*Sconosciuto ti ha aggiunto al gruppo*
*Sconosciuto ha aggiunto altri 11 sconosciuti al gruppo*
Eh?
Ragazzi:D
Cosa siete, perché vivete e cosa volete
Ah-ah, con calma Minho. Sono Beomgyu:D
Bene ragazzi miei, vi ho riuniti qui per dirvi domani dobbiamo incontrarci. Dobbiamo parlare di qualcosa molto importante.
Domani?
Minho sentiva che da un momento all'altro avrebbe evocato tutti i santi esistenti dentro camera sua. Cosa doveva essere di così importante da fargli rimandare la sua uscita con Min Joo? Aveva promesso al ragazzino di portarlo fuori per passare una giornata assieme come fratelli, e ora qualcosa che c'entrava con lui e il resto dei ragazzi non glielo permetteva.
Il gruppo intanto si stava riempendo di messaggi da parte di tutti i ragazzi che chiedevano dove sarebbero andati, quanto sarebbero stati fuori e a che ora si sarebbero visti.
<Dovrei portare Min Joo con me? Insomma non credo possa dar loro fastidio...> ci pensò su, per poi spegnere il telefono e decidersi a scendere al piano sotto di casa sua.
-Minho! Guarda che ho preso!- esclamò felice la sua matrigna, mostrando al ragazzo un mazzo di fiori viola, bianchi, rosa e blu. Il ragazzo sorrise, -Sono davvero belli.- disse per poi lasciare la donna a spiegare doveva gli aveva presi.
-Questi viola sono le Iris, simbolo di fiducia. I giacinti bianchi significano perdono, poi l'oleandro è segno di disgrazia, nonostante i petali rosa. E quelli più belli per me sono le violette blu che indicano le scuse.- sorrise lei, carezzando i fiori.
Minho che stava aprendo il frigo ebbe un giramento di testa, che dovette poggiarsi al ripiano della cucina per non cadere. -Minho tutto bene?- domandò la matrigna poggiando il vaso con dentro i fiori per poi avvicinarsi al figlio che annuì debolmente per poi rialzare la testa. -Sto bene mamma. Devo solo mangiare qualcosa.- le rispose agitando la testa per poi vedere la donna che annuì, lasciando il ragazzo solo in cucina mentre cercava qualcosa da mettere sotto i denti.
Poi si ricordò di dover avvisare i suoi genitori che domani sarebbe uscito. -Mamma! Papà!- richiamò i due che erano seduti fuori in giardino, giocando con le loro tre gatte. I signori Lee risposero al ragazzo dicendogli di venire lì.
-Che succede?- domandò il padre che stava versando un po' di acqua nella ciotola di Dori. -Domani esco. Ho promesso a Min Joo che saremmo usciti a mangiare, saremmo insieme ai ragazzi dell'ospedale e i dottori.- spiegò carezzando Soonie che si era prontamente catapultata sulle sue gambe alla ricerca di attenzioni.
-Mi sono ricordata! Perché non inviti quei ragazzi un giorno a casa? Mi sembrano educati e gentili, non farebbe male avere degli ospiti.- sorrise sua madre alzandosi da terra per poi spazzare via il terreno che si era poggiato sui suoi pantaloni.
-Minho. Sei sicuro di voler andare da Min Joo?- domandò suo padre che prima non stava parlando. -Lo sono papà. Min Joo è una parte essenziale di me come lo sei tu e la mamma. Già non sopporto che viva lì, non vederlo per troppo tempo dopo l'ultima volta mi farà male. Troppo.- mormorò il figlio, perdendosi a guardare il prato del giardino.
-Va bene. Puoi portarlo fuori.- sorrise l'uomo creando un sorriso anche sul viso del figlio.
...
La porta in ferro era di nuovo davanti alla visuale di Minho, che dopo pochi attimi suonò, sentendo la porta aprirsi e senza aspettare si trovò Min Joo attaccato al suo busto che lo abbracciava. -Hyung!- sorrise alzando il viso verso Minho che gli scompiglio i capelli. -Andiamo?- domandò poco dopo. -Aspetta! Devo prendere i miei soldi!- sorrise il ragazzino che però venne stretto nell'abbraccio da Minho.
-Niente soldi tuoi. Offro tutto io, tu risparmia così da grande pagherai per me, mmh?- gli domandò scompigliandogli i capelli e portandolo fuori dalla porta di casa, che si chiuse alle spalle senza aspettare che il minore salutasse la madre.
Tra tutte le strade del centro di Seoul si potevano vedere genitori con figli, amici e fidanzati, ma in quella strada, sotto l'ombra degli alberi Minho stava passeggiando stringendo la mano del suo fratello minore che gli raccontava quanti libri belli leggeva e quante attività belle aveva trovato da fare.
(plz sto piangendo immaginandomi la scena)
Minho attimi dopo prese il telefono, componendo il numero di Beomgyu per poi aspettare la risposta.
-Hey Beomgyu. Non te l'ho detto prima, ma mi sto portando qualcuno dietro. Spero non sia un fastidio per gli altri, ma ci tengo.- disse il ragazzo spostando lo sguardo su Min Joo che camminava spensierato al suo fianco.
-Minho! Certo nessun problema. Ci vediamo.- lo salutò il maggiore, per poi chiudere la chiamata.
-Chi sarà? Sua madre?- domandò Yongbok seduto ad un tavolo della pasticceria in centro città, assieme agli altri ragazzi. -Chi l'ha invitato?- domandò Seungmin guardando di bilico il ragazzo che ancora esponeva i suoi ragionamenti su chi potesse essere. Tutti risero al tavolo.
-Oh, è qui davanti.- disse Beomgyu visualizzando il messaggio di Minho che gli diceva di ordinare perché era già lì. I ragazzi curiosi girarono la testa verso la porta in vetro dalla quale entrò Minho, accompagnato da un ragazzino?
-Cosa cazzo...- mormorò Hyunjin assottigliando lo sguardo per capire se stesse sognando o meno, ma una manata sulla schiena da Bang Chan lo fece ammutolire e soffrire in silenzio.
Minho girò la testa un paio di volte scorgendo in lontananza i ragazzi, sorrise accovacciandosi accanto a Min Joo sussurrandogli qualcosa. Poi lo riprese per mano, andando verso il tavolo. Erano in un angolo, che disponeva di panche, divanetti e sedie a volontà. -Hey.- sorrise Minho quando ebbe raggiunto il tavolo, alzando la mano che non stringeva quella del fratello.
Nessuno lo calcolò, spostando l'attenzione sul bambino che aveva letteralmente gli stessi tratti facciali di Minho, dal naso dritto e a punta agli zigomi alzati e il debole sorriso sulle labbra. -Woah hyung! Siete gemelli o cosa?- domandò Felix spostando lo sguardo dal maggiore al minore.
-Min Joo, i miei amici. Ragazzi, Min Joo, il mio fratellino.- gli presentò Minho, lasciando che il minore si inchinasse davanti ai più grandi. -Piacere mio.- sorrise il bimbo per poi alzarsi. -Woah, anche la voce...- mormorò un po' troppo ad alta voce Jisung, alla quale Minho e suo fratello risero assieme.
-Ya! Avete la stessa risata! Siete due cloni o cosa?- domandò Hyunjin alzando le mani alla bocca con drammaticità, facendo ridere tutti. Minho e Min Joo presero posto vicino, il minore vicino a Jeongin e il maggiore al fianco di Jisung.
-Ordiniamo?- domandò Yeonjun che fino a prima stava parlando con i medici riguardo la somiglianza che i due presunti Lee avessero tra loro. -Va bene. Ma pago io, l'ho promesso a Min Min.- sorrise Minho chiamando il suo fratellino con un soprannome che tutti trovarono estremamente carino.
vi giuro raga mi è piaciuto un sacco scrivere sto capitolo, amo come i personaggi degli Skz abbiano a che fare con i bambini;(
MI SONO DIMENTICATA DI DIRE CHE GLI SKZ HANNO VINTO IL PREMIO COME LEADER DELLA QUARTA GENERAZIONE DEL KPOP😭😭
sono troppo fiera di sti ragazzi troppo cresciuti<3uaio, come state? tutto bene?<<3

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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanficSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...