Capitolo 63: Eccessivo

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Un ultimo, straziante, ringhio si insinua nelle mie orecchie, non permettendomi più di pensare lucidamente.

Alzo un istante lo sguardo sul mio compagno, oltremodo fuori di sé, prima di ributtarlo repentinamente al suolo, non riuscendo a sostenere tutti quei prepotenti profumi.

Lo vedo che vorrebbe raggiungermi, freme dalla rabbia, rimanendo però saldo nella sua posizione e portando l'attenzione su Todoroki.

Non sento più le voci, ma gli sguardi mi stanno scavando dentro.

<Andate.> ringhia un'ultima volta in faccia all'altro ragazzo, non tenendo minimamente conto dei movimenti dei suoi sottoposti.

Per la prima volta dall'inizio di questa faccenda il bicolore risponde allo stesso modo, non facendo altro che irritare ulteriormente Kacchan.

<Mi pare quasi costretto a vivere quì. Non sembra esattamente il benvenuto.> assottiglia lo sguardo, parlando a denti stretti, con lo sguardo fisso in quello del mio compagno.

Prima che succeda l'irreparabile, scatto in avanti, fermando prontamente il polso a mezz'aria del biondo; non sembra nemmeno vedermi, le sue iridi ardono d'ira, fisse davanti a sé.

Senza pensarci, lo lascio quasi subito, afferrando Todoroki per l'avambraccio e strattonandolo frettolosamente sin fuori al nostro villaggio; non dico nulla, non mi fermo neanche fino a quando non sono certo di essere  un un posto almeno in parte tranquillo.

Non sento nemmeno le voci chiamare da lontano, le parole del nobile o la sua mano sulla spalla per attirare la mia attenzione.

<Signor Midoriya?>

Mi blocco sul colpo, realizzando solo adesso l'enorme problema in cui mi sono cacciato; ho lasciato il mio Alpha, il mio villaggio, per prendere uno straniero e allontanarmi.

<Oh Dei.> emetto un sussurro strozzato, mollando la manica dell'Alpha.

<Signorino!> i due cavalieri ci raggiungono a lunghi passi, affiancando il nobile.

Premo le mani sul volto, inclinando il capo verso il terreno.

<Quel barbaro voleva colpirla!> parla il cavaliere biondo; Ojiro? Penso fosse questo il suo nome.

Alla parola barbaro gli lancio un'occhiataccia che non passa di certo inosservata.

<Con tutto il rispetto signorino, questa non mi sembra una buona idea fin dall'inizio.>

<Lo so Jirou, me lo avevi già fatto notare.> risponde il bicolore, sistemandosi la giacca e prestandomi attenzione.

<Signor-> comincia l'Alpha prima che lo blocchi in un istante.

<Solo Midoriya! E soltanto perché non lo conoscete questo non vi dà il diritto di chiamarlo barbaro, non vi permettete.> rilascio un ringhio acuto, estremamente nervoso.

<Ammetto che il suo comportamento sia stato oltremodo scortese, ma comunque...> arriccio le labbra, strattonando l'orlo del gilet.

Passano degli istanti in silenzio, i cavalieri non muovono un muscolo, pendendo dalle azioni del nobile.

<Midoriya, quelle persone... non  sembravano affatto  amichevoli.  Se ti tengono in quel posto->

<Non oltrepassi il confine.> la voce esce dalla mia gola senza che io possa averne il ben che minimo controllo.

<Perdonate il tono, ma l'ultima cosa di cui ho bisogno sono degli Alpha che mi suggeriscono come vivere la mia vita.> concludo con un sorriso, stringendo le mani tra di loro.

<...Capisco. Ad ogni modo, quanto detto prima è veritiero. La ringrazio per ogni cosa, e voglio ripagare il mio debito.> continua a parlare con quella sua voce atona, la quale ammetto conferisce una certa nota di solennità.

<Ma quale debito?> rispondo al limite dell'esasperazione, alzando gli occhi al cielo.

Comincio a pensarci su, fino a quando non mi solletica un'idea; se vuole dovermi qualcosa, allora che lo faccia, letteralmente.

~Bakugo POV~

Rimango ritto davanti all'entrata del villaggio, fissando insistentemente il sentiero che svanisce sempre più nel fitto del bosco.

Un muso squamoso si posa sulla mia spalla, sbuffando quando non gli presto ulteriore attenzione.

Nel momento in cui una spumosa chioma verde fa capolino dalle fronde mi ridesto, raddrizzando le spalle e tenendo le braccia incrociate al petto.

Fremo d'impazienza, proferendo parola soltanto quando siamo uno di fronte all'altro.

La sua candida mano si allunga verso la bestia, accarezzandola premurosamente.

<Mi sono calmato.> sussurro dopo poco, non trattenendomi affatto dal prendergli il viso tra le mani, dal sentire la sua fresca pelle sotto il mio tocco.

<Sembri anche fin troppo tranquillo.> sogghigna, alzando gli occhi sul sottoscritto.

<Quando te ne sei andato capelli di merda e il morto vivente si sono avventati su quei bastardi che hanno osato metterti in discussione, dovevi esserci, é stato piuttosto soddisfacente. Persino il fulminato ha perso la testa, diventa brutale quando vuole.> mostro le zanne, appoggiando la fronte alla sua.

<E tu che hai combinato, sentiamo.>

Ora lo guardo con serietà, sentendo il suo respiro mescolarsi al mio e solleticarmi le labbra, mandandomi in visibilio.

<A dire il vero avevo intenzione di sbranarli vivi, avrei impregnato il terreno del loro sudicio e indegno sangue, privandoli di ogni cosa avessero mai posseduto. Ahimè, sono stato trattenuto da qualche paia di braccia e pure lui é stato intralciato nel seguire i miei ordini.> indico il lucertolone al nostro fianco, ignorando l'accenno di rimprovero nello sguardo dell'Omega.

<Volevo venire a cercarti, ma in quello stato avrei soltanto dato inizio a una guerra.>

Rimango un secondo attonito, nel momento in cui mi si getta tra le braccia, riempiendomi del suo dolce profumo e strofinandosi bisognoso al mio petto.

<Deku, ci saranno sempre persone a cui non piacerai, ma non ti azzardare minimamente a pensare che abbiano ragione a considerarti in quel modo. La gran maggioranza del clan ti ama e ti rispetta come guida, sei grande e presto sarà chiaro a tutti.>

Gli passo le dita fra i ricci scompigliati, sentendolo uggiolare in approvazione.

<Se ne sono andati?> chiedo dopo un po', percependolo irrigidirsi appena.

Annuisce ancora contro il mio torace, stringendosi maggiormente.

<Kacchan... sei stato eccessivo.>

Continuo ad accarezzarlo, mugugnando appena.

<Non lo sono sempre?>

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora