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Il vent'otto di dicembre era scattato e il gruppo di ragazzi era ancora a casa di Changbin, alcuni dormivano e altri erano ancora svegli. -Minho hyung.- mormorò Jisung, toccando la schiena dell'altro che si girò ad osservarlo. -Mi fai compagnia? Non riesco a dormire.- sussurrò, con paura di svegliare Felix, riconosciuto per il sonno leggero.

-Io sì, buonanotte.- si girò nuovamente, mentre il minore strisciava con il sacco a pelo verso di lui. -Yah brutto infame, smettila. Fammi compagnia.- Jisung iniziò a colpirlo, richiamando la sua attenzione. -Ho capito.- di fretta Minho si alzò dal suo posto, trascinando Jisung per il braccio, obbligandolo a lottare con il sacco a pelo per alzarsi. La stretta di Minho no si decideva a lasciare la mano del minore, lasciando che il suo calore lo facesse sentire al sicuro. Dopo le scale si ritrovarono entrambi ad osservare la vetrata che divideva casa dall'esterno. -Usciamo fuori.- il maggiore non diede neanche il tempo all'altro di ribattere, che si ritrovarono coperti dalla brezza invernale.

-Ma perché ogni volta mi porti fuori, fa freddo.- si lamentò Jisung, avvicinandosi alla schiena di Minho. -Jis, devo parlarti.- il maggiore girò lo sguardo verso il minore, che dubbioso annuì. -Andiamo a sederci.- suggerì, incamminandosi verso un dondolo disposto all'angolo, sedendosi e lasciando spazio a Jisung.

-Allora?- domandò il minore, dondolando i piedi in attesa che Minho parlasse. -Nel sogno, ho visto il tuo viso. Era così nitido, così vero quasi.- la sua mano finì sopra quella del minore mentre parlava, intrecciando le loro dita.

-Ho finito il libro questa mattina, e tutto all'improvviso era nitido. Siamo morti io e te, nello stesso momento, con la stessa fine. Siamo stati sparati nel cuore. Ecco perché siamo correlati nella morte.- si spiegò, mentre il minore lo osservava.

-Hyung, dove vuoi arrivare?- gli domandò, aspettando con ansia. -Jisung, io e te eravamo anime gemelle nel libro.- lo sguardo del maggiore si spostò dal panorama, finendo su Jisung, che sentì improvvisamente il freddo pervadere il suo corpo. -Volevo aspettare che finissi il libro, prima di dirtelo, ma non sono riuscito ad aspettare. Scusami.- Minho riportò il suo sguardo sul panorama.

-A tua discolpa, ho finito il libro due settimane fa.- rise all'improvviso Jisung, mentre Minho spostava gli occhi spalancati su di lui. -Yah e cosa aspettavi a dirmelo!- lo sgridò il maggiore. -Volevo che ti prendessi il tuo tempo, per capire i tuoi sentimenti. Io li avevo capiti prima di leggere il libro, non volevo forzarti a capire che sei la mia anima gemella, mi sembrava scorretto.- rispose, lo sguardo puntato sulle sue gambe che dondolavano.

-Mi farai dannare.- disse il maggiore, prima di trascinare l'altro per la nuca verso di lui, legando le loro labbra in un bacio. Il vento sembrava essersi fermato e Jisung pensava di star prendendo fuoco per il caldo che sentiva. Le sue labbra decisero di rispondere al bacio, seguendo il ritmo di Minho. Un attimo dopo si staccarono, respirando in modo affannato.

-E questo?- domandò Jisung, incrociando gli occhi con il maggiore. -Sei bellissimo.- gli rispose soltanto, prima di tornare a sprofondare nelle sue labbra. Le braccia del minore si strinsero attorno al suo collo, mentre lui portava le mani ai suoi fianchi, invitandolo a sedersi sulle sue gambe. Quel tira e molla di baci si interruppe dopo ben cinque minuti. -Jisung, vuoi uscire con me ad un appuntamento?- gli domandò il maggiore, facendo ridere il nominato. Annuì solo con il capo, tornando a legare le loro labbra.

(...)

-Ho capito che vi stavate baciando, ma almeno al chiuso! Guardatevi qui, con il naso colante!- Chan sgridava dalla mattina Jisung e Minho, seduti sul divano e con il raffreddore. -Hyung, basta sgridarli. Si ammaleranno di più.- Jeongin si era avvicinato al maggiore, stringendo il suo braccio e trascinandolo in cucina, facendo un occhiolino ai due. -Certo che siete stupidi.- mormorò Changbin, mentre Minho tirava su con il naso, guardandolo male. -Non fai paura da raffreddato.- gli rise in faccia.

Intanto in cucina Chan stava osservando i minori seduti sul divano, un cipiglio preoccupato sul volto e la sua cioccolata in mano. -Hyung, lo so che sei preoccupato per loro. Ma abbi pazienza, si sono ritrovati, guariranno tra qualche giorno.- Jeongin si sedette al fianco del maggiore, carezzandogli il braccio. -Lo so però...- non finì di parlare che Jeongin gli lasciò un bacio sulle labbra. -Però niente, lasciali essere un po' testardi. Lo so che sei il più grande ma ti stressi a preoccuparti così.- gli sorrise, prendendo un sorso della sua cioccolata, macchiandosi le labbra. -Ti sei sporcato.- mormorò Chan, non lasciando il tempo a Jeongin di pulirsi che lo baciò, rimuovendo quel poco cioccolato. -Ti odio!- urlò il minore, sprofondando il viso sul suo petto. Quella frase attirò l'attenzione di tutti, che si girarono verso di loro. -Tranquilli, mi ama.- sorrise Chan, stringendo il minore.

Eppure un dubbio rimaneva tra Seungmin e Hyunjin. Sentivano che per loro non sarebbe stato facile. O forse sì.


ehilà! state bene? contenti che i minsung si siano uniti? potete pensare al destino dei seungjin?

𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora