Le 15 erano scoccate da pochi attimi e Jisung si trovava su una panchina laccata di verde scuro, che picchiettava le sue ginocchia come passatempo, aspettando l'arrivo di Minho.-Jisung!- si sentì richiamare da una voce alta, alla quale alzò la testa, incontrando gli inconfondibili occhi marroni di Minho e i suoi scarlatti capelli arancioni.
-Hyung.- sorrise alzandosi, aspettando l'arrivo del ragazzo fino a lui, per evitare di attirare attenzioni poco indiscrete.
-Andiamo?- gli domandò subito il ragazzo appena arrivato, facendo annuire Jisung che si affiancò a lui, dirigendosi verso il famoso negozio.
Le vie di Seoul erano vuote, qualcuno camminava sotto quel sole afoso, ma di fretta per tornarsene a casa. Jisung e Minho invece avevano deciso di prendere il loro tempo.
-Hai partecipato a gare di pattinaggio artistico?- domandò a vuoto Minho, girandosi verso il minore, occupato ad osservare i suoi dintorni.
-Sì. In questo ultimo anno ho partecipato a cinque gare, durante il coma c'è stato un raduno a Tokyo. Lo aspettavo da una vita.- mormorò l'ultima frase sorridendo. -Se hai fatto così tanti anni di pattinaggio allora mi insegnerai per bene.- si girò a guardarlo Minho, con quel dannato sorriso mozzafiato a macchiare il suo viso. -C-certo.- disse soltanto il minore, tornando a prestare attenzione al paesaggio fuori.
Pochi minuti dopo si trovarono davanti al negozio di pattinaggio artistico, ornato sopra da un disegno di pattinatori armati di divise e pattini. -Entriamo su!- Minho richiamò Jisung, stringendo la sua mano e trascinandolo all'interno del negozio, facendo suonare la piccola allarme all'ingresso, segno che qualcuno era entrato.
-Benvenuti ragazzi.- la voce stanca di un'anziana dietro la cassa richiamò la loro attenzione. -Guardate pure.- gli invitò con un sorriso la donna, indicando i diversi scaffali dove pochi giorni fa stavano girando.
-Sono qui.- sorrise Jisung, indicando i pattini della quale Min Joo si era innamorato. La targhetta con il nome dei pattini riportavano sotto '396.545,51 won'. -Merda se costano.- mormorò Jisung, abbassandosi ad osservare i pattini di una bellezza unica. -Questi costano tanto perché sono in edizioni limitata, dispongono di tutte le taglie per i piedi e in più sono stati ideati da un giovane pattinatore giapponese.- parlò dietro di loro la voce della stessa donna alla cassa, facendo annuire i ragazzi. -Glieli prendo.- decise Minho, abbassandosi assieme a Jisung, scorgendo una scatola con sopra incisa la taglia numero '37'. -Se Min Joo indossa 37 dovrà abituarsi a sentire i pattini stretti, quando si eserciterà gli sentirà della taglia giusta.- gli spiegò Jisung.
L'arancio annuì, prendendo la scatola e proseguendo a camminare, venendo seguito a ruota da Jisung, che osservandosi nei dintorni notò un vestito.
-Hyung, guarda questo!- sorrise indicando un completo, completamente nero, con dettagli di colori freddi, che partivano come il soffio di un drago dalla spalla destra e giungendo fino al fianco sinistro, proseguendo in tondo anche sui leggins del vestito.
-È veramente bello.- mormorò toccando i brillantini che decoravano la veste. -Glielo prendo.- sorrise Jisung, staccando il vestito dall'appendiabiti. -Min Joo ha una vita stretta no? Un vestito di 39cm andrà bene?- domandò.
-Sì, però- - Minho venne interrotto dall'altro che gli mimò di tacere. -Ok grazie! Lo prendo!- sorrise a 32 denti. proseguendo a camminare, raccattando i calzini della taglia del ragazzino, le protezioni e i guanti.
-Ma- Jisung– - Minho cercò di fermare il ragazzo che ormai era corso in quarta verso la cassa, poggiando tutto l'essenziale, tranne i pattini che il maggiore aveva ancora in mano.
-Ahjumma, prendiamo questi.- le sorrise, togliendo gentilmente i pattini dalle sue mani, poggiandoli sulla cassa.
-Aspetti ora pago!- esclamò felice, tirando fuori la sua carta di credito, passandola sul lettore delle carte, aspettando che il conto uscisse.
-Hai fatto. Grazie per questo acquisto! Tornate presto ragazzi!- gli salutò la donna, lasciando che Jisung prendesse il tutto, trascinando per mano Minho, uscendo dal negozio.
-Alt! Se mi dai il numero della tua carta posso spostarti i soldi alla mia per ripagarmi, ma non lo farò.- gli sorrise mettendoli una mano sul petto per far sì che non si avvicinasse maggiormente.
-In più! Io ho pagato il regalo, tu pagherai tutto l'essenziale per la festa, siamo pari.- gli sorrise togliendo la mano.
-No Jisung, dovevo pagare tutto io, sono tanti soldi quelli. Andiamo nella banca più vicina per spostare i soldi.- sentenziò il maggiore, iniziando a marciare ma venendo fermato al braccio da Jisung.
-Hyung. Non mi cambia avere dei soldi in più o in meno nel mio conto bancario. L'ho semplicemente fatto per promettere un regalo bello a Min Joo, se lo merita.- lo guardò negli occhi, sorridendo quando l'altro sospirò.
-Va bene, ma lascia che ti ripaghi. In qualsiasi modo tu voglia.- gli sorrise indicando il sacchetto con dentro il regalo per Min Joo.
-Va bene. Aspetta che ci pensi...- mormorò la frase finale, sorridendo subito dopo.
-Lo so! Portami a mangiare le cheesecake, tante però.- gli sorrise agitando la sua mano che era ancora stretta attorno a quella di Minho.
-Mmh, va bene. Ti porterò al tuo appuntamento per le cheesecake.- disse, prima di tornare a camminare, con la mano di Jisung stretta nella sua e un sorriso a circondare il suo viso.
un mini regalo, credo.
scusate ma non ho riletto assolutamente nullaD:
forse un doppio regalo per questa sera sarà la Oneshot su 'Any' o 'Sorry, I love you':D
come state? tutto bene?<33
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𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰 ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...
FanfictionSi dice che quando la propria anima gemella vi sogna, cade in un coma e quando si sveglia, non ricorda niente di voi. Avrete solo l'opportunità di creare un ricordo vostro. Questo è il sequel di "Dream War", se volete leggere questa storia dovete pr...