tranquillo Shin-> provo a dire, bloccandomi ad un suo gesto.

<Non c'è alcun problema. Spesso anche a me piace starmene un po' in disparte. Torno subito.> dice per poi uscire di nuovo.

<Ti sei calmato un po' adesso? Mangiare tira sempre su il morale!>

Scuoto la testa con un sorriso, staccandomi finalmente dall'abbraccio.

<Non volevo disturbare.>

<Oh, andiamo! Lo hai sentito, tutti pensano a te perché tu pensi sempre a tutti. Fattelo andare bene e sistemiamo quel tavolo per la cena! Niente broncio!> ridacchia, spingendomi in avanti.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora