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-Ok, hyung. Ce la puoi fare.- disse Jisung al telefono.

-Zitto, Jisung. Non sei d'aiuto.- lo riprese Minho, chiudendo la chiamata con il minore dopo aver sentito un 'Buona fortuna!' da parte sua.

Sistemò la sua maglietta, osservando il suo riflesso nel telefono spento. Sospirò per poi suonare alla porta.

Quello era il primo compleanno di Min Joo che passava con lui. Intendiamoci, negli scorsi dieci anni -ora undici- passava a casa solo per dargli il suo regalo e rimanere per qualche ora con lui, il trauma causato da sua madre a quei tempi non era passato.

Ma ora sapeva che avrebbe passato molto di quel tempo con il suo fratellino, regalandogli il migliore dei compleanni.

Il rumore del citofono rimbombò per il corridoio del condominio, facendo sentire a Minho poco dopo dei passi svelti che si avvicinavano alla porta.

Il capo moro di Min Joo face capolino fuori dalla porta grigia, mostrando poco dopo gli occhi e la bocca ricolma di biscotti al cioccolato.

-Auguri!- esclamò Minho sorridendo, aprendo la porta per poi prendere il minore in braccio, correndo per entrare in salotto.

-Aah, hyung! Soffoco!- lo sgridò il moro colpendogli la spalla e pregandolo di farlo scendere.

-Sì, di niente.- sorrise il maggiore, passandogli una mano tra i capelli.

-Grazie comunque. Stavo per fare colazione, vuoi?- domandò Min Joo, andando al tavolo e prendendo un biscotto.

-Cosa?! No, no. Assolutamente no. Corri a cambiarti con il tuo cambio preferito. Ti porto io a fare colazione.- lo spintonò prendendogli il biscotto di mano e mettendolo sul tavolo.

-Ma...- alzò gli occhi il minore verso il fratello, che gli mimò di stare zitto con un dito davanti alle labbra.

-Vestiti comodo.- gli fece l'occhiolino chiudendosi dietro la porta mentre Min Joo dall'altra parte si lamentava.


Poco dopo Minho e il suo amato fratello erano giunti davanti casa del maggiore grazie ad un passaggio del pullman.

-Prometti.- si chinò Minho, dando il suo mignolo al minore.

-Che passerai questa giornata al meglio. Niente rimorsi su quel 6- in matematica e neanche il 5 in letteratura. Divertiti soltanto, mh?- gli sorrise quando l'altro intrecciò le loro dita, sorridendo e annuendo.

-Entriamo allora.- si alzò bussando, che per quanto era intelligente Minho, per la felicità del momento aveva dimenticato le chiavi di casa.

-Arrivo!- la voce tintinnante di sua madre si sentì forte e chiara, poco dopo venne ad aprire la porta.

Dei pantaloni larghi blu fasciavano la sua vita e una camicia leggera bianca mostrava le diverse collane che indossava, accompagnata dalle sue solite ciabatte bianche.

-Min Joo?- domandò spostando lo sguardo dal figlio maggiore al ragazzino al suo fianco.

-O-oh, salve.- si inchinò velocemente un paio di volte. Jieun sorrise divertita per poi abbassarsi verso il ragazzino.

-Auguri, Min Joo.- gli disse, strizzandogli una guancia e lasciandogli un dolce bacio dove precedentemente aveva poggiato la mano, per poi carezzargli i capelli.

-G-grazie, ahjumma.- si inchinò arrossendo dalle gote alle orecchie.

-Chiamami zia Jieun per ora, mh? Forza entra.- gli sorrise porgendogli la mano, che timidamente strinse, lasciando la presa da Minho che ne rimase offeso.

-Ya! E i miei ringraziamenti?!- corse dietro i due che si erano fermati in salotto.

-Niente per te.- gli fece la linguaccia la donna, portando Min Joo in cucina.

-Woah...- mormorò il moro alla vista di tutte quelle pietanze sul tavolo, che gli facevano venire l'acquolina solo a vederle lontanamente.

-Tra poco dovrebbero arrivare gli altri, Minho?- domandò il signor Lee, che era entrato da poco in cucina, facendo sobbalzare Min Joo.

-S-salve.- si inchinò di fretta, i suoi morbidi capelli che scivolavano ad ogni inchino.

-Oh, Min Joo. Ciao anche a te e auguri! Fai come fossi a casa tua. Se hai bisogno chiedi a noi. Minho non è affidabile.- si avvicinò al tavolo sussurrando l'ultima frase vicino al minore che rise.

-Questa coalizione non mi sta piacendo, sappiatelo.- mormorò il maggiore, indicando i tre che fecero finta di niente a quella minaccia.

-Scusa, hyung.- sorrise il minore, camminando a passo lento e abbracciando Minho che sorrise, carezzandogli i capelli.

Il campanello della villa Lee interruppe quel momento in cui i due fratelli si stavano scambiando un po' d'affetto, segno che qualcuno era arrivato.

-MinMin, vai ad aprire.- gli sorrise Minho, indicando la porta. Il minore titubante annuì, dirigendosi velocemente verso la porta, abbassando la maniglia.

-Auguri!- urlarono in coro sette ragazzi, che Min Joo riconobbe tutti. Erano gli stessi che aveva conosciuto in caffetteria qualche settimana fa.

Bang Chan e Changbin tenevano in mano dei palloncini ad elio, azzurri, bianchi e neri. Hyunjin e Jisung avevano in mano tre pacchi avvolti in della carta regalo.

Felix, Seungmin e Jeongin avevano in mano un pallone di basket, un sacchetto e dei pasticcini.

In pochi attimi i ragazzi stavano riempendo di abbracci e complimenti Min Joo, che per quanto avesse un carattere simile a quello di Minho sorrideva impacciato.

-Salve signori Lee.- si inchinò Bang Chan quando entrò in cucina, cosa che fecero i restanti sette salutando i due signori che gli accolsero.

-Aigoo, quanto siete cari ragazzi. Grazie ancora per essere venuti oggi.- gli ringraziò la donna.

-Di niente. Deve ringraziare Minho per averci invitati.- sorrise Felix, che era accanto al ragazzo in questione, tirandogli una gomitata sul braccio.

-Ho fame!- si lamentò Minho andando a sedersi a tavola e così gli altri fecero.

Dopo poco il tavolo era un completo parlare e ridere tra tutti i presenti. La signora Lee parlava con Jisung, Hyunjin e Min Joo, chiedendo loro se avessero bisogno di qualcosa.

Minho stava intrattenendo una conversazione riguardo il fatto che i pancake sapessero di paradiso secondo l'opinione di Felix.

Bang Chan e il signor Lee stavano parlando in che ambito studia Chan e in che ambito lavora l'uomo.

Seungmin e Jeongin? Piangevano per quanto il succo al mango fosse buono accompagnato da delle brioche alla crema.

-Signora Jieun...- mormorò Min Joo, tirando di poco la manica della sua camicia. -Min Joo? Hai bisogno?- gli domandò spostando gli occhi su di lui.

Il minore scosse la testa per poi mormorare: -È veramente buona questa colazione, grazie.- la ringraziò sorridendo.

-Ne sono felice.- gli carezzò il capo, poggiandogli in seguito un bacio sulla guancia.

-Ok! È il momento dei regali!- si alzò Jisung, attirando l'attenzione del resto delle persone che annuirono.


OK QUESTA COSA QUI DEL COMPLEANNO AVRÀ TIPO 3-4 CAPITOLI CHE SI SUSSEGUONO

i MinSung socializzeranno come non mai :,)

come state? che schifo stanno scendendo le visualizzazioni nei capitoli di sta storia


𝓞𝓾𝓻 𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰  ...𝓿𝓸𝓵𝓾𝓶𝓮 𝓣𝓦𝓞...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora