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Mancava un giorno a capodanno e la zia di Seungmin era nel panico più totale. Il suo suocero sarebbe tornato lì per suo figlio, dopo averlo abbandonato per costruirsi una vita all'estero. Aveva paura per Seungmin e la sua reazione, cos'avrebbe fatto? Sarebbe andato via con suo padre, avrebbe abbandonato la coppia che l'ha cresciuto e amato?


Il ragazzo intanto era disteso nella villa Seo, il corpo sistemato a forma di stella e lo sguardo fisso sul lampadario. Minho e Jisung erano anime gemelle, quindi stessa cosa lo erano lui e Hyunjin. Ma se a quest'ultimo lui non piace e decide di amare qualcun altro? Magari per sempre? E lasciarlo morire sul letto d'ospedale? Quei pensieri gli stavano dando alla testa e con malavoglia si alzò, osservando i ragazzi fuori che giocavano a palle di neve. Il suo sguardo corse su Hyunjin, disteso a terra mentre muoveva le braccia e le gambe, creando la figura di un piccolo angelo per poi alzarsi e osservarla soddisfatto, prima di prendersi una palla di neve contro i capelli, facendolo chinare in avanti. Han intanto era iniziato a correre, scappando dal maggiore che lo inseguiva, le loro urla erano udibili anche dal salotto e un sorriso sfuggì a Seungmin nell'osservarli.

Dieci minuti dopo erano rientrati tutti zuppi, i capelli bagnati e le labbra viola dal freddo. Hyunjin stava tremando e imprecando contro Han, stretto da Minho che asciugava il suo corpo, -Io l'avevo detto che fare a palle di neve non era una buona idea.- fece spallucce Seungmin, mentre passava gli asciugamani a tutti. Hyunjin si era bloccato al suo fianco, stringendosi nella sua giacca e tremando. -Hai tutti i capelli bagnati, vatti a fare una doccia.- Seungmin posò una mano tra la chioma del maggiore, carezzandola. Quest'ultimo annuì e basta, chiedendogli in quale dei tanti bagni di casa sua poteva andare a farsi la doccia. Seungmin al piano di sotto si sedette a preparare del tè, il miglior rimedio per prevenire il raffreddore a tutti.

Dieci minuti dopo erano tutti scesi, profumati e con indosso i loro pigiami. -Hyunjin dov'è?- domandò Seungmin, mentre passava i bicchieri ai ragazzi. -Credo sia ancora in bagno.- gli rispose Felix, ringraziandolo per il tè. Il minore così si diresse al piano di sopra, sentendo il rumore di un phon acceso. Si avvicinò alla porta del bagno, bussando.

-Avanti!- la voce di Hyunjin si sentì, sovrastando il rumore del phon, mentre Seungmin entrava.

-Hyun cosa stai facendo?-

-Mi sto asciugando i capelli?-

-Hai il phon puntato sulla tua frangia, l'unica cosa che si asciugherà sarà quella.- gli sorrise, prima di prendergli il phon di mano, e piazzarsi alle sue spalle, iniziando ad asciugare i suoi capelli. -Com'è che hai sempre i capelli setosi, quando te li asciughi a caso?- gli domandò, intrecciando le sue dita tra i suoi capelli e sciogliendo i nodi delle ciocche.

-Non li tratto io. Me li asciuga sempre mio padre, non so perché insista sul farlo. Di conseguenza non ho mai imparato a farlo da solo e alla vigilia dei miei ventitré anni me li faccio fare da lui.- rise imbarazzato, mentre Seungmin dietro di lui sorrideva. -Vorrei anche io avere un padre che mi cura i capelli.- mormorò, mentre la sua mano andava a prendere il pettine, passandolo sui capelli del maggiore. Il discorso dopo quella sua frase cadde lì, lasciando i due immersi nel silenzio. Il rumore del phon era l'unica cosa che si sentiva nell'ambiente, mentre il pettine nella mano di Seungmin carezzava le ciocche del maggiore.

Quando finì la sua mano sistemò i capelli del maggiore, ordinandoli. -Grazie Seungmin.- Hyunjin si girò ad osservarlo, sorridendogli mentre si alzava. -Ah e se vuoi... parlarmi di qualcosa, ci sono.- la sua mano corse a stringere il suo polso, trattenendolo dall'uscire dal bagno.

-Grazie Hyunjin.- gli sorrise, mentre scendeva con le dita a stringergli la mano, intrecciando le loro dita. E con quel contatto scesero al piano di sotto, unendosi al gruppo.

(...)

Mezzanotte era scoccata da poco e Seungmin si stava rigirando nelle coperte, con Hyunjin al suo fianco. Quella notte avevano deciso di dormire nelle stanze della villa Seo, in quanto dormire in salotto con i sacchi a pelo era troppo per non prendersi un raffreddore.

-Seungmin, hai freddo?- domandò Hyunjin, notando il minore rigirarsi. -No.- sussurrò il nominato, mentre dava le spalle all'altro. -Qualcosa ti da fastidio?- ritentò, mentre si alzava a sedere, notando l'altro con le coperte fin sopra il viso. Il minore si fermò a pensare, non sapendo se aprirsi con il maggiore o meno. -Te l'ho detto prima, se vuoi parlarmi. Io ci sono, sempre.- aggiunse, mentre il minore si girava verso di lui, gli occhi ricolmi di lacrime e il labbro che tremava. Lo sguardo di Hyunjin si addolcì, mentre tornava a stendersi, trascinando il minore e stringendolo tra le sue braccia. -Che succede?- gli domandò, spazzolando i suoi capelli e baciandoli. -Mi manca mia madre, davvero tanto.- disse, il viso che riposava contro il petto del maggiore, macchiando il suo pigiama di lacrime. -Perché è morta? Perché mi ha lasciato qui solo?- domandò e sperava che Hyunjin avesse veramente una risposta. -Non sei solo, Seungmin-ah. Ci sono io, i ragazzi anche, la tua amata tata. Non ti ha lasciato solo, ti ha promesso al tuo fianco persone che ti vogliono bene.- gli rispose, la sua mano che carezzava ancora i suoi capelli, mentre l'altra la sua schiena. -Lo dici solo perché sto piangendo.- sbuffò il minore, staccandosi di forza dal suo petto ed osservandolo. -Non lo sto dicendo a caso. Lo sai che non mi piace mentire e non lo sto facendo. Tua madre ti ha lasciato in custodia di persone che ti amano, non sarai mai solo. A lei dispiacerebbe pensare che ti senti solo.- gli sorrise, mentre con il buio della stanza notava comunque i suoi occhi risplendere, riflettendo la sue lacrime.

-Neanche mio padre mi vuole.- sussurrò, mentre riprendeva a piangere. -Mi ha abbandonato dopo la morte di mia madre, scappando all'estero e lasciando il suo unico figlio sotto la custodia degli zii. Davvero valgo così poco?- domandò, sembrava che non gli rimaneva altro da fare che farsi domande, pur di colmare il vuoto che esse avevano lasciato nel suo cuore. 

-Il fatto che sia scappato, non significa niente. Non è neanche degno di essere chiamato padre, perché sarebbe rimasto al tuo fianco, per qualsiasi motivo. Ti avrebbe amato da padre e non ti avrebbe lasciato sprofondare nel baratro delle paranoie.- gli rispose Hyunjin, che man mano sembrava colmare il vuoto nel cuore del minore.

-Sei sicuro?-

-Sicurissimo.-

-Sicuro sicuro?-

-Sicuro alla quarta.- rispose Hyunjin, mentre il minore rideva. -Non esiste sicuro alla quarta.- sorrise, mentre il maggiore osservava il suo viso. -Da oggi sì. Ora dormi.- gli carezzò ancora i capelli, attirandolo verso di sé e stringendolo in un abbraccio.

Forse qualcosa, per loro due, sarebbe andata bene.



MUAHAHAHAHA DOMANI IL CAPITOLO DI CAPODANNO

comunque siamo già a 70 capitoli e la storia dopo due giorni é passata dalle 4.9K letture alle 5.4K, vi amo tutti mwah


𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora