15 "Parole"

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CIRO


Si annoia, mentre si gira una sigaretta, seduto in cortile. tutti gli altri giocano a calcio ma lui, se ne sta seduto come una lucertola a prendere il sole.
Non avrebbe sprecato la sua ora libera a giocare e sudare: preferiva restare a guardare la situazione dentro il carcere dove ogni cosa girava secondo i suoi piaceri, eccetto una cosa. anzi, qualcuno. Elena da fuori la recinzione, fuma una sigaretta, leggendo un libro, permettendo a Ciro di guardarla completamente da seduto. perché questo ragazza non cedeva come tutte le altre? Dove aveva sbagliato con lei?
Spezza in due la sigaretta, alzandosi e avvicinandosi alla recinzione con sicurezza.
- Nennè - la richiama e lei annoiata chiude il libro sulle sue gambe scoperte, guardandolo.
- che leggi?- le domanda con un cenno, stringendo fra le dita la rete.
- niente che sia al tuo livello - risponde acida e getta la sigaretta, afferrando la sua tracolla per metterla sulla spalla.
- nennè nun è ca t staij rann tropp arie?- la provoca, sapendo già che lei si fermerà. infatti si ferma subito, raggiungendolo con uno sguardo arrabbiato.
- non hai niente di meglio da fare che far ingelosire la tua ragazza?- Ciro ride, sentendo l'eccitazione salire quando lei si mostra ancora dura, prendendo le forme della sfida da vincere più bella per lui.
- ragazza? Ij sto sol, piccrè - le risponde, attaccando il suo petto alla rete.
- va a raccontare le bugie a Viola, non mettermi in mezzo però -
Ciro resta in silenzio, guardandola andare via e capisce subito che forse è questo il problema. Una come lei queste cose le nota e gli da peso, come ha fatto a non pensarci?
- Ricci, a mensa - Massimo interrompe le sue riflessioni, aumentando un po' di nervosismo in lui.
- crè comandà?- si stacca lentamente dalla rete, uscendo fuori e raggiungendo la forza d'ordine.
- ogg jurnat stort, mh?- provvede a tirare fuori il suo borsello col tabacco dentro, girandosi una sigaretta mentre inizia a camminare con Massimo verso l'edificio mensa per il pranzo.
- chist só cos ca nun t riguardano - risponde Massimo mostrando la sua autorità, a differenza di Lino, che era caduto subito ai suoi ordini.
Ciro sorride beffardo e supera la figura del comandante, guardandosi attorno appena entra al l'edificio mensa. mentre piano si avvicina al tavolo dei suoi amici, gli passa all'occhio il tavolo di Elena in fondo, composto solo da Teresa. Volta subito gli occhi e nota Filippo in disparte con Carmine, che continua a fronteggiare il suo sguardo con fare da finto gangster.
Il minore dei Di Salvo era stato da sempre il suo obbiettivo e averlo qui in carcere, rendeva il tempo passato qui meno noioso per Ciro.
Si mette seduto, facendo cenno ad Edoardo di alzarsi, così che possa essere faccia a faccia con Elena. Teresa si accorge subito della sua mossa e guarda Elena che ricambia subito, alzando gli occhi al cielo.
Ciro sorride, mentre addenta una mela e si mette comodo, appoggiando completamente la schiena alla sedia.
Nennè.. se solo abbassassi sta corazza che ti porti, ti farei sentire la più bella di tutte, anche di Viola.
Pensa fra sè e sè, continuando a guardarla dal suo tavolo.

Nennè/Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora