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Le sagome delle case e degli alberi stavano scorrendo davanti ai suoi occhi formando un lunga linea deforme che si muoveva velocissima, lui stava lì a fissare un po' cercando di seguire quella striscia che correva mentre fluttuava tra i suoi pensieri.
«Mi sta scoppiando la vescica, muoviti Ray!» esclamò una voce proveniente dal sedile posteriore della vecchia Lisa Simpson.
Un esemplare semi-domestico di Mikey Way era tutto agitato e rosso in viso, era facile intuire che avesse un disperato bisogno di una toilette, mentre accanto a lui, l’adorabile Kristin gli accarezzava i capelli nella vana speranza di calmarlo e non farlo strillare troppo.
«Mikes, smettila di rompere, sto andando velocissimo… Se la smetti di piagnucolare, giuro che ti compro una confezione formato famiglia di Oreo» rispose Ray tutto contento mentre strinse la presa sul voltante; si sentiva come se avesse appena stretto un patto con un bambino di cinque anni. La risposta dall’altra parte fu solo un mugugno di approvazione.
Gerard Way sorrise davanti a quella scena e pensò che quel viaggio sarebbe stato lungo ma tutto sommato divertente… Perché lungo? Beh, diciamo che Ray aveva il piede fin troppo leggero quando si trattava dell’acceleratore, poi la carrozzeria di Lisa Simpson non aiutava molto neanche. Di solito tornavano nella loro città universitaria in treno, cosa che Gerard amava particolarmente, ma disgrazia volle che quell’anno, un ragazzo con i capelli afro spettinati avesse avuto la brillante idea di portarsi dietro la sua fantastica macchina, perché così “era più comodo”, anche se Gerard nutriva dei forti dubbi su ciò, aveva accettato la proposta del suo amico.
Lisa era una sorta di catorcio, vecchio e di un colore giallino che ricordava il piscio, la vettura era stata lasciata in eredità a Ray dalla sua vecchia prozia, non che la donna fosse morta, si era semplicemente comprata una macchina nuova con i soldi della pensione, e Gerard, sentendo la storia, sperò che l’anziana donna avesse scelto un colore decente per la sua nuova vettura, ma d’altronde Lisa era facilmente riconoscibile grazie a quel giallo piscio, inoltre il suo legittimo proprietario era particolarmente fiero del suo bolide, infatti ogni tanto diceva che era sua figlia, con grande disapprovazione di Christa, che di conseguenza doveva essere la madre della “creatura”.
Dopo una decina di minuti, arrivarono finalmente ad una stazione di servizio, e Mikey si gettò fuori come una furia omicida, mettendo a correre verso i bagni, manco fossero stati fatti di oro massiccio.
«Lo volete un caffè, ragazzi?» chiese Kristin allungando il braccio per aprire lo sportello.
«Ovvio, ma solo se è offerto da Gee» rispose Ray senza alcuna esitazione.
Gerard invece era rimasto assorto, come distaccato dalla realtà, era una cosa che gli capitava, ogni tanto aveva l’esigenza di alienarsi dal resto del mondo e stare con sé stesso, certo, quello non era il momento adatto, ma non era lui a decidere, okay?
Il problema era che la guida di Ray, essendo terribilmente lenta, era anche molto rilassante e conciliava i pensieri insieme al sonno, quindi era difficile mantenere la concentrazione soprattutto perché il nostro rosso preferito aveva dormito pochissimo.
«Hey Bella addormentata, porta il culo fuori» esclamò Ray aprendo la portiera di Gerard.
«Invidio il viaggio in treno di Christa» rispose alzando gli occhi al cielo e accennando un sorriso per quel soprannome azzeccato.
«Tu invece sei fortunato CiccioGee, perché ti faccio sedere davanti» sorrise Ray.
E prima che Gerard potesse accorgersene, venne spinto fuori con molta poca grazia, a ciò, il rosso stava per rispondere con una grossa imprecazione, ma fu interrotto prima.
«Heilà, calmi voi due! La mia amica mi ha dato un compito preciso, tenere a bada voi cavernicoli buzzurri e… Gerard» disse Kristin mettendosi nel mezzo tra i due amici.
«Cavernicoli buzzurri?!» esclamò Ray.
«Sono parole dirette di Christa, io non ho colpe».

Alla fine si diressero tutti verso il bar, nel disperato bisogno di caffeina, Gerard pensò che facesse davvero freddo per essere a marzo, tuttavia la brezza mattutina non gli dispiaceva, dava un certo senso di pace, ed era proprio quello di cui aveva bisogno dopo la fine della sessione invernale. Pensò che nei prossimi giorni non avrebbe bevuto molti caffè decenti, questo perché li avrebbe presi alle macchinette dell’università, che ogni tanto davano solo il bicchiere e la palettina senza nient’altro dentro, facendo ovviamente scaturire la rabbia del rosso. Ma Gerard preferiva quel caffè stronzo al contatto umano che avrebbe dovuto avere prendendolo al bar. Era introverso, non era colpa sua.
Il caffè era servito a riprendersi e intanto Mikey era tornato dalla sua missione e fortunatamente aveva trovato un bel pacco di Oreo pronto ad aspettarlo, il suo amico aveva mantenuto la parola data, ma questo non bastava per convincere il minore dei Way.
«Non è che questi biscotti servono per corrompermi? Lo sai che adesso dovrebbe essere il mio turno di guidare!» esclamò Mikey alzando un sopracciglio al fine di intimorire l’afro, ma la cosa non gli riuscì bene perché subito dopo si infilò due biscotti in bocca e iniziò a masticare lentamente ma sempre con quella faccia assurda.
«Come Light con le mele a Ryuk» aggiunse perspicacemente Kristin.
«Avevamo detto che avresti guidato se mi fossi stancato, ma io sto ancora benissimo, e poi sei impegnato a mangiare… Non voglio far toccare alle tue mani sudice la mia piccola Lisa» ribattè l’altro.
«Raymond, sei troppo fissato con la tua piccola Lisa, io ho bisogno di fare pratica! Ho la patente da poco più di tre mesi e non ho mai occasioni per guidare, e poi dovresti sentirti onorato che voglio guidare il tuo catorcio!».
Ray divenne tutto rosso e lo guardò malissimo.
«Mikey così offendi Ray… Magari la prossima volta potrai guidare tu… E poi questa macchina ci sta portando a destinazione, no?» si intromise Kristin con tono dolce.
«Ecco! La mia Lisa è elegante come una berlina e scattante come un go-kart!» continuò Ray compiaciuto.
«Fingerò che la scorsa estate non ti abbiano tolto ben cinque punti perché hai quasi sradicato un albero visto che Lisa è partita da sola!»
«Ma zitto, quell’albero è spuntato all’improvviso, che ne sapevo io!».
«Se come no, gli alberi camminano, la tua macchina è perfetta e io sono Sailor Moon» continuò Mikey ormai a metà della confezione di Oreo.
«Non dire cazzate, non hai le gambe adatte per vestire alla marinara, tuo fratello invece sì!» rispose l’afro indicando le gambe diritte e toniche di Gerard che intanto si era seduto in macchina e le aveva messe sul cruscotto.
Il minore arrossì leggermente davanti a quella affermazione e prima che potesse ribattere tutto contrito, Gerard lo interruppe.
«Anche tu avresti le gambe adatte Ray, l’unica cosa che ti fotte è la pancetta da birra, ma per il resto potremmo benissimo vestirci da Guerriere Sailor per la prossima fiera del fumetto» rispose ironico.
«Non male come idea, io ho un portamento fiero ed elegante mio caro CiccioGee, sarei in grado di portare la gonna».
«Mi piace molto l’idea, credo che saremmo una bella squadra!» aggiunse Kristin.
Una volta dato a tutti una guerriera Sailor da interpretare, il viaggio fu ripreso e dopo un paio d’ore arrivarono sani e salvi.

La prima cosa che Gerard fece, fu levarsi le scarpe e infilarsi le pantofole, poi prese un bel respiro, disfò le valigie, si fece una doccia, si infilò il pigiama e si buttò sul letto, aveva bisogno di godersi dieci minuti di pace mentre era pulito e profumato, una sensazione che adorava, solo che quella beatitudine fu interrotta dall’irrompere dei suoi soliti pensieri, era abbastanza stressato in quel periodo e di conseguenza non dormiva bene la notte, cosa abbastanza normale per lui, in quanto aveva dei periodi dell’anno in cui l’insonnia si faceva sentire sullo stomaco come un panzerotto fritto di quelli belli ripieni, ma in quel momento era diverso, era preso da troppe cose, infatti stava iniziando a scrivere la tesi e contemporaneamente stava seguendo gli ultimi corsi, la cosa gli faceva terribilmente paura, ma allo stesso tempo sapeva che era necessario alla sua vita, sperava solo che tutto il processo non lo avrebbe distrutto troppo.
Chiuse gli occhi preso quasi dal sonno, ma prima che potesse abbandonarsi all’incoscienza, il suo telefono vibrò.
“Pizza and beer tonight? I want to hug u” lesse il messaggio Gerard e non potè fare a meno di sorridere.
Quando James trovava un minuto di tempo per scrivergli era sempre molto dolce, ci stavano andando piano per il momento, d’altronde Gerard era molto restio con i ragazzi e scopare non era tra le sue priorità. Aveva incontrato James in biblioteca, si era seduto al suo tavolo e gli aveva chiesto un fazzoletto insieme a qualche informazione con un bel accento inglese e dà lì avevano iniziato ad essere amici. Gerard rimase molto sorpreso quando lo invitò a prendere un caffè, dopo la storia con Frank non ne aveva più voluto sapere di nessuno, ma questo strano ragazzo in Erasmus aveva qualcosa di simpatico.
La vita universitaria gli aveva aperto un mondo nuovo, molte cose erano cambiate, da mezzo vampiro emo di un paesino in Culonia, provincia di NonC’èUnCazzoDiNiente, era diventato studente in una città piena di servizi, parchi verdi e cose da fare. Certo il mare gli mancava, ma non gli dispiaceva averlo barattato con altri tipi di bellezza, come quella dei palazzi, dei parchi, dei fiumi e delle montagne. Non era solo cambiato a livello mentale, ma anche fisico, aveva deciso di dimagrire e la cosa non era dettata dal piacere agli altri quanto dal piacere a sé stesso, il suo peggior giudice, in fondo al suo cuore sapeva da sempre che il suo corpo non gli piaceva, non lo faceva sentire a suo agio, gli faceva avere l’impressione di occupare troppo spazio nel mondo, e questo contrastava con il suo voler essere invisibile ed impalpabile. Stare al centro dell’attenzione non gli era mai piaciuto, e con il suo vecchio aspetto era più difficile, tuttavia non odiava il passato, perché sapeva che era riuscito a compiere quel passo solo perché aveva raggiunto un amore abbastanza forte verso di sé che gli permettesse di fare qualcosa per sé stesso e di ritenersi abbastanza degno di fiducia e di investire fatica e tempo.
Dal punto di vista dell’amore, le cose non andavano esattamente bene, lui era profondamente disinteressato a chiunque ma allo stesso tempo era la persona più romantica del mondo, amava le storie d’amore e ne creava un milione nella sua testa, ma quando si trattava di mettere in pratica le cose, beh… Fottecazzi, sì, fottecazzi perché sì. Non aveva voglia di mettersi nuovamente in gioco in una storia, sapeva benissimo che erano passati diversi anni dall’ultima volta che era stato innamorato e che quella storia era finita abbastanza male, ma non voleva fare nessun passo avanti. Per un periodo pensò persino di avere dei problemi in quanto la sua unica forma di vita sessuale era leggere i BL coreani in cui i protagonisti prima scopavano come conigli e poi scoprivano di amarsi e di essere anime gemelle. Poi alcuni brutti pensieri sparirono quando scoprì una semplice parola “demisessuale” e lì pensò che tutto andasse bene alla fine.
Pensare ai BL coreani gli mise voglia di mangiarsi una frutto, o una pesca o una banana, (per ovvio motivi), così si fiondò in cucina dove vide Ray e Christa sussurrare cose strane come “studia qui” o “è cambiato”, ma non capì bene a chi si stessero riferendo. Senza farci troppo caso entrò nella cucina e i due si zittirono di colpo.
«Chris sei già qui!» esclamò andando ad abbracciarla.

Heilá!
Sono passati parecchi anni dall'ultima volta che questa storia ha avuto un aggiornamento, lo so, eppure io sono qua e per qualche strano motivo sento l'esigenza di raccontare ancora qualcosa. Sarà forse che questa storia è iniziata con il primo primo anno di università e ora che manca un mese alla mia laurea, voglio "chiudere il cerchio".
Ho in mente questo sequel da un po', vi dico solo che questo documento è stato creato il 12 ottobre del 2020, ma per ora non ha un continuo, è tutto solo nella mia testa lol
Ho deciso di pubblicarlo, con un po' di ansietta, perché voglio vedere se c'è ancora qualcuno di interessato a questa storiella e per capire se ho perso lo smalto o se so ancora tirare fuori qualcosa di demenziale e semi-profondo lol
Fatemi sapere cosa ne pensate! Così magari vedo se continuare o lasciare perdere tutto 😅

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