58 " Sotto la sua protezione"

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NA: vi chiedo la grande cortesia, di leggere lo spazio autrice in fondo al capitolo, grazie davvero tanto🌹 
- Ely🥀

                                   

                                   

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  Via Santa Chiara n 13





Elena continua a pensare a cosa possa significare. sta seduta con il fondoschiena sui suoi sgabelli, il foglietto stropicciato, completamente aperto sul tavolo bianco, davanti ai suoi occhi.
Continua a ripetere il nome della via, spostando gli occhi dal biglietto alla foto su Google, che ha scrupolosamente ricercato, per farsi un idea. quella casa riusciva a vederla dallo schermo del suo I-Phone, quel numero 13 pure, fissato lì accanto al piccolo cancelletto in ferro battuto, ma non le ricollegava nulla.
sospira, forse un po' arresa e le passa l'idea di raggiungere quella via e quella casa, come unica soluzione.
riprende il suo giacchino, le chiavi del motore e va. percorre tutto il suo quartiere, lasciandolo infine alle sue spalle, mentre si allontana e percorre la piccola autostrada. dieci minuti, massimo quindici e imbocca la via.
si guarda attorno mentre rallenta piano piano, con gli occhi che scattano dal telefono, alla zona completamente deserta. ma ancora niente, le ha spiegato la motivazione per cui Pietro le aveva dato quel biglietto.
10.. 11..12.. la sua testa smette di ripetere a mente i numeri, quando arriva davanti a quel 13. spegne il motore decisa e appena nota la piccola finestra, pur se con paura, sbircia alzando la testa, oltre il piccolo cancello, ma tutto sembra completamente al buio, come se fosse inabitata. come fosse spinta da qualcosa, abbassa gli occhi sulla cassetta della posta. precisamente sul chiodo che la tiene sospesa in aria e le sembra di star vedendo qualcosa. con le dita cerca di tirare fuori, dal muretto a secco, quel piccolo luccichio che sotto la luce della notte, viene fuori. fa un po' di forza, prima che la piccola corda che tiene appesa anche quella cosa, si spezza, facendo venir fuori l'oggetto.
Guarda sorpresa sotto la luna, la chiave fra le sue dita.
Prova ad infilarla nella serratura del cancello, ma non sembra la sua. capisce subito cosa può aprire e non ci pensa due volte: scavalca con facilità assoluta il cancello, trovandosi di fronte al piccolo vialetto che conduce al portone principale. guarda un attimo la casa a 360°, definendola una villetta, come direbbe suo padre. e per la zona, ci sta pure.
si dirige subito verso il portone, la chiave entra con facilità, consigliandole di fare tre giri, molto semplici e la porta si spalanca. le sembra di avvertire lo stesso odore di Ciro, mentre con le mani cerca l'interruttore ma qualcuno la precede.
Appena il buio scompare, si trova di fronte Pietro.
" Ce ne hai messo di tempo eh" si lamenta pure, mentre chiude la porta alle sue spalle. " incredibile che ci sei arrivata sola" la prende in giro, esattamente come suo fratello Ciro, con le mani conserte sul petto e il sorrisino sghembo.
" Cos'è questa storia?" maledizione a lei, che non sa essere cordiale a volte.
" Vedo che Ciro ti ha già influenzato bene" ironizza sul suo modo scorretto di rispondere, mentre si allontana verso la piccola cucina. Elena si guarda attorno, sorpresa: mentirebbe, a dire che l'arredamento, la casa in sé, non le piace pure, ma il motivo le picchiettava in testa, volendo essere spiegato.
" rimedieremo per il cancello" cambia discorso, armeggiando con delle bottiglie d'alcool.
" Vuoi?" le domanda, mostrando della vodka.
" non bevo, mi spieghi che ci facciamo qui?" sputa velocemente.
" Ehi ehi, calma pantera" la ammonisce subito.
"sto solo seguendo un'ordine del tuo ragazzo" improvvisamente il suo tono cambia in serio, ricordandole subito il ragazzo in questione.
" diciamo che gli dovevo un favore" continua spiegandole poco, anzi niente per lei.
" Io e Ciro non stiamo insieme" fa emergere subito la verità.
Pietro ride, puntandole lo sguardo addosso.
"Azz, allor a' cos è seria"
" Pietro!" Elena lo richiama, facendogli alzare gli occhi.
" siamo qui per scherzare?"
" tu perché stai qui se non è niente per te mio fratello?" la prende subito. la colpisce come un forte pugno, in pieno viso. Elena improvvisamente viene colpita, come ogni donna simile a quelli come loro, che riuscivano a starle accanto: sul dire la verità. proprio come la mamma di Ciro, che non ci stava niente a buttare fuori suo padre da casa, per poi correre a ogni segnale sbagliato.

Abbassa improvvisamente la guardia,prendendo posto su una delle sedie.
" Ciro mi ha raccontato quello che è successo. "
" Cioè?"
" Il fratello del tuo ex, so che sa quello che hai fatto per noi"
" L'ho fatto per Ciro, non per voi " precisa subito.
" ed è come se l'hai fatto per noi, anzi.." fa una breve pausa
"L'ordine è partito da mio padre, ti vuole conoscere per questo.." senza che Elena glielo abbia chiesto, le fa un bicchiere anche a lei, come se sapesse che da lì a poco, le servirà.
" Perché Ciro ti ha detto quelle cose?"
Pietro manda giù con un'espressione seria la vodka, facendo un verso come per trattenersi e prima di parlare, tira fuori dalla tasca le sigarette.
" perché vuole aiutarti" asserisce, mentre accende la sigaretta. Fa un tiro e Elena capisce subito che deve continuare.
" Sembra quasi che non te ne accorgi solo tu "
le fa notare, mentre tira fuori la sigaretta dalle labbra, tenendola fra l'indice e il pollice
" sono sicuro che mio fratello ti ha posato gli occhi addosso da molto prima che sapesse quello che ti porti appresso" le dice, sputandole il fumo addosso.
" bell sí bell, Lenú" le rivela, guardandola con la testa leggermente inclinata.
" ma raccontandogli il tuo passato, ti sei presa il suo cuore"
" Pietro, stai esagerando"
" Ciro ha fatto come un pazzo appena papà gli ha fatto sapere cca t vulev vrè" la guarda dal basso all'alto " e poi mi ha chiesto di venire a trovarlo al colloquio, mi ha raccontato quello che ti era successo e.." il suo sguardo vaga nelle sue mani, che tengono in mano ancora la chiave che l'ha fatta entrare qui.
" pensa che a casa tua non sei al sicuro, mi ha chiesto di darti questa, sarebbe più tranquillo a sapere che sei qui"
Pietro le dice tutto così velocemente che lei ha ancora gli occhi fermi su di lui. non le esce niente  fuori dalle labbra, manda giù un grosso groppo.
" devo parlare con lui"
" ascoltalo, tiene ragione"
" Non posso lasciare casa mia, Pietro. Cosa dico a mio padre?"
" inventalre na'scus nun è difficile" le dice con un tono divertito.
Sospira pesantemente, posandosi una mano in volto.
" Perché tutto questo?" sussurra, ma Pietro la sente, trascinandosi dietro una risata.
" sei sotto la sua protezione, Lenù" le dice, ridendo.


NA: Buonasera ragazze, intanto grazie come dall'inizio, per i voti, le letture e i commenti.💞
Leggo tutto e mi spiace sempre di aver poco tempo a disposizione per scrivere.. vi avviso che la storia sta QUASI per giungere al termine, non manca poco ma neanche tanto 👀
E niente, grazie mille ancora!!
Ely🥀

Nennè/Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora