-Papà cavolo! Dobbiamo stipulare il prima possibile un incontro in tribunale, deve essere incastrata!- esclamò esasperato Minho, le mani tra i capelli mentre con preoccupazione osservava suo padre.
-Minho, ascoltami. Non abbiamo abbastanza prove per poter incastrate tua madre, finiremmo nel torto noi.- gli spiegò il padre, massaggiandosi la tempia destra mentre toglieva gli occhiali da vista.
-Questa cosa va avanti da un mese e passa! Più di sette mesi papà, cazzo! Lo vuoi sotto la tua custodia tuo figlio o vuoi rinunciare a lui! Ah!?- domandò esasperato il ragazzo, mentre il padre lo osservava.
-Lee Minho, porca troia! Abbi pazienza, ci sto mettendo il mio impegno!- urlò in risposta l'uomo, sbattendo le mani sul tavolo e alzandosi, mentre la sedia dietro di lui cadeva, creando un tonfo, che attirò l'attenzione di Jieun. Quest'ultima di corsa lasciò perdere il pranzo, salendo frettolosa al piano di sopra, preoccupata per le urla.
-Dong-Min, Minho!- urlò la donna, spostando la porta scorrevole in vetro dello studio, rivelando i due, suo marito in piedi e suo figlio di spalle. -Che succede? Perché urlate?- domandò lei, ricacciando fuori l'aria che aveva trattenuto.
-Niente, mamma.- pronunciò Minho, girandosi ad osservare la donna, che sentì qualcosa stringersi nel suo cuore, nel vedere suo figlio con gli occhi rossi. -Oh caro...- mormorò, mentre raggiungeva il ragazzo e lo stringeva tra le sue braccia. -Va tutto bene, qualsiasi cosa sia successa. Va bene.- gli carezzò il capo, mentre osservava suo marito e mimando le labbra lo sgridava. -Venite a mangiare su.- strinse le spalle al figlio, allontanandolo e accompagnandolo con lei verso le scale, mentre suo marito abbassava la testa sospirando.
La situazione da risolvere era complicata, Dong-Min doveva scavare nel passato del suddetto padre di Min Joo e della sua suddetta relazione con Mi-Cha, c'era qualcosa che mancava nel puzzle.
Con un'ultimo sospiro, si diresse al piano sotto, trovando Minho al tavolo, che tirava su con il naso e mangiava la sua zuppa. Si sentiva estremamente in colpa per come gli aveva urlato addosso. Con calma si lavò le mani al lavandino, sedendosi in religioso silenzio al suo posto, davanti rispetto a Minho, mentre Jieun era capo tavola.
Ringraziò per il cibo a bassa voce ed iniziò a mangiare, mentre sua moglie li osservava ad entrambi. -Dong-Min.- lo richiamò un attimo dopo e l'uomo come scottato alzò la testa, osservando il viso della donna, che gli sorrise.
-Hai detto che il fidanzato di Mi-Cha, è stato coinvolto in un incidente stradale, poco dopo è nato Min Joo. E mi hai detto che Mi-Cha poteva essere correlata all'accaduto.- si spiegò Jieun, mentre attirava su di sé l'attenzione del figlio.
-S-sì esatto.- mormorò l'uomo, mentre gli rischiava di andare di traverso il cibo. Perché non l'avevano avvisato che avrebbe sposato una donna così intelligente quanto bella?
-L'ex di Mi-Cha, non stava guidando l'auto, ma il suo tassista, vero?- e l'uomo le diede conferma ancora. -So che l'uomo è stato provato come innocente, in quanto è morto anche lui nell'incidente. Non hai mai provato a investigare la famiglia del tassista? Ne saprà qualcosa.- finì Jieun, mentre una lampadina si accendeva ne cervello di suo marito, che alzò il capo.
-Vero!- si alzò, facendo cadere il cucchiaio dentro la scodella di zuppa, mentr si alzava e si girava a guardare la donna, lasciandole un bacio sulle labbra. -Lee Dong-Min, non t'azzardare a tornare a lavorare, finisci il tuo pranzo.- lo trattenne la donna per il polso, mentre suo figlio rideva.
-S-sì giusto.- si risedette composto, tornando a mangiare, mentre un diagramma composto da fili rossi e foto si creava dentro la sua mente. Forse, il tassista e la sua famiglia, erano il puzzle mancante.
(...)
Minho era seduto nella sua camera da letto, mentre con il pc in mano, stava facendo le ricerche della giornata, riguardanti il coma. Si era fatto mandare da Beomgyu le date che hanno denunciato lui e gli altri per il coma.
-Wren...Wren...- mormorava in continuo, mentre scorreva le schede riguardanti anime gemelle e coma improvvisi. -Trovato...- si bloccò su una scheda, in cui la firma iniziale era "Wren" e sotto trovata reportate le parole che Soobin aveva detto loro.
-Dream War...Dream War è il cosidetto nome di questa trama? Wren è una scrittrice, o scrittore.- alzò la testa al soffitto, mentre assimilava le informazioni. Quel libro con quella suddetta trama, era nominato "Dream War". Perché poi Dream War? Una guerra, un sogno?
-Ora è tutto più limpido!- urlò improvvisamente, mentre il laptop scivolava dalle sue gambe. -Io e Felix abbiamo sognato una guerra, quando eravamo in coma. Se siamo correlati, io, lui e gli altri, significa che tutti avremo sognato a spezzettoni una guerra. Quella specifica del 1950.- parlò da solo, mentre girava in tondo per la stanza.
-Devo chiamare gli altri.- e con quelle ultime parole, afferrò il telefono in mano, andando alla ricerca della chat condivisa da lui e gli altri ragazzi. Un attimo dopo aveva digitato un messaggio e l'aveva mandato.
"Ragazzi, tra mezz'ora incontriamoci, vi dico se venire a casa mia o meno."
E con ciò spense il telefono, uscendo dalla sua stanza, dirigendosi di fretta al piano inferiore, dove sua madre era seduta, guardando la TV in salotto.
-Mamma! Possono venire i ragazzi da me? Solo per un pomeriggio, è importante!- si diresse davanti allo schermo, bloccando la visuale alla donna che rise. -Certo Minho. Se avete fame dimmelo, che preparo loro qualcosa.- gli sorrise, mentre il figlio la ringraziava.
Di fretta corse al piano superiore, spalancando la porta della sua stanza. Sistemò veocemente il letto, riponendo al suo posto il suo pc e ordinò la scrivania. Uscì dalla stanza, aprendo lo sgabuzzino vicino al bagno, trovando i pouf che sua madre gli aveva tolto, in quanto ingombranti in camera. Ne tirò fuori quattro, trascinandoli di peso, portandoli dentro la stanza e sistemandoli.
Recuperò in seguito il telefono, mentre le notifiche dei ragazzi si facevano numerose.
"Venite da me a casa, davvero, appena ci troviamo vi spiego tutto."
E spense nuovamente il telefono, mentre sistemava la sua camera da letto. E un quarto d'ora dopo, sentì il tintinnio del citofono di casa, che lo obbligò ad alzarsi e correre al piano inferiore. Trovò sua madre alla morta, che invitava i ragazzi ad entrare.
-Siete qui.- si avvicinò, sorridendo a loro, mentre tutti preoccupati lo osservavano. -Andiamo sopra, vi devo spiegare tutto.- gli indicò con un cenno di capo il piano superiore, mentre gli antri si inchinavano alla signora Lee, seguendo in seguito Minho.
mmh, this is spicy, ci stiamo avvicinando alle ragioni dietro la morte dell'ex di Mi-Cha e perché Min Joo sia ancora con lei e stiamo scoprendo cosa faranno i ragazzi ora che Minho ha scoperto cosa hanno sognato in comune🤭🤭
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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...