ciao.
-Jisung-ah, sei sicuro sia questa la strada?- domandò Changbin, alzando gli occhi sullo specchietto e osservando Jisung con in mano il telefono. Nell'auto del maggiore erano saliti lui, assieme a Felix, Minho e Min Joo.
-Changbin, ci sono cresciuto lì. Sì sembra che stiamo andando tra i campi di Heidi ma è fatta così la mia cittadina.- si giustificò il minore, seduto vicino al finestrino. -Hm, sarà così. Se non è la strada giusta ti faccio scendere.- riprese ad osservare la strada.
-Hyung calmati, Jisung conosce quel posto come le sue tasche.- lo riprese Felix, tenendogli la mano che in quel momento era sul cambio, per poi voltarsi e sorridergli. -Hm, va bene.- mormorò Changbin al minore che si girò verso gli altri facendo un pollice in su.
-Oh, qui!- esclamò Jisung, notando le colline pianeggianti tipiche della zona in cui era solito passare le sue vacanze estive da piccolo.
-C'è un parcheggio dietro le villette da quello che ricordo.- mormorò il biondo, cercando di avere qualche visione del posto.
-Eccolo.- indicò Changbin un parcheggio libero, in mezzo al verde, circondato completamente da un grande prato e in lontananza sorgevano delle villette in stile campagnolo.
-Siamo arrivatii!- esclamò Felix, scendendo e aprendo la porta ai ragazzi dietro. -Oh, Minho hyung. Guarda, una vespa!- sorrise a 32 denti Yongbok indicando l'insetto che svolazzava vicino all'auto.
-Spero ti punga.- sorrise l'arancio in modo sghembo al minore che gli regalò una linguaccia.
-Lix, mi aiuti con le coperte?- domandò Changbin dopo aver assistito all'esilarante scena, indicando il cofano dell'auto. Il minore annuì soltanto, seguendolo a piccoli salti.
Mentre Jisung, Minho e Min Joo cercavano un posto dove potersi sedere nel bel mezzo di quel grande prato, Changbin e Felix avevano iniziato una breve conversazione.
-Scusami la domanda, ma ti chiami Felix per quale motivo?- domandò il maggiore, trascinando giù dalla macchina una borsa, piena di piccoli cuscini e copertine piccole. I suoi muscoli guizzavano da sotto la maglietta, distraendo il minore, che scosse il capo.
-Non ricordo se vi ho detto che sono nato in Australia, ma sì, sono nato a Sidney e ho un nome australiano. Il mio nome coreano è Yongbok.- mormorò, imbarazzato dal rivelare quel nome che tanto lo infastidiva. -Yongbokie.- sorrise il maggiore, mormorando con voce dolce quel soprannome.
Felix, insomma come si poteva definire? Incantato? Qualcosa del genere?
Il sorriso di Changbin era mozzafiato, le guance che si rialzavano di poco e assieme a quel movimento i suoi occhi si erano ristretti, formando delle minuscole mezze lune. I capelli mori coprivano metà della sua fronte, mentre il resto era tirato indietro.
Senza rendersene conto sorrise anche lui, sentendo le guance accaldate. -Felix? Yongbok-ah?- il maggiore sventolò una mano davanti al viso del minore, risvegliandolo dal suo stato di trance.
-Sveglio? -rise- Aiutami su, puoi portare questa borsa? Se pesa non è un problema.- il maggiore gli passò una borsa, con dentro qualche bevanda e posata. -Ah- sì, si! Nessun problema!- il minore prese la borsa di fretta, iniziando a correre e rischiando di inciampare sui suoi stessi piedi, alla ricerca degli altri ragazzi.
-Minho! Jisung! Eccovi!- urlò notando i tre in lontananza assieme a Min Joo che giocava con le mani del fratello, mentre quest'ultimo parlava con Jisung. -Chi ti sta seguendo che corri così velocemente? La vespa di prima?- scherzò il maggiore.
-Stai zitto, ho appena fatto una figura di quelle con Changbin hyung.- lo ammutolì, sedendosi sul prato. -Ahia, oh ecco il principe Changbin che raggiunge la sua principessa.- Minho indicò il maggiore che stava arrivando con due borse ricolme di copertine e coperte nelle mani, e uno sguardo preoccupato sul viso.
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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...