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I giorni passavano, le settimane pure. Jeongin ogni giorno visitava Chan, sedendosi al suo fianco e parlandogli della sua giornata. Una volta ogni tanto incontrava Hannah, che gli consigliava di andare a casa, che avrebbe tenuto lei compagnia a suo fratello.

Sul calendario Iseul aveva appena circondato il numero 24 di dicembre, con un sorriso in volto. Era la vigilia, ma Chan non si era ancora svegliato. La preoccupazione dei ragazzi era salita alle stelle, come quella dei suoi genitori.

-Hyuung, perché non ti svegli?- borbottò Lucas, agitando la mano del maggiore, ancora fredda e pallida. Hannah al suo fianco aveva le guance ancora rigate dalle lacrime, mentre alzava gli occhi sul vischio appeso sopra il suo letto. Lo aveva appeso lei con cura, con l'aiuto di suo padre. La stanza era sprofondata nel silenzio, non si sentiva niente, se non Lucas che tirava su con il naso.

Jeongin quel giorno era rimasto a casa, non aveva voglia di alzarsi dal letto. Yuna entrava in stanza, gli portava qualcosa da mangiare o un disegnino fatto da lei, poi usciva. Il minore non si muoveva, il viso era sprofondato nel cuscino e le coperte coprivano i suoi capelli, lasciandolo al buio.

-Jeongin-ah.- Yuna era entrata per la terza volta, andando questa volta a rimuovere la coperta dal viso del fratello, tirandogli una mano sul capo. -Aiah, Yuna!- sbuffò lui, girandosi ad osservare il viso della sorella. -Non mi stavi rispondendo, pensavo fossi morto.- rispose lei con fare innocente. -Cosa c'è?- le domandò, alzando il suo busto ad osservare la minore che si muoveva per la stanza.

-Scriviamo una lettera a Channie?- domandò lei, salendo a fatica sulla sedia del fratello, osservando la scrivania e cercando ciò di cui aveva bisogno. Il maggiore osservò com'era seria nelle sue intenzioni e non seppe dirle niente. Controvoglia si alzò a sedere, sistemando il suo pigiama stropicciato e raggiungendo la minore. -Cosa vuoi scrivere?- le domandò, osservandola all'azione, mentre recuperava matite e forbici.

-Scriverai te, io non so farlo. Ti dirò cosa scrivere, al lavoro!- esclamò saltando giù dalla sedia, correndo fuori dalla stanza diretta al piano terra, con Jeongin dietro di lei che rideva, mentre portava il materiale.

E così nel salotto si misero a scrivere, o meglio, Jeongin scriveva e Yuna dettava. Avevano decorato quella lettera e l'avevano imbustata. Jeongin quel giorno aveva comprato un mazzo di fiori, decidendo che quella sera avrebbe fatto visita a Chan, per passare tempo con lui prima di Natale.

(...)

-Mamma, io vado.- disse Jeongin alla donna, che gli sorrise soltanto, mentre il figlio usciva di casa, la giacca chiusa e un mazzo di fiori in mano, assieme a due lettere impigliate dentro. La strada per l'ospedale poteva farsela a piedi, certo ci metteva venti minuti, ma gli piaceva la sensazione di passeggiare per le strade di Seoul la sera.

La famiglia di Chan lo aveva avvisato, che quella sera non sarebbero riusciti a passare, dovevano andare a prendere i nonni, per portarli a visitare il loro nipote. E Jeongin aveva promesso solennemente di passare la serata prima di Natale con il maggiore.

Quando entrò in ospedale, come al solito, un brivido percorse il suo corpo nel sentire il calore proveniente dalla struttura. Si diresse verso la reception, osservando la ragazza dietro il bancone. -Sono qui per visitare Bahng Chan.- mormorò e la ragazza gli regalò un largo sorriso. -Vai pure.- gli fece il gesto con la mano, invitandolo ad andare.

Jeongin non capiva perché così tanta felicità, insomma sì quell'infermiera aveva sempre un sorriso stampato in volto, ma quella sera, sembrava star per esplodere di felicità. La sua camminata verso la stanza del ragazzo si fermò quando sentì una voce provenire da dentro, era un medico? Provò a bussare e all'improvviso il parlottio si interruppe, lasciando il silenzio totale di fronte alla stanza. Jeongin azzardò ad aprire la porta, notando due occhi fissarlo, con un sorriso in volto e una fossetta sulla gota destra.

-Ciao Jeongin-ah.- mormorò la voce dolce di Chan, mentre il minore incrociava il suo sguardo. I suoi occhi si riempirono subito di lacrime, mentre faceva cadere il mazzo di fiori, correndo verso l'altro, buttandosi tra le sue braccia. Un gemito di dolore fuggì alle labbra del maggiore, misto ad una risata, mentre l'altro spingeva a fondo il viso nel suo collo.

-T-ti odio!- borbottò il minore contro la sua pelle, stringendo la presa attorno al suo collo. -E io ti amo.- rise Chan, stringendolo tra le sue braccia e carezzando i suoi capelli. -Non sai quanto mi sei mancato.- disse Jeongin, staccandosi e incrociando il suo sguardo. -Aigoo, ti sarai sentito solo.- gli sorrise Bang Chan, togliendo le lacrime dal suo volto, baciando in seguito la sua fronte.

-Non lasciarmi mai più.- sbuffò Jeongin, sorridendogli in seguito. -Non farlo manco te.- rigirò la proposta il maggiore, carezzandogli il volto. Il minore alzò in seguito il capo, osservando il vischio che si muoveva sopra il loro capo. Chris seguì il suo sguardo, osservando l'artefatto appeso. -Chi l'ha appeso tra voi?- gli domandò, aspettandosi che uno dei ragazzi avesse appeso quel vischio lì. -Nessuno di noi. L'ha appeso tua sorella.- riportò lo sguardo in basso, mentre il maggiore sorrideva. -Sono venuti qui.- mormorò, riferendosi alla sua famiglia. -Gli avviso che ti sei svegliato.- Jeongin distolse l'attenzione, cercando il suo telefono.

-Non ora. Rimani qui con me.- il maggiore lo bloccò, trascinandolo di peso vicino a lui, stringendo le braccia attorno a lui. -Ho dormito per due settimane senza di te.- mormorò, lasciando che il suo fiato caldo soffiasse sul collo dell'altro. -In verità no, quasi ogni giorno dormivo qui.- ammise l'altro con imbarazzo. -Hai dormito con me, ma non con la tua ragazza?- gli domandò indispettito. -Non ho più una ragazza, non che l'avessi mai voluta. Più tardi ti spiego la situazione.- la mano di Jeongin era tra i capelli di Chan, carezzandoli con lentezza.

-Se non hai più una ragazza... posso avere l'onore di baciarti sotto il vischio?- domandò il maggiore, alzando gli occhi verso l'altro, notandolo rosso in viso. -Sarà il tuo regalo di Natale.- gli rispose, attaccando le loro labbra, mentre l'orologio sul comodino emetteva un suono, segnando lo scoccare della mezzanotte.

Allo scoccare di Natale, Chan e Jeongin si sono baciati sotto il vischio, promettendosi amore.


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ora la seconda coppia sono Channie e Innie! Chi saranno i prossimi?

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