-Ya, hyung! Le giostre, veramente?- domandò Jeongin scostandosi dalla presa di Huening Kai che stava cercando di abbracciarlo.-La giornata non è ancora finita, sono solo le otto di sera. Cogliamo l'opportunità per farvi uscire e divertire. È tutto a spesa nostra, se non fosse stato per Minho che ha pagato prima.- rispose l'altro sorridendo, tirando poi un'occhiata a che Minho che camminava a lato della strada, con Jisung accanto a lui.
-Oh, già che ci siamo. Fagli parlare, sono gli unici che non vogliono comunicare.- suggerì Kai, indicando a Jeongin i due. L'altro non fece che sogghignare e tirare una spallata a Jisung, che per quanto avesse equilibrio rischiò di cadere addosso a Minho.
-Dio! Scusami!- esclamò nel panico Jisung, aiutando il ragazzo a risalire sul marciapiede. -Tranquillo.- mormorò Minho, girandosi a guardarlo.
E cavolo se Jisung pensava che fosse bello. Non che tutti gli altri ragazzi non lo fossero per carità, ma lui era diverso ai suoi occhi. I capelli di un arancione sbiadito, gli occhi di un marrone scuro, vicino al nero che lo scrutavano. Un outfit a coprirlo da testa a piedi, anche se era completamente nero. I pantaloni larghi che fasciavano solo i suoi fianchi, per poi ricadere delicatamente fino alla caviglia, ai piedi portava delle semplici Converse bianche. Risalendo con lo sguardo notò una maglia a maniche corte, anch'essa nera, con sopra le scritte "Tokyo Skateboard".
-Scusa...- mormorò nuovamente Jisung, abbassando il capo e accelerando il passo per stare accanto a Yeonjun e Soobin. -Ya, Kai hyung.- Minho richiamò il maggiore, che mormorando un 'mmh?' si girò da lui.
-Non fare più così a quel ragazzo -indicò Jisung- lo mette a disagio. Potrebbe anche non volermi rivolgere più la parola.- parlò, il minimo indispensabile per far sì che il ragazzo in questione lo ascoltasse. Il maggiore non fece altro che annuire preoccupato e tornando a prestare attenzione a Jeongin.
-Eccoci!- esclamò Beomgyu euforico alzando le braccia in aria davanti al grande ingresso del LunaPark illuminato dalle luci colorate.
Tutti assieme varcarono la soglia della porta, accedendo alla biglietteria e sotto volere dei medici lasciarono che quest'ultimi pagassero i loro biglietti.
-L'Arcade!- esclamò Jeongin, sfuggendo dalla presa di Kai e correndo verso la grande sala. -Anche io ho voglia di giocare a qualche videogioco.- mormorarono assieme Chan e Hyunjin, sorridendosi per poi seguire il minore di tutti.
-Oh! Il labirinto di vetri! Qualcuno viene?- domandò Felix, Jisung e Minho non fecero altro che dire 'passo', lasciando che l'australiano trascinasse Seungmin e Changbin con lui.
-Noi ragazzi saremo nell'area di ristoro. Se ci cercate siamo lì.- sorrise Soobin, portandosi dietro i quattro medici che non facevano altro che puntare pollici in sù, sorrisini e occhiolini verso Minho e Jisung.
Jisung, con tranquillità, lasciando in parte Minho, si diresse ad una panchina situata davanti alla ruota panoramica. La vista che quel posto dava sul fiume Han era qualcosa di stupendo.
Le luci sfocate che risplendevano sulla superficie dell'acqua profonda prendevano le somiglianze di fuochi d'artificio. Rendendo l'aria di quella serata calda.
-Non sembri entusiasta di stare qui.- parlò Minho, lo sguardo puntato davanti a sé, nonostante avesse notato come Jisung stava muovendo di continuo la gamba.
-Uh? Ah, no, no. Solo che... non trovo niente di bello da fare.- parlò semplicemente Jisung, scorrendo la mano su e giù per la sua coscia, per cercare di calmarsi.
-Andiamo sulla ruota panoramica. Possiamo salire in massimo tre, non credo qualcuno vorrà salire con noi.- rispose Minho, allungando la sua mano sul ginocchio di Jisung, fermandolo dal tremare, per poi prendergli la mano in una stretta delicata -che però lo obbligò ad alzarsi- dirigendosi con lui verso il grande occhio.
La ruota panoramica era frequentata da piccole famigliole, coppie o giovani ragazzine che erano lì solo per passare una giornata assieme. Probabilmente Jisung e Minho erano gli unici che erano dei mezzi sconosciuti e che volevano salire lì.
-Mamma! Posso provare la ruota? Per favore, l'ho visto in un cartone!- domandò un bambino piangendo, in una mano stringeva il pupazzo di un piccolo coniglio, e delle piccole guance paffute ricolme di lacrime finivano quell'opera. -Tesoro non possiamo. Non ho più soldi.- sospirò la madre, accovacciandosi davanti al figlio e passandogli una mano sui capelli.
Minho che era accanto a loro sorrise intenerito. -Mi scusi, ahjumma. Il bambino può salire con me e il mio amico. Abbiamo un biglietto per per lui.- parlò Minho, avvicinandosi alla donna che sorrise. -Potresti davvero caro? Grazie.- sorrise la più grande, lasciando che il figlio si avvicinasse ai due ragazzi.
-Saliamo sulla ruota e poi torniamo dalla mamma. Mmh?- domandò Minho al bambino, che annuì asciugandosi le lacrime, salutando in seguito la madre con la manina e saltellando vicino a Minho che lo teneva per mano.
-Quanti siete?- domandò il proprietario della giostra. -Tre, grazie.- rispose Minho, porgendo i tre biglietti che Yeonjun aveva comprato e dato a loro due.
-Salite pure.- gli ringraziò l'uomo indicando la piccola cabina di un colore rosso scuro che ornava i lati.
Jisung aveva paura, una paura fottuta se si poteva dire, delle giostre. Non parla mica di autoscrontri, ma le giostre come ruote panoramiche, calcinculo o montagne russe. La sua paura dell'altezza era più seria di quanto sembrava.
Qualche attimo dopo erano già seduti, Jisung davanti a Minho e accanto a quest'ultimo si trovava il piccolo bambino.
-Come ti chiami?- domandò Minho al bimbo.
-Joo Won!- esclamò il bambino tirando in aria il piccolo pupazzo di coniglio per poi riprenderlo e spupazzarlo di baci.
-Bel nome! E dimmi, perché volevi salire sulla ruota panoramica?- gli domandò ancora l'arancio, con una mano che carezzava i capelli corvini del bambino.
-Perché... perché l'ho visto nella TV! Due persone si amavano tanto tanto e hanno deciso di salire qui, per dire a tutti che si amavano!- spiegò il bambino euforico.
Minho annuì divertito, spostando lo sguardo su Jisung, che invano cercava di mettersi la felpa in faccia, proprio per non vedere che erano all'apice dell'altezza che la giostra poteva raggiungere. -Hai paura delle altezze?- domandò Minho, facendo sì che Jisung spostasse l'attenzione su di lui.
-Beh, sì...- mormorò il minore imbarazzato.
-Me lo dicevi. Non ti avrei portato fin quassù.- gli rispose il maggiore, allungando una mano sopra quella di Jisung per stringerla e per far sì che quest'ultimo si concentrasse sulle loro mani unite e non sul posto in cui erano.
-La mia mamma poi, ha detto che quando due persone dicono che si amano sulla ruota panoramica significa che sono anime gemelle.- riprese a parlare il piccolo Joo Won, osservando fuori dal finestrino lo stupendo panorama sotto ai loro piedi.
-Anime gemelle, huh?- domandò Minho, ridendo poco dopo.
allora- non posso giustificarmi lo so🚶♂️
ma giuro che ultimamente sono stanca mentalmente, ho dovuto sfornare pure l'anima della vicina per riuscire a scrivere questo capitolo, davvero scusatemi.anyhoes, Jisung e Minho qui sembra che si comportano come se fossero veramente anime gemelle. Minho non si è comportato bene con Jisung così solo perché "si amano", ma capirete avanti che il personaggio di Minho è uno capace di studiare i comportamenti degli altri personaggi senza troppi problemi
scusate sono un disastro nello spiegare
come state? mangiato oggi? dormito bene?<33
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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...