3 " Sua "

6.6K 137 3
                                    


Elena percorre tutta la strada che ha fatto al suo arrivo con Teresa, sperando di non perdersi, ma appena arriva all'uscita, le tocca fermarsi. Liz le viene incontro, sorridente, col suo distintivo penzolante.
- tu sei Elena?- le domanda, porgendole la mano - Io sono Liz, lavoreremo insieme -
- Elena - si presenta sorridente, mentre la segue verso l'uscita.
- sei giovanissima, mi aspettavo una signora piuttosto -
Il forte sole di Napoli le colpisce il viso, mentre le sue orecchie vengono riempite dalle urla di ragazzi che giocano a calcio.
- beh sono piena di sorprese - ironizza, cercando Teresa con lo sguardo, ma non la trova.
- Teresa?- domanda alla poliziotta.
- oh, sta di la al campo di palla al volo, le ragazze volevano salutarla - spiega e Elena capisce che deve aspettare qui l'amica. - ma andiamo, ti accompagno, così ti fai già un'idea -
Con poca sicurezza, la segue e le urla di prima spariscono in un attimo alla sua vista. Liz continua a camminare come niente fosse, mentre Elena non riesce a non guardare quel campo di calcio, pieno di occhi che adesso la scrutano più curiosi della direttrice.
- ignorali, fanno sempre così quando non conoscono chi sta qui - parla Liz ancora di spalle - è a novità - continua ridendo. Elena ritorna a camminare, sentendo quei occhi bruciargli addosso, fino a quando non nota un ragazzo.
Si scambiano un solo sguardo, ma questo basta a lui, per fargli mettere nel suo mirino d'attenzione, Elena.
Percorre con gli occhi il suo corpo, mentre gli sfila davanti, mettendo in risalto ogni parte del suo corpo. Ciro immagina già di metterci sopra le mani su quei fianchi che ondeggiano davanti a lui, come se lo chiamassero.
- Nennè - la richiama senza vergogna, costringendola a voltarsi.
- arò vaij cu stu vistit? - continua appena può guardare dritto nei suoi occhi verdi. Si attacca alla rete metallica che li separa, mentre la vede avvicinarsi, coraggiosa. Il vestito la fa sembrare una bambina, mentre i tratti che formano il viso, urlano tutt'altro che innocenza per i gusti di Ciro, che pensa già a come starebbe bene fra le sue coperte.
- ce l'hai con me?- domanda, incrociando le braccia al petto.
- è nu compliment, Nennè.. vení ca cu stu cos aument a pen a tutt quant.. sopratutto a me - il gruppo dietro ride, mentre fra i due corre una forte tensione.
- tienitelo per te, sei ridicolo. Neanche mi conosci - Ciro scruta il suo collo, ricoperto da una collana a doppio giro con delle stelle penzolanti e la scollatura del vestito, che mette in risalto il suo seno.
- T'o strapp, Nennè. Che dic? Accussí t piac?- il gruppo dietro si riapre in una risata, mentre lei alza gli occhi al cielo.
- non meriti neanche una risposta - pronuncia, dandogli le spalle.
Peccato che Ciro, aveva solo dato sfogo ai suoi pensieri, senza riuscire a smettere di guardarle il fondoschiena, mentre si allontana da lui.
Voleva sapere chi era e perché era qui: quella ragazza è già sua.

Nennè/Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora