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Il giorno seguente era giunto, Jeongin si era svegliato presto, preparandosi per dirigersi verso l'università, sperando di riuscire a fare colazione con gli altri. Il tragitto per scuola era abbastanza calmo, mentre girava per le strade di Seoul, lo zaino che pesava sulla schiena e la brezza invernale che si intrufolava sotto la sua sciarpa, portando freddo al suo collo.

Quando raggiunse l'ingresso principale della sua facoltà, quella di ingegneria, notò il suo riflesso trasandato, gli occhiali storti, i capelli in aria e la giacca rovinata. Si diede di fretta una sistemata, entrando in seguito e dirigendosi verso la caffetteria, situata centralmente rispetto all'intera struttura e tutte le facoltà disponibili.

Nella solita panca a ridosso delle vetrate, c'erano gli altri ragazzi che litigavano tra di loro, mangiando e ridendo. Con passi veloci e stretti gli raggiunse, bloccando i loro battibecchi. -Posso unirmi?- domandò, una mano corsa a stringere i suoi capelli  sulla nuca, mentre sentiva il viso rosso.

-Lo chiedi a fare? Vieni qua.- Seungmin aprì il suo viso in un largo sorriso, lasciando spazio al minore, che contento si sedette al suo fianco, ringraziandolo. -Ieri ho visto i genitori di Channie hyung, anche suo fratello e sua sorella.- mormorò Jeongin, solo per far sapere agli altri del loro arrivo.

-Dovremmo portare loro un po' di cibo preparato in casa, gli aiuterà a riprendersi dal volo e dalla preoccupazione per hyung.- consigliò Minho, sorridendo a tutti, che concordarono con l'idea. -Se Chan non si sveglia prima della vigilia, mi arrabbio.- mormorò Changbin, mentre Felix al suo fianco rideva.

-Si sveglierà presto, non preoccupiamoci.- si aggiunse Hyunjin, lasciando una pacca sulla spalla del maggiore. Con quel pensiero positivo, i ragazzi passarono la colazione assieme, dividendosi in seguito, andando verso le loro facoltà per seguire le rispettive lezioni. -Ci vediamo a pranzo!- esclamò Jisung, sventolando la mano, mentre proseguiva per la sua strada al fianco di Minho,  in quanto avessero lezione in due aule vicine.

-Ci vediamo dopo Hanji.- sorrise Minho al minore, attirandolo vicino a sé, lasciandogli un bacio tra i capelli, che carezzò in seguito. -A dopo.- gli sorrise, girandosi verso la sua aula e proseguendo a camminare. Minho era ancora fermo ad osservare la sua figura che si allontanava, con un sorriso sulle labbra. -Yah, sveglia.- Changbin gli tirò una spallata, smuovendo il suo corpo, ma il maggiore non sembrava in vena di prendersela con lui, ma di continuare ad osservare Jisung.

-Hyuung, entra e smettila di fissare Jisung.- il minore esasperato lo trascinò per il braccio. -Non stavo fissando Jis.- si girò ad osservarlo, mentre salivano assieme le scalinate, diretti ai loro posti. -E io sono alto.- sbiascicò l'altro. -Ma non lo sei.- si girò nuovamente Minho.

-Appunto. Stavamo giocando a chi dice la migliore bugia.- gli tirò un pugno sulla spalla, mentre si sedeva al suo posto. Il maggiore alzò gli occhi al cielo, mentre estraeva il suo quaderno, per seguire la lezione di fisica.

Dopo neanche cinque minuti di lezione, il maggiore si era avvicinato a Changbin. -Yah, Changbin. A Jisung cosa piace mangiare?- gli domandò, un sorriso sulle labbra, in contrasto con i suoi occhi che scrutavano l'altro.

-Ma cosa ti sembra? Ch'è il mio criceto domestico? Non so cosa mangia tutti i giorni.- gli rispose, spingendo il suo viso lontano, mentre tornava a scrivere. -Ma che criceto, siete amici dalle superiori, saprai cosa gli piace mangiare sempre.- il maggiore torno con il viso vicino al suo, facendolo sbuffare. -La cheesecake. O la torta al cioccolato.- mormorò, spostando il viso del maggiore un'ultima volta, tornando a scrivere. -Grazie!- gli tirò un pugnetto sulla spalla, facendolo gemere per il colpo.

Un attimo dopo erano tornati a seguire la lezione, aspettando con ansia l'ora di pranzo.

(...)

-Minho hyung dov'è?- domandò Felix, alla ricerca del maggiore. -Eccomi!- urlò improvvisamente il maggiore, raggiungendo il loro tavolo. -Sono andato a recuperare qualcosa da mangiare, meglio della mensa.- si mise a sedere, mentre Jisung gli lasciava spazio vicino a lui. Una fetta di cheesecake al cioccolato era nel fondo e il maggiore la poggiò sulle gambe di Jisung, senza dire niente.

-Che tsundere.- sbuffò Seungmin una risata, mentre il maggiore lo fissava. -Se non stai zitto, divento uno yandere.- afferrò le bacchette, iniziando ad aprire il suo pranzo d'asporto. Una risata sfuggì a tutti, nel vedere Seungmin che lo imitava, storpiando le sue parole.

Il pranzo era passato e Jeongin aveva finito le lezioni, dirigendosi velocemente verso l'ospedale. Si fermò in un minimarket, comprando qualche snack o panino, uscendo sempre di fretta, per trovare il maggiore.

Aveva iniziato a nevicare nuovamente e il minore sperava di riuscire a vedere la neve con Chan, ci sperava veramente tanto. I fiocchi si impilavano tra i suoi capelli, sciogliendosi in un battito di ciglia e rendendo umide le sue ciocche. Quando fece il suo ingresso in ospedale, sentendo l'ambiente caldo circondarlo, lasciò andare un respiro profondo. Si diresse per la rampa di scale al terzo piano, i piedi pesanti ma il cuore leggero.

Raggiunse la stanza, aprendone la porta e trovandola vuota. Si aspettava i genitori del ragazzo o almeno la sorella minore, ma nessuno. Con calma poggiò il suo zaino per terra, sedendosi sulla sedia accanto al letto, lasciando che le sue mani raggiungessero la coperta sul letto, usandola per coprire bene l'altro.

La sua testa come d'istinto si poggiò vicino alla sua, sul letto, lasciando che le loro ciocche di capelli si fondessero tra di loro, intrecciandosi in certi punti e in altro no. -Oggi è stata una giornata calma, hyung.- mormorò Jeongin, lo sguardo rivolto verso il soffitto bianco, mentre la sua mano si poggiava sopra quella del maggiore. -Minho hyung, ha portato una fetta di cheesecake a Jisung hyung. Gli piace davvero.- mormorò, carezzando il dorso pallido e freddo dell'altro. -Hyung, se ti svegli... ti porto pure io qualcosa di buono. Il pollo.. lo mangi tanto.- una risata gli sfuggì, nel ricordare la serata passata a casa del maggiore, per poi il giorno dopo mangiare pollo d'asporto sul pavimento del salotto. Gli mancavano quei momenti.

-Forse... se non avessi agito in modo stupido, ora saresti sveglio. Staresti scherzando con i ragazzi, avresti fatto dormire Yuna tra le tue braccia. Manchi a Yuna davvero tanto, non sa cosa ti sia successo. Svegliati Chan per favore.- e con quelle ultime parole e gli occhi ricolmi di lacrime, il minore decise di chiudere gli occhi, addormentandosi.


Chan se non ti svegli istg, ti uccido nel sonno

comunque sto aggiornando come se non ci fosse un domani, ringraziatemi.



𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora