- mi vuoi dire che è successo?- Liz le fa voltare gli occhi. sposta quei pozzi azzurri dal campo di pallavolo a lei.
- A quanto pare Viola manipola Serena.. le ragazze mi hanno detto che è molto sensibile..- Liz si porta una mano sulla bocca, spostando gli occhi velocemente.
- che successo? Perché è qui Serena?- continua, facendo un tiro della sua sigaretta.
Liz rimane in silenzio e abbassa gli occhi sui suoi jeans, lanciando un sospiro pesante.
- Serena è una tossica.. - mormora, lasciando Elena con la bocca a mezz'aria.
- ma non ..- si interrompe, ancora stupita.
- lo so, non sembra.. eppure è così.. rubava col suo ragazzo per avere i soldi per la droga.. fino a quando non li hanno scoperti e lei.. si è presa tutta la colpa -
Elena rimane in silenzio, davanti alla storia così triste di Serena. Ora capisce perché ha lo sguardo così spento e rivolto sempre verso fuori, come un'animale in gabbia che aspetta una carezza.
lei aspettava, invece, di essere pensata da chi aveva coperto senza pensarci due volte.
- come gestite l'astinenza?..-
- Serena sembra più tranquilla da quando è arrivata qui.. è qui 8 mesi già -
- state salvando una vita, lo sapete questo vero?- Liz sorride, abbassando gli occhi.
- spero proprio di riuscirci sai.. almeno una volta- i suoi occhi si incupano velocemente, facendo corrugare le sopracciglia a Elena.
- non sei riuscita a salvarne qualcuno in particolare, mh?-
- già..- annuisce lentamente - non me lo perdonerò mai..-Le due si interrompono, quando Paola le raggiunge sorridente.
- allora mie belle ragazze, come sta andando?-
- Elena mi stava giusto dicendo che si suppone che Naditza abbia aggredito Viola per Serena.. - da come si guardano le due, Elena percepisce il timore salire e farsi spazio nel loro volto.
- domani la spostiamo di cella.. Serena starà con Naditza e la nuova arrivata - sposta lo sguardo su Elena sorridendo.
- magari poi ci riveli i tuoi trucchetti, mh?-
- per quando te ne andrai - continua Liz.
- la stagione è ancora lunga - sorride, catturando subito Teresa che le sta venendo incontro.
- scusate per il ritardo, avevo lasciato dei disegni in laboratorio - lancia uno sguardo complice a Elena, che scuote la testa trattenendo una risata.
- bene, allora Buonanotte a domani - Paola sale sul suo taxi, mentre le porte si chiudono con un suono metallico e le due amiche salgono sul motore.
- Ciao ragazze, a domani -
- a domani Liz - salutano pure l'ultima collega e poi sfrecciano via, allontanandosi.
- pizza o pasta?- urla Teresa alle sue spalle, stringendosi di più.
- decisamente pizza, ho poca voglia di cucinare!- ridono insieme, mentre Elena imbocca la strada di casa sua, lasciandosi sempre più alle spalle, almeno per oggi, l'IPM.
********************
- tu sei una pazza! - la rimprovera, ma Teresa ride con gli occhi che le brillano. ma davvero fa? pensa fra sè e sè.
- guarda che se ti scoprono sono guai - lascia il bicchiere sul tavolino, aspettando una risposta sensata e logica da Teresa, quella vera.
- la vuoi smettere di agitarti? non lo faccio io, devi farlo tu - mantiene il tono calmo, facendo un'altro sorso di vino.
- è solo che.. andiamo Teresa è un soggetto che aspira a fare il camorrista -
- eh no!- salta dalla sedia, guardando l'amica arrabbiata - non ti permetto di analizzare anche la mia vita!- continua, facendo restare Elena con la bocca a mezz'aria.
- Edoardo ci tiene a me, neanche mi pesa la vita che ha scelto - continua, mostrando all'amica che niente può farle cambiare idea.
- io non voglio analizzare niente... - inizia Elena, abbassando gli occhi.
- non ci arrivi? parlo per esperienza e non perchè ho capito che rischi corri - continua, guardandola infine.
Teresa ha ammorbidito i tratti del volto, andandole incontro e stringendo le sue mani.
- Ele, Edoardo non mi toccherà mai come ha fatto con te Fabrizio - dice, riaprendo lentamente una sua ferita, quella più profonda.
- e il fatto che entrambi siano in galera, non significa nulla.. io ti ringrazio per avere quest'occhio di premura, nei miei confronti.. e mi spiace di non poterci essere stata quando ti è successo quello che ti è successo..- Elena allunga le braccia, stringendo Teresa a sè in un breve ma intenso abbraccio, dove l'una esprime la vicinanza all'altra.
- sta attenta, ti prego.. e scappa alla prima cazzata.. non te lo scordare - le consiglia Elena, trattenendo quel fiume che minaccia di venire fuori, straripando.
- te lo prometto - Teresa scioglie l'abbraccio e dalla sua espressione, Elena deduce che vuole chiederle qualcosa.
- c'è altro Terè?-
- ho notato che vi ignorate.. è successo qualcosa?- domanda, facendole alzare gli occhi al cielo.
- Ele, basta fingere.. almeno con me - continua, sorridendole senza mostrare i denti.
- è evidente che ti piace, per questo fuggi da lui.. ti conosco troppo bene.. se non ti piacesse neanche un po', staresti al suo giochino -
che sia il Vino a farla sembrare cosí veriteria, quella frase che viene fuori da Teresa, o forse semplicemente qualcuno che la stava finalmente, scoprendo, Elena non risponde, dando conferma a Teresa.
- che ha fatto, mh?- domanda, prendendo posto di nuovo sulla sedia, di fronte a lei.
- deve per forza aver fatto qualcosa?- mente, mentre le immagini di ciò che ha visto nella cella, le si ripetono in testa, come uno stupido cortometraggio.
- ho visto che lo ignori con odio.. non è da te, tu ignori e basta.. perchè sai che anche l'odio è un sentimento - conclude citando le sue stesse parole e ridendo.
Elena sorride, seguendo Teresa e si morde il labbro, prima di parlare.
- l'ho trovato a scopare con Viola..- Teresa sgrana gli occhi, ma resta in silenzio, come invito a farla continuare.
- ma non mi hanno visto..- la tranquillizza subito, mordendosi una pellicina.
- e?- la invita a continuare
- e penso che sia un gran facciolo - Teresa annuisce, capendo le intenzioni di Elena.
- la sera prima si presenta qui a casa mia, mi fa compagnia, gli racconto tutto di Fabrizio e delle mie debolezze e lui che fa? Invece di andarci cauto, si scopa Viola. e voleva salvarmi, si come no..- sputa fuori, sentendo finalmente lo stomaco alleggerirsi.
- Ciro aspira molto più di Edoardo a fare il camorrista, sai chi è suo padre?-
- no e non mi importa - risponde subito, facendo un sorso di vino, nonostante la testa gli giri già di poco.
- se ha detto che gli piaci, gli piaci sulserio.. ma hanno un concetto tutto loro sulla loro dignità da uomo.. preferirebbero amarti da lontano se serve, piuttosto che abbassare l'orgoglio - Elena la guarda, come se le avesse rubato il lavoro.
- e questo non è da Fabrizio.. ti ha fatto del male e ti ha chiesto aiuto, proprio dalla cosa da cui volevi salvarlo.. è da narcisisti, non trovi?- domanda, finendo la sua ultima goccia di vino.
- decisamente..- si accorge del bicchiere vuoto e si sporge in avanti, per prendere la bottiglia.
- che fai?- Teresa allontana il calice, rischiando di farglielo gettare a terra.
- non ne vuoi?-
- devo tornare a casa Ele.. fra 7 ore dobbiamo essere all'IPM -
Elena fa una faccia triste, ritirando la bottiglia.
Teresa ride, alzandosi e mettendo al braccio la sua tracolla azzurra.
Elena la imita, accompagnandola alla porta. apre quest'ultima e Teresa lascia casa sua, voltandosi.
- ci vediamo domani - si sporge, lasciandole un bacio sulla guancia, reciproco e sorridendo, sale sul suo motorino andando via.
Appena Teresa sparisce per le strade, chiude la porta e si prepara a sistemare le bottiglie nella spazzatura, i bicchieri nella lavastoviglie e i piatti dentro il lavandino, pronti ad essere sciacquati.
Non fa in tempo a togliersi gli anelli, che suonano di nuovo alla porta.
Senza percepire o pensare che ci possa essere qualcun'altro che non sia Teresa, apre la porta, convinta che sia lei.
- Terè..- il sorriso si stende, il cuore minaccia di scoppiare e le sue gambe si fanno di pietra.
- Fabrizio..- mormora, incredula.