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Le giornate di vacanze proseguivano, i ragazzi uscivano assieme una volta ogni tanto. O rimanevano a casa con i loro rispettivi fidanzati.

Finalmente era il giorno in cui Minho e Jisung si sarebbero recati al loro appuntamento. Il maggiore aveva pensato che passare una colazione in un bar fosse l'opzione perfetta. E con un sorriso in volto, suonò alla porta della dimora Han, in attesa di qualcuno che aprisse.

Sentì poco dopo la serratura scattare e il viso della signora Han si fece notare. -Oh, Minho. Buongiorno.- gli sorrise la donna, aprendo maggiormente la porta ed invitandolo ad entrare. -Buongiorno a lei, signora Han. Spero di non disturbare.- le sorrise, inchinandosi.

-Affatto. Jisung si è svegliato presto questa mattina e io pure.- gli sorrise, mentre si girava verso le scale. -Jisung! Minho è qui!- lo richiamò la donna, mentre sentiva un trambusto, prima che il suo unico figlio, iniziasse a scendere le scale di fretta. -Eccomi!- sorrise al maggiore.

-Andate pure ragazzi. Divertitevi.- sorrise la donna, mentre i due la salutavano, uscendo di casa. -Hai tutti i capelli in disordine.- sorrise il maggiore all'altro, sistemandogli le ciocche al loro posto, trascinandolo per il braccio per lasciargli un bacio.

-Andiamo.- borbottò timido Jisung, staccandosi dalla sua presa e recuperando il casco. Aspettò con pazienza che l'altro lo aiutasse ad indossarlo, per poi sistemargli le ciocche dei capelli. -Sali su.- Minho gli porse la mano, aiutandolo a salire sulla moto, per poi fare la stessa cosa.

Si diressero così verso il centro città, intenti a passare la mattinata assieme. Le mani di Jisung erano strette attorno alla vita del maggiore, mentre la sua testa riposava sulla sua schiena. Il freddo vento di Seoul, scompigliava le sue uniche ciocche visibili e faceva lacrimare i suoi occhi. Dopo tanta pazienza, arrivarono a destinazione. Il maggiore scese dalla moto, togliendosi il casco e agitando la testa, riuscendo magicamente a sistemarsi i capelli.

Aiutò in seguito Jisung a scendere, togliendogli il casco. Sorrise al suo viso rosso per il caldo del viaggio, sistemandogli i capelli. -Andiamo su.- gli strinse la mano, mentre nell'altra teneva i due caschi, facendo il suo ingresso nel bar. Il posto era parzialmente occupato, da coppie o da amici che facevano colazione.

-Sediamoci lì!- sorrise Jisung, indicando due divanetti all'angolo con al loro fianco la vetrata che mostrava la neve. Il maggiore si diresse con lui a sedersi, l'uno davanti all'altro. -Cosa prendi?- domandò il maggiore, girando la testa verso l'altro, dopo aver messo a terra i loro caschi. -Hm, una cioccolata. E una brioche vuota!- sorrise, mentre notava un cameriere avvicinarsi.

-Buongiorno ragazzi, cosa vi porto?- sorrise il giovane, mentre la sua mano tamburellava sul taccuino. -Due cioccolate, una brioche vuota e un muffin al pistacchio.- sorrise Minho al giovane, che di fretta scrisse la richiesta, chiudendo il taccuino e correndo verso il bancone.

-Cosa facciamo dopo?- domandò Jisung, le mani incrociate sotto il viso ad osservare il maggiore. -Pensiamo alla colazione intanto, Sung.- gli sorrise Minho.

(...)

-Woah! Che bello!- esclamò Jisung, indicando la via lattea, un'animazione riflessa sul soffitto della sala. -Vero?- gli sorrise Minho. Quel giorno lo aveva portato a visitare una mostra sull'universo che era aperta da poco. -Quella è una stella sub nana, giusto?- domandò Jisung, indicando l'illustrazione di una stella. -A questo punto puoi cambiare, alla facoltà di aeronautica.- gli sorrise il maggiore, mentre il suo braccio circondava la vita dell'altro.

-Giù le mani, voglio vedere i pianeti.- Jisung si staccò dalla presa del suo ragazzo, dirigendosi verso una delle molte sezioni della mostra, avvistando i pianeti. -Venere..- mormorò il minore, avvistando il pianeta, che riflesso su un proiettore 3D, continuava a roteare. 

-Il nostro pianeta.- sorrise Minho dietro di lui, poggiando la testa sulla sua spalla e stringendo la sua vita, nel notare nessuno vicino. Il minore girò la testa verso di lui, lasciandogli un bacio sulla gota, carezzando in seguito i suoi capelli e sorridendogli. -Vuoi andare a vedere le costellazioni?- domandò il maggiore, la sua mano intrecciata con quella di Jisung, trascinandolo.

-Poi andiamo a casa.- sorrise il minore, seguendo Minho e sentendosi felice nel notare la loro presa di mani stretta. 

I loro cuori finalmente si stavano fondendo in uno solo, riempendosi d'amore a vicenda e di felicità. Erano felici, per davvero. E sapevano che niente e nessuno sarebbe riuscito a mettersi tra di loro e rompere il loro legame, un legame indissolubile.

Jisung e Minho, si sentivano veramente indissolubili, di fronte al mondo.

Le costellazioni si erano presentate davanti agli occhi dei due ragazzi, che ammagliati le osservavano, mentre quest'ultime si riflettevano nei loro occhi scuri. -Sono bellissime.- sorrise Jisung.

-Mai quanto te.- sorrise Minho, fermandosi davanti al minore e prendendo entrambe le sue mani, stringendole. Jisung in risposta arrossì e basta, stringendo le mani del maggiore a sua volta.

-La mia costellazione sei.- si avvicinò a lui, prendendo il suo viso tra le sue mani calde, lasciandogli un bacio sulle labbra e uno in seguito sulla fronte, stringendolo a sé.


boh forse -2... 



𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora