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La sera era giunta e Minho con l'aiuto di Chan stava cucinando, mentre Jeongin e Jisung erano seduti dall'altro lato della grande isola, osservandoli all'opera. Il resto dei ragazzi stava sistemando il grande tavolo in terrazza, per quanto se lo aspettavano, non faceva freddo quella sera e potevano tranquillamente stare all'esterno.

-Changbin, non hai un minimo di senso del design.- lo sgridò Seungmin, mentre gli toglieva dalle mani uno dei tanti bicchieri, posizionandolo secondo le regole della tavola, al posto giusto. -Sei una palla al piede, Seungmin.- gli fece la linguaccia il maggiore, mentre l'altro concentrato continuava a sistemare la tavola.

-Hyung lascialo stare, è concentrato. Andiamo a sistemare i sacchi a pelo piuttosto.- Hyunjin trascinò l'altro, lasciando Felix e Seungmin fuori, il primo che osservava l'altro. -Come fai a sopportare Changbin, sei il più stretto a lui, dopo Jisung. Davvero, è una palla al piede.- il ragazzo alzò gli occhi sul maggiore, che gli sorrise con malinconia.

-Non sono il più stretto a lui, Seungmin. Jisung lo è.- gli rispose, la sua voce sovrastata dal leggero vento che soffiava. Il minore smise di muoversi attorno alla tavolata, poggiando le ultime posate e alzando gli occhi, coperti dalla sua frangia, verso l'altro.

-Che intendi?- gli domandò Seungmin.

-Jisung è il suo migliore amico.-

-Infatti... il suo migliore amico. Non la sua anima gemella.- e quella frase fece spalancare gli occhi al maggiore, che strinse le dita attorno alla tovaglia.

-Questo è ciò che ti preoccupa, che Jisung sia l'anima gemella di Changbin Hyung?-

-Non ho mai detto che parlavo di anime gemelle!-

-Non ne hai parlato, ma lo intendevi.- quella frase uscì dalle labbra di Seungmin e Hyunjin allo stesso momento.

Quest'ultimo era rivolto a Changbin, che aveva lasciato perdere il voler sistemare i sacchi a pelo, preferendo lamentarsi.

-Ti piace, è così?- domandò Hyunjin al maggiore, che alzò il viso verso il soffitto della casa.

-Non lo so. Non so se siamo destinati come dice quella merdosa trama, non so se succederebbe qualcosa se dovessimo stare comunque assieme. E se non fosse lui, ma qualcun'altro di voi ragazzi? O ancora qualcun'altro dall'altra parte del globo? E se dovesse finire ancora in coma perché non è lui la mia anima gemella?-

-Ehy, ehy! Calmati un attimo, Changbin. Stai blaterando.- Hyunjin lo prese per le spalle, cercando il suo sguardo. -So che tutto ciò ti preoccupa, anche a me. Ma dovremmo tutti chiudere un occhio e badare poco a chi è destinato a chi. Dobbiamo sperimentare e avere riscontri, perché se continuiamo così, nessuno andrà da nessuna parte. Rilassati, sarà stressato pure lui, lasciagli un po' di spazio vitale, ne ha bisogno, hyung.- il minore incrociò gli occhi di Changbin, sorridendogli e in seguito abbracciandolo.

E la stessa cosa avevano fatto dall'altra parte Felix e Seugmin, che ora in piedi si stavano abbracciando, confortando l'uno l'altro.

-Venite a dare una mano!- la voce alta di Minho, risuonò forte e tutti di fretta sciolsero i loro abbracci, dandosi un'ultima occhiata a vicenda e dirigendosi in cucina.

-Changbin e Felix, portate le bevande di là. Hyunjin e Seungmin, portate questi contorni.- Minho distribuì le commissioni ai ragazzi, che annuendo presero l'essenziale, portandolo fuori. Lattine di soju, alcool e bevande casuali erano sul tavolo, mentre Hyunjin poggiava delle uova sode davanti a Seungmin, aveva intuito che gli piacevano.

-Minho, io e Jeongin che facciamo?- domandò Jisung, lasciando che estendesse le sue braccia sul piano, raggiungendo quelle di Minho che esperte stavano tirando fuori il pollo dalla teglia, poggiandolo su un grande piatto.

-Niente, mangiate.- spostò la sua attenzione sul minore, sorridendogli, mentre l'altro sbuffava. -Ve bene, va bene. Tieni, porta questa fuori, Jeongin puoi portarmi fuori quest'altra teglia? Attento che scotta.- il maggiore si tolse i guanti che aveva usato, alzandosi maggiormente le maniche della camicia che indossava, lasciando che i suoi muscoli venissero baciati dalla luce della cucina.

E Jisung, era estasiato da quella vista.

(...)

-Alla stupenda cucina di Minho hyung!- Felix urlò alzandosi dalla sedia, alzando la sua lattina di the, mentre gli altri si alzavano assieme a lui. -A Minho hyung e tutti noi!- rispose Jisung, accompagnato dagli altri, facendo incontrare le loro lattine e bicchieri di vetro.

Di peso si sedette sulla sedia, affianco al maggiore che girò la testa ad osservarlo, sorridendogli largamente. -Spero ti sia piaciuto il cibo.- gli sorrise il maggiore, alzando la sua bottiglia di soju, scontrandola contro la lattina del minore, che sorrise.

-Era tutto buono, veramente. Grazie.- fece scorrere il suo sguardo dalla camicia del maggiore, ai suoi occhi e il suo viso, che gli sorridevano.

Dall'altro lato del tavolo, Hyunjin stava nascondendo una delle uova sode rimaste, mentre Seungmin al suo fianco mangiava del riso, chiedendosi se fossero rimaste delle uova da accompagnare con la salsa di soia.

-Seungmin.- la voce gentile di Hyunjin, fece voltare il suo sguardo verso di lui, mentre il maggiore gli sorrideva. -Per te.- poggiò furtivamente l'uovo nel piatto del minore, alla quale gli occhi si illuminarono.

-Hyunjin, hai nascosto quell'uovo tutto il tempo, solo per Seungmin?- domandò Chan, punzecchiando l'altro, che gonfiò le guance. -Tu hai nascosto una coscia di pollo solo per Jeongin, che vuoi!- gli puntò il dito contro, mentre il maggiore si copriva il viso con la sua bottiglia di soju, il suo braccio sulla sedia di Jeongin e il minore poggiato sopra esso.

-È timido!- rise ad alta voce Minho, indicando il più grande del gruppo, che cercava di soffocare l'imbarazzo dentro la sua bottiglia di soju, bevendone la metà.

-Hyung, non mandare giù tutta la bottiglia!- lo riprese Jeongin, staccandogli il collo della bottiglia dalle labbra, poggiandola sul tavolo, mentre il maggiore con le guance e le labbra rosse, lo osservava, un sorriso macchiava il suo viso.

Il minore distolse subito lo sguardo, sentendosi il viso in fiamme, mentre Chan alle sue spalle rideva, passando un braccio attorno alla sua vita, attirandolo a sé. -Dove scappi?- gli domandò, poggiando il mento sulla sua testa, rilassandosi.

L'ambiente che i ragazzi avevano creato, era sereno e ricolmo di risate lasciate all'aria, riscaldando i cuori di tutti, chi osservava il proprio amico dall'altra parte del tavolo e chi osservava un'altro dei ragazzi, con il cuore che batteva a mille.


mi sto divertendo con questi capitoli, ocio che tra poco ci sarà casino!!!

𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora