<È perché ti amo cazzo!>
Smetto di allontanarlo, rimanendo estremamente sorpreso di sentire queste parole in un modo simile; me le urla contro, tenendomi incollato al suolo, prendendo qualche profondo respiro a causa della sfuriata, come me del resto.
<Ti amo e non volevo affrettare le cose. Non volevo dirti che marchiandoti i nostri odori si sarebbero mescolati e saresti stato nascosto a qualunque pericolo, perché non volevo che ti sentissi costretto a farlo.> la sua voce si è abbassata drasticamente, lasciando percepire la difficoltà con cui le pronuncia.
Era questa la soluzione di cui parlava?
<Kacchan-> provo a chiamarlo in un sussurro senza essere ascoltato, venendo interrotto dall'aumento della presa sulle mie spalle.
<Non- non volevo rovinare tutto. Di nuovo.>
Il suo sguardo continua a guardare di lato, anche quando gli poso una mano sul viso, accarezzandolo piano coi polpastrelli; lui la afferra tra le sue, sedendosi lentamente sulla mia vita.
<È ovvio che io mi fidi di te. Non ho mai pensato che tu fossi un pupazzo, sei il mio compagno e mi sono sentito in dovere di proteggerti.> pronuncia con tono incredibilmente basso queste parole, direttamente sul mio palmo, a cui si aggrappa ciecamente.
<Deku->
Non gli lascio finire la frase che torno immediatamente seduto, stringendolo a me con forza e posando il mento sul suo petto nudo, guardandolo in volto.
<Alpha.> il suo sguardo passa repentinamente sul sottoscritto, incollandosi al mio ancora una volta.
<Ho capito che lo facevi per il mio bene.> quello annuisce, prendendo le mie mani tra le sue e poggiando la fronte sulla mia, scrutandomi con quei due rubini intensi.
<Non volevo farti sentire in quel modo.>
Faccio scontrare le nostre labbra, rapide e morbide le une contro le altre.
<Facciamo un patto Kacchan? D'ora in avanti ci diremo tutto.>
<Te lo giuro Izuku. Lo giuro.>
<Anche io... e scusami se ti ho urlato contro in quel modo.> dico, grattandomi imbarazzato la guancia lentigginosa con un dito.
<Ho iniziato io.> sussurra contro il mio collo, passandomi le mani sui fianchi.
Per un po' rimaniamo l'uno nelle braccia dell'altro, godendoci quel contatto di rappacificazione, finché due salde mani non mi afferrano per le cosce, sollevandomi a sorpresa.
<Fra poco comincerà ad imbrunire. Voglio portarti in un posto.>
Mi sfugge una risata mentre mi lascio trasportare senza alcuno sforzo da parte del biondo; sono davvero tanto leggero per lui? Gli allaccio le braccia al collo, accarezzandogli le ciocche color paglia disseminate sulla nuca.
<Sono nelle tue mani! Beh, letteralmente.>
Attraversiamo il villaggio sotto gli occhi increduli dei passanti, nascondo appena il volto nel folto pelo del mantello, almeno fin quando l'Alpha non mette piede nel sottobosco.
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Non senza di te - Bakudeku Omegaverse
FanfictionIN ELABORAZIONE IL CONTINUO : "Non senza di me", potete trovarlo sul mio profilo :) Questa storia è una Fantasy AU. Midoriya, un ragazzino di 17 anni, vive in un istituto per bambini rimasti orfani al confine del bosco. Bakugo, un testardo e irasci...