7 " Filippo "

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Elena cammina per tutto il cortile, fino alla classe dove i ragazzi stanno facendo lezione, scortata da Gennaro

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Elena cammina per tutto il cortile, fino alla classe dove i ragazzi stanno facendo lezione, scortata da Gennaro. in pochi giorni aveva stretto con tutti quelli che lavorano lì dentro, cercando di raccogliere da loro un pezzo per poter affrontare al meglio questa esperienza.
- Gennà, ma tu hai mai pensato di mollare tutto questo?- domanda, pensando di aver esagerato. La guardia sospira, sorridendo ironico: come se avesse colpito una parte di lui.
- a volte si - si confessa, con le mani dietro la schiena e il distintivo penzolante - tu ancora non hai visto nulla - continua, facendola fermare, con il tema di Filippo già letto, fra le mani.
- Gennà così mi spaventi - fa un sorriso, cercando di smorzare la tensione che lei stessa ha creato.
- no, per carità Lenù.. voglio solo dirti che con questi ragazzi non devi mai abbassare la guardia.. devi sempre avere il dubbio.. sono imprevedibili nella loro calma -

Arrivano davanti alla classe e Elena cerca di scacciare la tensione che gli ha messo Gennaro, mentre quest'ultimo bussa alla porta. Sentono un "avanti" della professoressa è Gennaro apre la porta, facendosi spazio davanti ad Elena.
- scusate professoressa, ci sta Elena - le allunga il braccio come ad invitarla a farsi avanti per poter parlare. I suoi occhi vanno per pochi secondi sulla classe, ma catturano solo gli occhi di Ciro, che sta comodamente seduto sulla sedia, scrutandola dalla testa ai piedi. Interrompe subito il contatto visivo, sorridendo verso la professoressa.
- buongiorno, scusate per il disturbo, vorrei parlare con Filippo un secondo fuori, se possibile -
La classe si sveglia con un forte applauso e risate, per prendere in giro Filippo, facendo ammutolire Elena. Rivolge di nuovo l'attenzione ai ragazzi che adesso stanno tirando palline di carta a Filippo, che cerca di coprirsi con il quaderno. Ciro invece, si limita a guardare la scena con uno sguardo serio, rivolto fisso a Filippo. La professoressa richiama subito l'attenzione, ripristinando il silenzio.
- si certo, non c'è problema -
- grazie - le sorride, rivolgendo lo sguardo a Filippo, che si alza, quasi intimorito. Elena cerca di capire di cosa possa aver paura e scruta la classe, notando Ciro che segue i movimenti di Filippo usando solo gli occhi, come un felino pronto ad attaccare quando meno te lo aspetti.
- Ferrari!- lo richiama Gennaro - forza!- lo incita.
Filippo raggiunge Elena e dopo aver lanciato uno sguardo accusatorio a Ciro, lasciano la classe, salutando la professoressa.
Si incamminano per il cortile e Elena chiede a Gennaro di lasciarli soli. Filippo si porta le braccia al petto, l'uno in mezzo all'altra, evidentemente nervoso.
- ho letto il tuo tema - ammette, restituendolo a lui.
- e me lo ridà?- domanda con l'accento perfettamente milanese.
- intanto dammi del tu, siamo coetanei - cerca di metterlo al suo agio, notando la tensione in ogni suo gesto.
- e poi ho deciso di ridartelo perché penso che questo più che un tema, sia una lettera -
- una lettera?- le domanda, confuso.
- una lettera, sai cos'è, no? -
- certo che sì - risponde sicuro. - ma come l'ha capito? Pensavo di averlo fatto bene-
- e l'hai fatto. Hai scritto cos'è per te l'amore, il fatto che tu abbia messo un soggetto sottointeso quella è roba da principianti - Filippo scoppia a ridere, rigirando fra le mani il suo tema.
- libera queste emozioni Filippo, non te le tenere dentro -
- grazie.. posso tornare in classe?-
- si vai, ci vediamo fra un po' a mensa -
- ah oggi dei nostri?- ironizza, mentre la supera andando via.
- la direttrice ha insistito - allarga le braccia come a togliersi ogni colpa è Filippo le alza la mano per salutarla, prima di voltare le spalle e tornare in classe, al lato opposto.

Nennè/Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora