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-Hyung, che succede?- domandò Jisung, che si era affiancato a Minho mentre salivano le scale verso la camera del maggiore. -Sediamoci e vi spiego tutto.- mormorò Minho, sorridendo al minore, che poco convinto annuì.

-Sedetevi pure sui pouf o sul letto.- invitò i ragazzi dentro, che con un sorriso si sedettero, Changbin e Felix, assieme a Minho e Jisung sul letto. Mentre Jeongin e Chan, assieme a Seungmin e Hyunjin sui pouf.

-Ve ne avrei parlato in chat, ma sarebbe stato confusionario. E parlare fuori in un'ambiente sconosciuto mi metteva a disagio.- si spiegò Minho, mentre prendeva il pc sotto mano, aprendolo e scorrendo fino alla trama del cosidetto libro nominato "Our Dream".

-Come aveva detto Soobin hyung, qualcosa che si potesse ricollegare al fatto che siamo anime gemelle, finite in un coma, era una trama, scritta da qualcuno.- si spiegò Minho, mentre gli altri annuivano. -Ora, mentre cercavo informazioni su questa persona, nominata Wren, ho trovato che "Our Dream" è una trama, ed è un sequel, ad un'altro libro, "Dream War".- alzò gli occhi dal suo laptop, notando che tutti avevano spalancato gli occhi.

-Dream War, una guerra, un sogno. Minho hyung! Abbiamo sognato una guerra noi due!- si spostò Felix, osservando il maggiore che annuì. -Io ricordo una guerra, ma ricordo anche la pioggia, prima di svegliarmi.- si spiegò, cercando di scovare qualcosa che lo ricollegasse agli altri. -Io... io pure. Ho sognato la pioggia e un volto, prima di svegliarmi. Avevo sentito qualcosa, poi mi ero svegliato.- mormorò Jisung, mentre si stringeva nella sua felpa.

-Io non ricordo niente. O forse qualcosa, una coperta nera e dei coltellini, non hanno nessun collegamento.- alzò la testa Jeongin, che dopo aver chiuso gli occhi, sentì le visioni colpirlo. -Coltellini? E una coperta nera...? Pure io ho sognato a tratti queste cose, ma dopo esser passato sull'uscio della morte, non ho più visto niente.- si spiegò Chan, mentre si girava ad osservare Jeongin, che era in procinto di andare nel panico più totale.

-Tu Chan sei passato sull'uscio della morte, il primo giorno del mese. Voi altri a metà, gli ultimi, prima di me e Han, erano Hyunjin e Seungmin.- ricapitolò Minho, mentre pensava e ripensava. E gli altri non sapevano come intervenire, gli davano solo retta.

-Il coma è durato un mese, sembra che abbiamo sognato un mese intero.- mormorò Seungmin, alla quale Minho alzò la testa, incontrando il suo sguardo.

-Significa che Dream War è la trama di un libro composto da trenta capitoli.- si spiegò Minho.

-E ognuno di noi ha sognato quei capitoli, finchè non è passato sull'uscio della morte.- sorrise Seungmin.

-State dicendo che siamo correlati ad un libro?- domandò improvvisamente Changbin, fermando la botta e risposta dei due ragazzi. -Potrebbe essere, come non potrebbe essere.- si girò a guardarlo Chan.

-Andiamo in biblioteca.- si alzò Jisung, trascinando per il braccio Minho e gli altri annuirono, unendosi. -Cerchiamo nella biblioteca comunale qualsiasi libro che parli di coma, anime gemelle o altro. Troveremo qualcosa.- sorrise Jisung.

(...)

-Non abbiamo trovato niente, è la terza biblioteca che cerchiamo.- sospirò Felix, sedendosi di peso sulla poltrona di un bar, accerchiato dagli altri ragazzi, che affranti anche loro, avevano rinunciato al cercare un dannato libro che avesse a che fare con loro.

-Potremmo provare a cercare, questa persona nominata Wren.- suggerì Jeongin, che si era privato di intervenire. Una risata sarcastica fuori uscì dalle labbra di Minho: -Ah sì? E come? Scusate conoscete qualcuno chiamato Wren che ha scritto qualche libro su di noi?- domandò il maggiore, mentre Jeongin abbassava il capo.

-Hyung, che ti prende?!- si girò ad osservarlo Jisung, mentre il maggiore sbuffava, osservando torvo il ragazzo. -Un cazzo mi prende.- rispose stizzito, alzandosi con disinvoltura dalla sedia, che venendo spintonata causò un rumore assordante.

-Un cazzo, eppure te la prendi con Jeongin. Cavolo, stava dando un consiglio!- si alzò anche il minore, che fronteggiò l'altro, osservando il suo viso. -Non dici un cazzo? Vergognati, tu e Chan siete i più grandi qui, eppure sembra che questa questione riguardi solo te, che dovresti essere un nostro hyung. Ci siamo finiti tutti e otto, tutti e otto porca puttana, in questo coma! Ne dobbiamo uscire insieme o niente sarà mai risolto.- e con quelle ultime parole, raccolse la sua giaccia e sciarpa, osservando il viso del maggiore che si spegneva, mentre lui dopo aver salutato gli altri, usciva dal bar.

-Grande stupido, guarda cosa hai fatto.- lo riprese Chan, mentre il minore si sedeva e alzava lo sguardo su di lui, per poi farlo scorrere su Jeongin, seduto al suo fianco. -Jeongin, scusami.- chinò il capo ,mentre l'altro lo tranquillizzava. Iniziò a sentire le lacrime spingere con forza, mentre si alzava dal suo posto, un'altra volta.

-S-scusate, devo andare.- e con quell'ultima risposta, raccolse le sue cose, uscendo di fretta, mentre sentiva le lacrime iniziare a sgorgare dai suoi occhi. Jisung aveva dannatamente ragione, Jeongin e gli altri volevano aiutare e lui con l'accumulo di ansia e molto altro, si era riversato su di loro.

-Fanculo!- imprecò, calciando un sassolino, mentre con il respiro affannato, si dirigeva alla fermata del pullman, che sembrava poco deciso ad arrivare. Sospirò, mentre si incamminava verso casa, faceva freddo e stava gelando sotto il suo giubbotto.

Aveva rovinato tutto, con gli altri, ma maggiormente con Jisung. Il minore era deluso da lui, l'aveva visto nei suoi occhi, perché quando era arrivato a casa sua, ha visto un luccichio attraversare i suoi occhi, mentre gli sorrideva all'ingresso di casa. Eppure il suo sguardo era spento, quando si era alzato dalla sedia e lo aveva fissato, con nessun sorriso sulle sue labbra, ma un'espressione triste.

Le lacrime continuavano a scorrere sulle sue guance e dopo dieci minuti era arrivato a casa, suonando il citifono e tenendo premuto, finché l'urlo di sua madre non lo risvegliò. -Minho!- lo sgridò la donna, colpendo la sua mano, che venne rimossa da sopra il citofono, fermando l'assordante rumore. Il giovane, perso, alzò la testa, incontrando gli occhi arrabbiati della donna, che nel vedere le lacrime sgorgare ancora dai suoi occhi, addolcì il suo sguardo.

Gli strinse la mano, facendolo entrare dentro casa, mentre il ragazzo tirava su con il naso e seguiva la donna, che con calma lo fece sedere sul divano. -Minho, che succede?- gli domandò, carezzandogli il capo, mentre lui si lasciò sfuggire un singhiozzo, che cercò di soffocare contro la sua mano, che subito venne intinta di lacrime nuove.

Jieun sospirò, mentre lo avvicinava a sé, stringendolo in un abbraccio, trasmettendogli calore e sicurezza.


oohhh Minho, rompicazzo rovini tutto, domani Jisung ti sbrana

ok here we are, tra tipo tre capitoli ci sarà il sublime casino del tribunale😼😼

tenetevi pronti perché non avrò pietà dopo quei capitoli

𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora