-Papà?- domandò la voce di Felix che era tornato a casa dopo quella lunga giornata. Non sentì nessuna voce di risposta e sospirò sollevato.La casa di suo padre era avvolta nel buio, fin quando non accese la luce del salotto, avvistando sull'isola della cucina la sua amata PS5, assieme al suo mouse fluo del PC, con sopra un foglio giallo in bella vista. Poggiò la sua borsa sul divano, dirigendosi verso la cucina.
Quando stava per raggiungere il foglio e leggerlo la voce seria di suo padre rimbombò in salotto. -Sei tornato.- disse, poggiato con una spalla sullo stipite della porta in legno.
-AAA!- urlò Felix, mollando il foglio che voleva tanto leggere, scivolando e rischiando di sbattere la testa contro il top della cucina, ma grazie alle sue qualità da grande atleta -almeno su Wii sport- riuscì a reggersi in piedi.
-Papà!- si girò stizzito verso l'uomo che fece spallucce, camminando verso il divano, per poi sedersi e smanettare per accendere la TV. -Che ti prende?- domandò Felix girando il divano per fermarsi davanti all'uomo che spostava la testa per osservare il televisore, senza il figlio davanti.
-Oh andiamo! Sei ancora triste perché non mi hai battuto su Mario Kart?- la buttò lì il ragazzo, vedendo il padre che chiuse gli occhi annuendo. -Sei strano davvero. E tu che qualche mese fa mi dicevi che i giochi online non sono che quelli che giocavi tu.- rise sotto i baffi alla vista del padre accigliato.
-Quello ero io di qualche mese fa, ma dopo quello che ti è successo... ho sentito che forse dovevo mettere da parte il mio essere un genitore e scalare la mia età, per poter accettare ciò che ami.- gli sorrise l'uomo, che fino a prima era sconsolato.
-Papà!- esclamò Felix triste, sbracciandosi sul divano per raggiungere l'uomo sul divano e stringerlo tra le sue braccia. -Non andrò da nessuna parte mmh? Sarò sempre qui con te papà, sia che tu lo voglia o meno.- lo strinse maggiormente, sentendo l'uomo lasciar sfuggire un sospiro e qualche lacrima che coprì la maglietta bianca del figlio.
-Davvero papà, credimi. Sarò qui per te, non lo avrà fatto la mamma che si è risposata ma lo farò io e Rachel. Che tu sia dall'altra parte del mondo cercheremo di raggiungerti con tutte le nostre forze. Ora non piangere che anche io ho la lacrima facile!- lo sgridò il figlio, spostando il padre dall'abbraccio per porgergli un fazzoletto, asciugando quelle poche lacrime sfuggite.
-Ora facciamo una partita a Mario Kart e vedrò di insegnarti a giocare per bene.- sorrise il figlio alzandosi per prendere dal ripiano sotto la TV la tanto bramata, collegandola mentre suo padre era andato a ricattare qualche merenda da mangiare.
-Pronti!- si batterono il cinque per poi buttarsi di peso sul divano, i joystick alla mano e gli sguardi puntanti sul televisore aspettando il famoso '3 2 1 GO!' per far partire la gara.
...
-Vittoria! urlò Felix alzandosi dal divano e girandoci intorno, un sorriso a circondare il suo viso ricolmo di lentiggini ei capelli biondi sparsi in aria per quanto gli aveva spettinati durante il gioco.
-Come hai fatto?!- domandò esasperato suo padre, alzando le braccia al cielo per poi alzarti dal divano e stiracchiarsi al meglio. -Potere supremo.- rispose beffardo il minore, puntandosi un dito contro la tempia e picchiettandola.
-Si può sapere perché urlate?- disse Rachel, che fino a pochi attimi fa aveva aperto la porta del loro trilocale, entrando in salotto, le mani ai fianchi e i capelli spettinati davanti al viso -che con uno sbuffo spostò lateralmente.
-Uhm... serata in famiglia!- urlò Yongbok correndo dalla ragazza per trascinarla fino al divano e farla sedere con lui e suo padre. -Ciao anche a te papà.- sorrise finalmente la mora, donando un bacio sulla guancia al padre che le arruffò i capelli.
-Nuova partita?- domandò Felix, che aveva impugnato il suo finto volante bianco, osservando sua sorella e suo padre, aspettando una risposta positiva. -Andata!- sorrisero i due impugnando i loro joystick per giocare una di quelle partite che sarebbero rimaste memorabili. Passando così una serata come una famiglia felice.
Giunte le 22 di notte i due ragazzi assieme al padre erano seduti a tavola che gustavano del ramen in scatola prontamente comprato dal minimarket infondo al vicolo, perché nessuno aveva davvero voglia di cucinare.
-Allora Felix, hai trovato qualcuno che ha rapito il tuo cuore?- domandò il padre, servendo la scatola in cartone contenente ramen piccante davanti al figlio. -N-no. Non l'ho ancora trovata.- mormorò il minore, ansioso di poter toccare a fondo quell'argomento.
-Non parlare al femminile. Cosa ne sai se può essere un maschio?- mormorò suo padre accigliandosi mentre guardava qualche video divertente sul telefono.
-Infatti Felix è gay, papà.- rise la sorella spostando la scodella di cibo lateralmente per far sì che il ragazzo nominato non la colpisse. Ma il povero Felix era impegnato a cercare di dissolvere il groppo che aveva in gola, provocato dal cibo.
-Ya, ya, ya! Non morire!- intervenne la sorella tirando pacche -poco delicate- sulla schiena del fratello che la ringraziò mettendo una mano avanti per fermarla.
-Stavamo dicendo... allora chi è?- domandò il padre come se nulla fosse successo, aspettando che il figlio sputasse il rospo. -Non mi piace nessuno, per ora... ma se dovesse succedere ve lo dirò.- sorrise il ragazzo, mescolando con le bacchette il ramen, per poi alzare lo sguardo ed osservare i sorrisi di sua sorella e suo padre che troneggiavano sui loro visi.
-Ti puoi fidare di noi Lix. Saremo qui per te avrai bisogno di supporto, per tutto. Dalla scuola, agli amici e alle questioni amorose. Non ti lasceremo mai indietro, qualsiasi cosa accadrà ci troverai accanto a te per reggerti. Ti vogliamo bene razza di palla di affetto.- gli sorrise in modo amorevole la sorella, ricordandogli lontanamente il sorriso di sua madre.
Non passarono neanche due attimi che era scoppiato in un pianto liberatorio, stringendo il tessuto della camicia della sorella, cercando in modo disperato di trasmettere tutto l'affetto che la ragazza gli aveva donato, indietro. -Siete dei piagnucoloni.- sorrise loro padre, unendosi a quell'abbraccio che trasmetteva tutto l'affetto della quale la loro famiglia aveva trovato, e che dopo ostacoli era riuscita a trovare.
Finalmente.
uou okkurrrr
premessa:
I nomi dei genitori dei ragazzi nella storia sono completamente casuali, non sono correlati in alcun modo ai veri genitori degli Stray Kids. Vi chiedo gentilmente di non pensare che la visione che ho io dei personaggi che ho inventato per i genitori influisca sulla vera idea che dovreste avere di queste persone -Rachel la sorella di Felix compresa-. Mi ero dimenticata di spiegarvelo nel capitolo precedente quindi lo cito qui<3
Un'altra cosa è il fatto che ho amato descrivere questa famiglia immaginaria di Yongbok, non ho mai visto in nessun libro un legame formato dal padre e dai due figli -o di meno, o di più-. Ringrazio i k-drama che mi hanno permesso di vedere le famiglie esistenti sotto ogni riflettore.
anyhoes, come state mini minder? jhajshsa amo chiamarvi così stop.
mangiato? dormito?<3

STAI LEGGENDO
𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...