-Seungmo, dove andiamo?- domandò la voce dolce di Hyunjin, mentre la sua testa riposava sulle cosce del suo ragazzo. -Ti porto a visitare qualcuno.- gli sorrise quest'ultimo, facendo scivolare le sue dita tra i fili scuri dell'altro. -Chi?- domandò nuovamente, girò la testa, facendo riposare il suo mento sulla coscia dell'altro.
-Mia madre.- gli sorrise, invitandolo ad alzarsi. Il maggiore lo seguì con lo sguardo, mentre il minore apriva l'armadio del ragazzo più alto. -Posso prendere questa felpa?- gli domandò, mostrando una felpa larga nera. -Certo che puoi, Seungmo.- gli sorrise, alzandosi dal suo letto e avvicinandosi all'altro. Un bussare improvviso alla porta, bloccò le azioni dei due ragazzi, mentre Hyunjin mormorava un 'Avanti'.
-Scusate ragazzi, volete pranzare? Prima di uscire.- domandò la signora Hwang, osservando i due ragazzi. Hyunjin stava per rispondere, quando il minore lo precedette. -Certo, signora Hwang.- le sorrise dolcemente, mentre la donna ricambiava in modo timido, richiudendo la porta.
-Perché hai detto di sì? Sai com'è fatta mia madre.- sbuffò Hyunjin, poggiando la spalla contro l'armadio e incrociando le braccia al petto. -Hyun, non posso fidanzarmi con te ed evitare tua madre. Andrà bene, hm? Su vestiamoci.- lo trascinò per mano, raggiungendo la sua altezza e lasciandogli un bacio leggero sulle labbra.
Il maggiore non ribatté, iniziando a cambiarsi con i vestiti consigliati dal minore. Un quarto d'ora dopo, erano seduti a tavola. Seungmin aveva insistito ad aiutare la donna a portare i piatti. Poco dopo erano tutti seduti a tavola, mentre il signor Hwang iniziava a mangiare, seguito dagli altri.
-Seungmin, tu che facoltà fai?- domandò Haru, puntando gli occhi sul minore. -Mi voglio laureare in medicina, ma nel futuro progetto di fare altro.- le sorrise, mentre Hyunjin al suo fianco osservava la sua sorella, aspettando un suo intervento.
-Tipo?- domandò lei.
-Non credo siano fatti tuoi, il suo futuro.- intervenne Hyunjin, guardandola male.
-Hyun!- lo riprese il minore, tirandogli una gomitata sul braccio.
-Voglio fare il cantante lirico.- sorrise alla maggiore.
-E perché hai fatto medicina allora? Non ha alcun nesso.- borbottò lei, le bacchette bloccate tra le sue labbra.
-La mia defunta madre, era medico. Ho deciso di seguire le sue orme, almeno nello studio.- le spiegò.
La ragazza era pronta ad intervenire ancora, quando sua madre la interruppe:-Basta così, Haru. Scusami Seungmin.- mormorò la donna, invitando tutti a riprendere a mangiare.
(...)
-Perché hai insistito, sul dirle di tua madre?- domandò Hyunjin, ancora scocciato per il pranzo che avevano avuto. -Perché non è un peccato parlarne. Se non ne parlassi, penserebbe sia successo chissà cosa.- rispose il minore, la sua mano intrecciata in quella del maggiore. -Comunque.- sbuffò il maggiore.
-E dai, non fare così.- Seungmin iniziò a scuotere il suo braccio, sorridendogli, il maggiore non seppe resistere alla sua felicità, trascinandolo per il braccio vicino a lui, baciandolo. -Ya! Non fuori!- si staccò dopo poco il maggiore, guardando male l'altro. -E perché no. Lascia che tutti sappiano, che sei mio.- gli sorrise contro le labbra. -Ti odio.- sbuffò il minore, staccandosi dalla sua presa e iniziando a camminare lontano da lui.
-Ya! Seungmin!- gli iniziò a correre dietro, mentre il minore accelerava il passo. Iniziarono in pochi minuti a rincorrersi per le strade di Seoul, diretti verso il cimitero. E dopo una corsa e camminata di venti minuti, i due ragazzi erano giunti davanti al grande portone d'ingresso del cimitero di Seoul.
Seungmin bloccò la sua corsa, mentre Hyunjin si fermava al suo fianco. Quest'ultimo andrò a prendere la sua mano, stringendola. -Andiamo?- gli domandò con un sorriso, mentre il minore annuiva, seguendolo dentro. Le alte mura del cimitero erano ricolme di candele e foto di persone. Seungmin trascinò il maggiore, verso una zona coperta. Delle piccole caselle con vetrate, coprivano i muri. Seungmin si diresse verso una posta all'angolo.
-Mamma.- sorrise, aprendo la vetrata, toccando la foto di sua madre. -Spero tu stia ancora vegliando su di me, mi manchi.- la sua voce si incrinò, mentre Hyunjin al suo fianco lo abbracciava. -Ti voglio presentare qualcuno.- sorrise, spostandosi e lasciando spazio a Hyunjin.
-Salve signora, sono quel qualcuno. Hwang Hyunjin, il ragazzo che si è innamorato di suo figlio. Non si preoccupi, lo tratterò bene.- sorrise il maggiore, che si era piegato per raggiungere l'altezza della foto.
-Vorrei ricevere un giorno la sua benedizione, per poter stare per sempre, assieme a suo figlio.- inchinò il capo in segno di rispetto, mentre Seungmin al suo fianco sorrideva.
-Cosa dice signora? Posso stare per sempre con Seungmin? Oh, la ringrazio!- il maggiore si inchinò diverse volte. -Cosa? Oh grazie, anche lei è davvero bella. Ecco da chi ha preso il mio amato ragazzo.- sorrise il maggiore, mentre Seungmin al suo fianco si era messo a ridere.
-E ora ci scusi, la lasciamo riposare. Non si preoccupi, dirò io Seungmin a mangiare e a non ammalarsi.- il maggiore girò la testa verso il suo ragazzo, che con le lacrime agli occhi sorrideva. -Andiamo su.- Hyunjin gli porse la mano, mentre chiudeva la vetrata.
Il minore accettò l'offerta, intrecciando le loro dita e avvicinandosi all'altro, che lo strinse in un abbraccio.
E forse in quel pomeriggio invernale, dopo che aveva iniziato a nevicare, davvero Hyunjin e Seungmin avevano ricevuto la benedizione della madre di quest'ultimo, permettendogli di amarsi in eterno, senza nessun ostacolo di fronte a loro.
-Mia madre, ci ha dato la sua benedizione.- sorrise Seungmin, alzando lo sguardo sulla neve.
-Dici?- domandò il suo ragazzo.
-Mmh, quando nevicava, mi ha raccontato mia zia, era sempre contenta e diceva che Dio ha dato la sua benedizione a qualcuno. L'avrà data pure a noi.- sorrise il minore.
sigh, che capitolo cute
vabbè oh, -1
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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...