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-Chan.- la voce di Jeongin richiamò il maggiore, mentre erano seduti in macchina di quest'ultimo. -Dimmi.- mormorò il maggiore, estendendo la sua mano a stringere quella del minore. -E se non dovessimo andare bene ai nostri genitori?- domandò Jeongin, mentre alzava gli occhi sull'altro. -Non dire così. Andrà tutto bene.- sorrise il maggiore, trascinando le loro mani strette alle sue labbra, baciandole. -Andiamo su, i miei genitori saranno qui tra poco.- sorrise Chan, sciogliendo la presa delle loro mani, aprendo la portiera e scendendo.

Quel giorno, i due ragazzi avevano deciso di far incontrare le loro famiglie. Non gli piaceva vivere in segreto la loro relazione, o non mostrarla ai loro amati. E quel giorno era arrivato, Iseul aveva invitato la famiglia Bahng a casa loro. Per passare un pranzo assieme.

Jeongin e Chan invece erano andati lì prima, per aiutare Iseul. E quando suonarono alla porta di casa, essa venne aperta in pochi attimi, mostrando il sorriso di Iseul. -Siete qui, ragazzi.- sorrise ai due, aprendo maggiormente la porta, mentre sentivano già Yuna urlare dal piano di sopra, mentre scendeva.

-Channie!- urlò la piccola, correndo verso di lui per poi farsi prendere in braccio. -Dov'eri andato?!- gli domandò arrabbiata, un cipiglio sul volto che aggrottava le sopracciglia brune e gli occhi stretti. -Sono stato male, scusami principessa.- le sorrise, spostandole i capelli dal viso, mentre lei scioglieva la sua espressione in un sorriso.

-Va bene Channie. Ma non farlo più.- mormorò lei, mentre il maggiore rideva. -Promesso.- le carezzò le guance, mettendola per terra per proseguire ad aiutare Iseul. -Non c'era bisogno di invitare la mia famiglia.- Chan si girò verso la donna, che gli sorrise mentre sistemava i piatti. -Sì invece. Mi fa piacere conoscere la famiglia del ragazzo, che ha rubato il cuore a mio figlio.- rispose, mentre l'espressione del ragazzo tramutava. -C-cosa!- rispose scioccato, mentre la donna continuava a sistemare. -Che c'è? Ho torto?- domandò lei, non lasciando il tempo al ragazzo di rispondere, che si sentì il campanello di casa.

-Su su, vai ad aprire.- la donna lo spinse fuori dalla cucina, mentre il maggiore si dirigeva verso la porta. -Channie, chi è?- domandò Yuna, alzando le braccia verso il maggiore che la prese in braccio, aprendo in seguito la porta.

La prima figura che notò fu Hannah, che gli regalò un sorriso largo. -Channie, chi è lei?- domandò Yuna, con il dito puntato verso la ragazza. -La mia sorellina.- si girò a sorriderle, mentre la minore annuiva. -Piacere, sono anche io la sorellina di Channie.- sorrise la minore, mentre la ragazza era scoppiata in una risata.

-Hyung!- urlò Lucas, spintonando sua sorella e abbracciando il ragazzo. -Ciao Lucas. Ciao mamma, ciao papà.- il ragazzo sorrise ai suoi genitori, invitandoli ad entrare in casa. -Piacere signori Bahng!- Iseul uscì dalla cucina, i capelli raccolti in uno chignon mentre salutava la coppia. -Piacere nostro!- sorrise la signora Bahng, stringendole la mano.

Jeongin intanto stava fremendo dall'ansia, non di conoscere la famiglia di Chan, ma di presentarsi a loro come il fidanzato del figlio. Era seduto in bagno da cinque minuti a sciacquarsi il viso, forse per togliersi di dosso l'ansia. Il bussare della porta fermò le sue azioni, mentre andava ad aprirla, notando Chan fermo davanti.

-Sono cinque minuti che sei qua. Va tutto bene?- gli domandò il maggiore, con un'espressione preoccupata. Il minore non rispose, trascinando semplicemente l'altro dentro, chiudendogli la porta alle spalle. Si strinse addosso a lui, abbracciandolo stretto. -E se non dovessi piacere alla tua famiglia?- domandò il minore, alzando lo sguardo sul maggiore. -Non pensare in negativo. Quando erano venuti in ospedale hanno parlato tutto il tempo di te. Di come mi tenevi compagnia, di come dormivi tutti i giorni attaccato al mio petto, di come cercavi di sorridere mentre mi sistemavi i capelli o di come parlavi sempre con loro e promettevi che sarebbe andato tutto bene.- gli sorrise il maggiore, carezzando i suoi capelli.

-Ti adorano.- gli regalò un bacio sulla fronte, sciogliendo l'abbraccio e prendendo la mano al minore. -Andiamo su, ci stanno aspettando.- lo portò fuori dal bagno, dirigendosi giù per le scale. Al tavolo in salotto trovarono le loro madri conversare tra di loro, mentre Hannah, Lucas e Yuna ridevano.

-Quello è il mio posto..- disse affranto Chan, riferendosi alla sedia in cui Hannah era seduta. -Scusa Channie, ma Yuna è più simpatica di te.- gli rispose la sorella minore, tornando a conversare con la bimba. Jeongin al suo fianco rise, carezzandogli la schiena mentre si sedevano uno vicino all'altro. -Menomale che ci siete voi ragazzi a farmi compagnia.- sorrise il signor Bahng, iniziando a mangiare e in automatico lo seguirono gli altri.

Il tavolo si era riempito di voci e conversazioni. E ancora risate lasciate al vento, con sorrisi dipinti sui visi di tutti. Iseul intanto era andata recuperare il dolce, mentre Chan e Jeongin si osservavano a vicenda, comunicando con gli occhi. Il maggiore andò a stringere la mano dell'altro sotto il tavolo, carezzandone il dorso.

E quando Iseul era tornata, il ragazzo prese parola. -Abbiamo qualcosa da dirvi, io e Jeongin.- il maggiore spostò gli occhi sul minore, che gli regalò un sorriso debole. -Ci siamo fidanzati.- sorrise, prima di alzare le loro mani unite, mostrandole alle loro famiglie.

La prima reazione arrivò da Yuna, che saltò dal suo posto. -Cosa?!- domandò, mentre osservava le loro mani. -Uffa, pensavo di essere io la preferita di Channie. Oppa, mi hai fatto perdere.- mormorò, riferendosi al fratello. -Tu sei la mia principessa preferita.- le sorrise.

Iseul invece stava sorridendo, mentre le lacrime attraversavano i suoi occhi scuri e vispi, simili a quelli del figlio maggiore. -Sono felice per voi, ragazzi.- sorrise Iseul, mentre la sua mano raggiungeva quelle dei due ragazzi, stringendole.

-Beh, che possiamo dire caro?- sorrise la signora Bahng a suo marito. -Non credo ci siam persona migliore di Jeongin, per il nostro Chan.- sorrise l'uomo, mentre il viso di Jeongin diventava gradualmente rosso.

E in quella giornata, Chan e Jeongin si erano finalmente ritrovati, una volta per tutte. E nella loro stretta di mani era racchiuso anche l'uno l'amore per l'altro, assieme all'ammirazione e alla fiducia.


i guess -3, ma chi lo sa se voglio aggiungere un altro capitolo.

in più ho pubblicato una one shot sulla Chanmin con Cover me, correte a leggerla!






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